F1 | Le pagelle scorrette del GP del Messico
Verstappen domina, Hamilton è un leone, il GP è noiosissimo
Max Verstappen 10 e noia Ma anche basta. Pole position, dominio, un secolo di distacco rifilato agli avversari. Fa più notizia perché fa l’offeso con Sky che per il record di 14 vittorie stagionali. Dominatore feroce.
Lewis Hamilton 9 Dovrebbe solo piangere un po’ meno via radio, lui, le gomme, la virtual safety car. E’ che proprio è spinto dalla sua natura da fuoriclasse a cercare il trionfo. Ma è già mostruoso a fare secondo.
Sergio Perez 6 Sufficienza perché in fondo regala una gioia alla sua gente salendo sul podio; ma come fa con quel siluro tra le mani e con le gomme migliori a non riuscire ad attaccare Hamilton?
George Russell 5,5 Prende una bella lezione da Hamilton, con un sorpasso subito che fa male. Non ha il passo del team mate.
Carlos Sainz 6 e Charles Leclerc 6 Massimizzano (parola di Charles) il potenziale della F1-75 arrivando ad un minuto dalla vetta. Non hanno colpe, ma sono due vittime del crollo verticale, inspiegabile, doloroso, della Ferrari.
Daniel Ricciardo 8 Aggressivo, in forma, cattivissimo – pure troppo su Tsunoda – ma fila che è un piacere. Sembra quello dei vecchi tempi, peccato che si è svegliato a carriera compromessa se non finita.
Esteban Ocon 6,5 Non avvicina la spettacolarità di Alonso, ma la sua Alpine non si scassa.
Lando Norris 5 Per una volta tanto che Ricciardo gli è davanti si lamenta della strategia nel dopo gara. Sportivissimo, non c’è che dire.
Valtteri Bottas 6,5 Strepitoso in qualifica, meno convincente in gara. Ma torna in top ten, dopo una lunghissima assenza e la Sauber guadagna un punticino sulla Aston. Al di sopra della sufficienza.
Sebastian Vettel 6,5 La verdona non vuole proprio saperne nulla del Messico, però lui da sfoggio delle sue inoppugnabili qualità di guida tenendo la gomma più morbida per quasi quaranta giri. Sensibilità.
Fernando Alonso 7 A cosa serve lottare come una tigre se poi la propria auto invece di ruggire s’ammutolisce e ti lascia spesso e volentieri a piedi?
GP del Messico 3 Ma che bello il pubblico sugli spalti, ma che belle le maschere della santa morte, ma che bellissima la lucha libre, quanto bel folklore a ritmo di fiesta, tequila e maracas. Manca solo un GP divertente, spendibile, perché il trenino andato in scena ha fatto scendere a terra qualcosa che non posso scrivere.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui