F1 | Pirelli, gli appunti sul sabato di qualifiche a Monza

Le valutazioni di Pirelli sulle sessioni del sabato all'Autodromo di Monza

F1 | Pirelli, gli appunti sul sabato di qualifiche a Monza

F1 Pirelli GP Italia – Le qualifiche del Gran Premio d’Italia hanno regalato un’aspra battaglia tra le quattro coppie dei top team – McLaren, Mercedes, Ferrari e Red Bull – che si sono contese la pole position dal primo all’ultimo minuto.

A trionfare è stato Lando Norris, che ha conquistato la quinta pole position della sua carriera, la quarta di questa stagione e la seconda consecutiva dopo quella di Zandvoort di otto giorni fa. Il pilota della McLaren ha segnato un tempo di 1’19”327, precedendo il compagno di squadra Oscar Piastri, che ha chiuso con 1’19”436. Per McLaren è la pole position numero 160 nella sua storia; era dal 2012 che non occupava tutta la prima fila al Gran Premio d’Italia, allora con Lewis Hamilton e Jenson Button.

In seconda fila partiranno la Mercedes di George Russell, con un tempo di 1’19”440, e la Ferrari di Charles Leclerc, con 1’19”461. La terza fila vedrà in griglia Carlos Sainz (Ferrari, 1’19”467) e Lewis Hamilton (Mercedes, 1’19”513), con entrambi i piloti scendendo sotto l’1’20”. Segue un distacco di oltre mezzo secondo per le due Red Bull, con Max Verstappen in settima posizione (1’20”022) e Sergio Perez in ottava (1’20”062).

Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Norris da Javier Zanetti, vicepresidente dell’FC Internazionale Milano ed ex-calciatore e bandiera del club. Durante la sua carriera, Zanetti ha vinto cinque campionati italiani, quattro Coppe Italia, altrettante Supercoppe Italiane, una Champions League, una Coppa UEFA e una Coppa del Mondo per Club, tutti con l’Inter, squadra con la quale ha disputato 858 partite ufficiali, un record del club.

Pirelli, la giornata in pista

Anche nella terza sessione di prove libere, la mescola C3 è stata praticamente inutilizzata: solo i piloti di Aston Martin, Racing Bulls e Sauber hanno testato i set disponibili, con Tsunoda che ne ha usato solo uno e Zhou che ha effettuato un installation lap con un set. Questo conferma ulteriormente che la mescola più dura delle tre portate dalla Pirelli a Monza è la più adatta per la gara.

In qualifica, la Soft ha dominato, dimostrando di essere la scelta ideale per il giro secco su questo circuito, offrendo il massimo delle prestazioni nel primo giro cronometrato. Anche se alcuni piloti sono riusciti a migliorare i loro tempi con set usati, ciò è stato più il risultato dell’evoluzione della pista piuttosto che di una capacità della C5 di recuperare prestazione durante un run prolungato.

Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli

“Bella qualifica, molto lottata fra i quattro top team di questa stagione sempre più incerta. La McLaren ha confermato di essere la monoposto più versatile in questa fase della stagione, passando dalla pole su pista tortuosa come quella di Zandvoort, con temperature piuttosto basse, a quella nel Tempio della Velocità, ottenuta in una tipica giornata dell’estate italiana.

Proprio le temperature saranno un fattore importante nella gara: le previsioni sono per avere anche nel pomeriggio di domani una situazione simile a quella di oggi, il che certamente non aiuterà squadre e piloti a gestire gli pneumatici. Il graining potrà ancora essere un fattore, il che potrebbe aprire la porta ad un’eventuale strategia su due soste. È per questo motivo, oltre che a garantirsi un’opzione in più in caso di neutralizzazioni, che praticamente tutti i piloti (solo Tsunoda fa eccezione) hanno preferito conservare due set di Hard per la gara. Sulla carta, con la sua pit-lane molto lunga, Monza è tradizionalmente una gara dove il singolo pit-stop rappresenta una scelta quasi obbligata: quindi una strategia imperniata sull’utilizzo di un set di C4 e uno di C3 (stop fra il giro 20 e il 26) – eventualmente in ordine inverso per chi pensa di dover allungare il primo stint (stop fra il giro 26 e il 32) – è la più veloce. Non è però quest’anno da escludere a priori il doppio pit-stop, con l’impiego di un set di Medium e due di Hard: onestamente, ritengo che tutti proveranno a fare una sola sosta, provando a gestire le gomme soprattutto nei primi giri di ogni stint per evitare di stressarle troppo, con la consapevolezza di avere un piano B in tasca grazie alla doppia Hard disponibile.

Infine, mi fa piacere sottolineare come le simulazioni della vigilia sul tempo della pole position (1’19”1, con temperature più fresche di quelle avute in realtà) siano state sostanzialmente rispettate, pur in condizioni particolari visto che avevamo soltanto pochi dati di riferimento sull’asfalto, visto che il manto stradale è stato completamente rifatto”.

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