F1 | Hamilton: “Senza soldi non puoi correre in Formula 1, non è giusto”
L'intervista completa al campione del mondo, su Rolling Stone dal 4 maggio in edicola
Il tre volte campione del mondo, ha concesso un’ìntervista per la rivista Rolling Stone, nella quale conosciamo Lewis umanamente, non solo per i suoi grandi successi.
C’è chi ritiene che il pilota inglese voglia apparire, con i suoi tatuaggi, l’abbigliamento all’ultima moda, le macchine, le feste mondane… Tuttavia, la vita non ha sempre sorriso a Hamilton.
Inizia a correre grazie al padre, che per permettere al piccolo Lewis di gareggiare arriva a fare ben quattro lavori contemporaneamente, “ogni volta che mi siedo al volante – ha commentato a Rolling Stone – penso sempre a quello che ha fatto per me, gli devo tutto”.
Da bambino è vittima di bullismo per via del colore della sua pelle, ma grazie ad un corso di karate e successivamente di boxe, riesce a farsi valere. Un fenomeno che purtroppo negli ultimi anni continua a dilagarsi: “E’ una cosa terribile, un comportamento da codardi. I professori devono intervenire per aiutare le vittime, ma a volte serve a poco”.
Lewis è arrivato a conquistare il suo sogno, grazie ai numerosi sacrifici, come ad esempio rinunciare alla propria adolescenza. Il mondo della Formula 1 però è cambiato, ed è lo stesso Hamilton ad ammetterlo:
“Qualcosa va cambiato, chi è di origini umili come me, non può permettersi di correre. Girano troppi soldi, proverò a fare qualcosa”.
L’anno scorso la beffa per la vittoria sfumata del titolo, ma quando gli viene chiesto del suo rivale, Nico Rosberg, l’inglese preferisce tagliare corto:
“Gli auguro il meglio. Lui ha vinto il titolo ma io l’ho battuto per numero di vittorie”.
Jessica Cortellazzi
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