F1 | GP Qatar, nessuna frenata a Losail è considerata da Brembo “altamente impegnativa” per i freni
La frenata più complessa è quella di curva 6
Diciassette anni dopo la MotoGP, anche la Formula 1 debutta in Qatar. Il Losail International Circuit ha già però ospitato gare delle quattro ruote, dalla GP2 Asia al WTCC ma come è evidente nessuna auto ha raggiunto le velocità che toccheranno le monoposto di Formula 1, sia in rettilineo che in percorrenza di curva.
Secondo i tecnici Brembo il Losail International Circui rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso delle piste del Medio Oriente. Per la MotoGP invece questo tracciato è considerato mediamente impegnativo per i freni.
Dalla 10 alla 16 tutta senza frenare
A differenza della MotoGP, costretta a impiegare i freni in 12 delle 16 curve del Losail International Circuit, i piloti di Formula 1 se ne servono solo in sette curve. Nella prima metà della pista però solo nella curva 5 le moto frenano e le monoposto no. Invece nella seconda parte la Formula 1 frena solo alle curve 10 e 16, mentre la MotoGP lo fa pure alle curve 9, 12, 14 e 15.
Ne consegue un tempo di impiego sul giro dei freni di appena 8,7 secondi per la Formula contro i 34 secondi della MotoGP. Dalla partenza alla bandiera a scacchi l’impianto frenante opera per il 10,7 per cento sulle monoposto, a fronte del 30 per cento della MotoGP. Totalmente differenti anche le decelerazioni: solo una al giro superiore ai 110 km/h per la Formula 1, cinque per le moto.
No, non è come la MotoGP
Delle sette frenate del Losail International Circuit nessuna è considerata altamente impegnativa per i freni, quattro sono di media difficoltà e tre sono light.
Rispetto alla MotoGP che vanta come frenata più dura quella alla prima curva, le monoposto entrano a velocità più che doppia (208 km/h contro i 98 km/h delle moto) e pertanto la frenata più tosta è un’altra, quella sesta curva: le auto passano da 258 km/h a 98 km/h in soli 2,47 secondi durante i quali percorrono 103 metri. In quel frangente i piloti sono soggetti a 4,2 g di decelerazione.
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