F1 | Mercedes, Shovlin spiega: “Sbagliato parlare di concetto zero sidepod”
Il capo degli ingegneri di pista dice la sua sul significato di concetto di monoposto
Uno degli argomenti di maggiore interesse relativi al nuovo ciclo regolamentare è certamente l’evoluzione della Mercedes, la quale sta per abbandonare la filosofia di auto a pance quasi inesistenti, per assumere – presumibilmente da Imola – forme più simili a quelle della Red Bull con pance spioventi.
La W13, così come la W14, sono state bollate come auto a concetto zero sidepod, un concetto di auto per giunta sbagliato, se guardiamo ai risultati e alle difficoltà del nuovo corso Mercedes, tali da portare Toto Wolff a richiamare James Allison alla direzione tecnica al posto di Mike Elliot (nominato CTO, in un vero e proprio scambio di ruolo col geniale progettista ex Ferrari).
Andrew Shovlin, capo degli ingegneri di pista di Brackley, ha voluto però spiegare che è scorretto dire che la scelta zero sidepod corrisponda al concetto di monoposto, e che per concetto di auto si intende qualcosa di molto più radicato. L’ingegnere della Mercedes ha inoltre aggiunto che più di cambio di concetto ciò che conta è sviluppare l’auto per portarla al livello dei rivali, un discorso che va oltre alle semplice forme esteriori, ma che riguarda nel complesso tutti gli elementi dell’auto e l’interazione tra loro.
“Forse abbiamo usato troppo la parola concetto per parlare della nostra scelta sulle pance – le parole di Shovlin a Motorsport.com – La W14 è una evoluzione della W13 ed è normale ne abbia ripreso le forme, ora stiamo pensando a cambiare alcune cose perché non abbiamo ottenuto le prestazioni desiderate. E questo riguarda ovviamente i sidepod. Ma ci sono tante aree dell’auto su cui dobbiamo lavorare, sarebbe stupido pensare che basta aggiungere le pance all’auto per risolvere i nostro problemi. La grande maggioranza del gap che ci separa dalla Red Bull deriva da altri fattori. La scelta degli zero sidepod fa parte di un concetto più profondo, quando parliamo di aerodinamicità dell’auto non ci riferiamo solo alle forme, si tratta di come usiamo la macchina, del set up, del bilanciamento, di tutto il pacchetto, perché ogni modifica incide sul rendimento aerodinamico. Ci sono elementi interni che fanno la differenza, oppure come operano i flussi. Possiamo dire che un aggiornamento alla carrozzeria, un aggiornamento aerodinamico comporti un nuovo concetto di monoposto? Assolutamente no, perché un’auto di F1 cambia e si evolve costantemente, molto più di quanto si possa vedere da fuori. Ogni auto racchiude centinaia di idee. E’ un lavoro costante e complesso che dura mesi, dal primo giro di pista fino ad Abu Dhabi. Il concetto di auto non è un qualcosa di immobile e fissato, ma riguarda tutto l’insieme delle scelte che portano un’auto ad essere quanto più veloce possibile”.
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