F1 | Norris: “Ho scelto di rimanere in McLaren pur potendo andare altrove”

Con l’ottava pole position stagionale, Lando Norris ha messo un ulteriore macigno sopra le possibilità della Ferrari di conquistare il titolo mondiale costruttori. La McLaren, fino a questo momento, non ha sbagliato nulla nel weekend di Abu Dhabi, e occupando tutta la prima fila dovrà gestire la sua domenica fino al raggiungimento del risultato. Il britannico ha fatto un giro stellare, e in conferenza stampa ha parlato di molti aspetti, anche di quando ha deciso di rimanere a Woking nonostante avesse l’opportunità di andare in altre scuderie magari all’epoca più competitive.

“Le qualifiche sono state una vera lotta – ha detto Norris. Ci aspettavamo di essere un po’ più competitivi di così. Finora il weekend era stato abbastanza lineare, ma sembra che tutti abbiano trovato un passo in più in qualifica, costringendoci a spingere al limite. Il mio giro è stato buono, anche se non completamente pulito. Quando sei così vicino al limite, qualche imprecisione può capitare, ma a volte è proprio quello che serve per essere veloci. Ho avuto un grosso scatto in curva 9 e ho commesso un errore che mi è costato un po’, ma nel complesso ho assemblato il giro abbastanza bene. Non è un circuito semplice e sapevamo che avremmo dovuto tirare fuori qualcosa di speciale per avvicinarci a Max, che sembrava avere un margine su di noi per tutto il weekend”.

“Rispetto all’anno scorso, siamo molto più veloci, grazie sia alle auto che alle condizioni del tracciato. Il vento è stato costante, con qualche variazione tra giorno e notte, ma una volta capite le dinamiche, sai dove puoi spingere e dove devi essere più cauto. Con il DRS e altre variabili, non è il nostro punto di forza. In gara, però, le cose tendono a livellarsi. Speriamo che domani la situazione migliori, anche perché rispetto a Ferrari e Red Bull siamo un po’ dietro, soprattutto in rettilineo. Non è solo una questione di deportanza; abbiamo già ottimizzato l’ala al massimo, ma altre squadre sembrano essere più vicine al loro assetto ideale questo weekend. Detto ciò, la macchina si è comportata bene, e siamo pronti a lottare”.

Norris: “La pressione è alta, ma siamo pronti”

“Probabilmente è più nervoso per il fatto che siamo primo e secondo che per altro – ammette Norris parlando di Zak Brown. È una grande consapevolezza sapere che la macchina è competitiva, e sia io che Oscar abbiamo fatto un buon lavoro nel tirare fuori tutto il potenziale. La gara sarà lunga, e ci aspettiamo una bella lotta, soprattutto con la Ferrari. Carlos, alla sua ultima gara con il team, vorrà dimostrare il suo valore, e io sono entusiasta di questa sfida. La differenza principale per me è l’esperienza accumulata nel team. Oscar è fortunato a non aver vissuto gli anni più difficili. Abbiamo fatto progressi, avuto battute d’arresto, ma mai smesso di credere. Superare squadre come Ferrari, Mercedes e Red Bull, che hanno dominato per così tanto tempo, è stato un traguardo enorme. Non credo che dall’esterno venga riconosciuto abbastanza il lavoro straordinario fatto dalla McLaren. È un processo complesso, e il fatto che siamo qui oggi è merito di cambiamenti importanti, della leadership di Andrea e di tutti coloro che hanno lavorato duramente”.

“Ho scelto di rimanere con la McLaren anche quando avrei potuto cercare opportunità altrove. Credevo in questa squadra, nelle persone che mi hanno dato la possibilità di entrare in Formula 1. Per quanto non pensassimo che fosse possibile raggiungere certi traguardi quest’anno, lo abbiamo fatto, e speriamo di continuare così anche in futuro. Non abbiamo ancora finito il lavoro, ma sono orgoglioso di essere parte di questo viaggio e di farlo con la McLaren”.