F1 | Haas, Resta racconta le sfide tecniche nella realizzazione della VF-22

Il direttore tecnico del team statunitense ha voluto anche sottolineare lo sforzo della squadra in un periodo di ristrutturazione interna

F1 | Haas, Resta racconta le sfide tecniche nella realizzazione della VF-22

Seppur si tratti solamente di un render senza gli ultimi sviluppi, la Haas è stata la prima squadra a togliere i veli alla sua nuova monoposto per la stagione 2022 di Formula 1, la Haas VF-22. Una vettura che riprende la livrea vista nella scorsa stagione, ma che dal punto di vista tecnico si discosta completamente da quanto osservato negli anni passati complici le novità regolamentari volute da Liberty Media e la Federazione Internazionale nel tentativo di aumentare lo spettacolo in pista, inaugurando così una nuova generazione generazione.

Nella progettazione della nuova macchina, le cui linee definitive si vedranno solamente nei test di Barcellona previsti per fine mese, due sono state le sfide principali, in particolare avvicinarsi ad un progetto completamente differente dal passato e la realizzazione del telaio, con richieste specifiche da parte della Federazione per aumentare la sicurrezza: “Ci sono state due sfide principali nel progetto di questa vettura. Una riguardava i nuovi requisiti della costruzione del telaio. Con i regolamenti FIA, la monoscocca 2022 è stata pesantemente modificata per motivi di sicurezza. I requisiti di resistenza sono molto più severi, con alcune aree aumentate del 150%. Questo ha richiesto una quantità significativa di rinforzi rispetto al 2021, con un impatto rilevante sul peso. Il
peso dell’auto è una sfida anche per altri fattori” – ha spiegato il direttore tecnico della scuderia americana, Simone Resta -. “In termini di creazione di una nuova auto, è probabilmente la più complessa degli ultimi 20 anni. È stata anche una sfida a volte nel creare un’auto così radicalmente diversa quando internamente stiamo anche creando nuovi processi e strutture man mano che la squadra è stata creata. È difficile apprezzare il fatto di iniziare con un reparto completamente nuovo ed essere incaricati di guidare un progetto del genere”, ha poi aggiunto l’ingegnere italiano.

Tra le novità previste dal regolamento c’è anche la revisione dell’impianto frenante, sia da un punto di vista dimensionale associato alle nuove gomme da 18 pollici che garantiscono uno spazio maggiore all’interno del cerchio, così come per il sistema di raffreddamento, semplificato per ridurne la funzione aerodinamica, tanto che qualche anno fa erano diventati un componente che ogni team doveva realizzare in proprio: “Anche i freni e i condotti di raffreddamento dei freni sono un grande cambiamento. Non una rivoluzione di per sé ma molto diverso rispetto agli anni precedenti. In termini di auto in sé – a parte il volante, i pedali e l’estintore – non ci sono elementi portati dall’anno scorso. Tutto deve essere cambiato essenzialmente. In certi aspetti, la libertà è limitata rispetto agli anni precedenti, ma il diavolo è nei dettagli, quindi sospetto che vedremo una grande differenza di prestazioni in tutte le auto”, ha spiegato Resta, raccontando alcune novità regolamentari in attesa di vedere la monoposto nella sua forma definitiva con gli ultimi sviluppi, che farà il suo vero debutto in uno shakedown prima dell’inizio dei test ufficiali.

Se la speranza è che la vettura 2022 permetta alla squadra di fare un passo avanti in classifica, è anche vero che dal punto di vista della struttura organizzativa, il team americano ha visto delle novità negli ultimi anni, in particolare con la creazione di un ufficio a Maranello e con l’arrivo di nuovi tecnici per potenziare il gruppo: “Anche se è stata una sfida, non posso non sottolineare quanto io sia orgoglioso della squadra che abbiamo costruito nel corso dell’ultimo anno. Con nuovi membri del team, molti provenienti dalla Ferrari, e lavorando a stretto contatto con Dallara, ora abbiamo un ufficio di progettazione a Maranello. Se guardiamo indietro, un anno fa a dove siamo ora, penso che ci sia stato un passo avanti e se potessimo prendere il personale che abbiamo ora e tornare a questo periodo dell’anno scorso, sarebbe stato fantastico iniziare il progetto con loro. Ma è importante sottolineare che siamo ancora nelle prime fasi del nostro sviluppo e della transizione, cresceremo ancora crescere molto quest’anno e affinare le aree e le competenze”, ha poi concluso il direttore tecnico.

 

 

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