F1 GP Abu Dhabi | Norris: “Sarei felice se Oscar mi aiutasse, ma non glielo chiederò”

"Non abbiamo parlato di ordini di scuderia", ha detto Lando

F1 GP Abu Dhabi | Norris: “Sarei felice se Oscar mi aiutasse, ma non glielo chiederò”

Il mondiale di Formula 1 si deciderà ad Abu Dhabi, con Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri presenti alla conferenza stampa del giovedì. Il pilota inglese arriva all’ultima gara con 12 punti di vantaggio su Verstappen e ha risposto alle domande dei giornalisti con grande sincerità, soffermandosi anche sul rapporto con il compagno di squadra e sulla possibilità, qualora servisse, di ricevere il suo supporto. Per inciso, all’interno del team di Woking non ci sono stati confronti o discussioni riguardo eventuali ordini di scuderia in vista dell’ultimo weekend dell’anno.

“Come ogni weekend, mi sono preparato allo stesso modo – ha detto Lando. Non cambia nulla: abbiamo rivisto la gara precedente come sempre, analizzato ciò che è successo, discusso degli errori e anche di aspetti meno evidenti. È la normalità del nostro lavoro, serve a capire meglio e a prepararci per la corsa successiva. L’approccio resta identico, anche se c’è più entusiasmo e più emozione”.

“Durante una stagione capitano sempre degli episodi. Nel mio caso ce ne sono stati alcuni evidenti: in Canada ho combinato un pasticcio che mi è costato punti, in Cina ho sbagliato in qualifica, e nel corso dell’anno ci sono state altre piccole imprecisioni, come accade a tutti. Abbiamo avuto anche momenti sfortunati, come a Zandvoort o la squalifica di Las Vegas, che mi è pesata molto e in cui, come team, non abbiamo lavorato bene. Ci sono errori miei che riconosco, e altre situazioni in cui non abbiamo funzionato al meglio come squadra, come in Qatar. È parte del percorso”.

“Non abbiamo parlato di ordini di scuderia e, sinceramente, sarei felice se Oscar mi desse una mano in caso di bisogno, ma non credo che lo chiederei. Dipenderebbe da lui concedermelo o meno, e lo stesso varrebbe al contrario. Io sarei disposto ad aiutarlo, fa parte del mio modo di essere, ma non penso sarebbe necessario. Se alla fine dovesse vincere Max, andrebbe bene così: non cambierebbe la mia vita”.

“Di Oscar apprezzo molto l’atteggiamento, il modo in cui affronta ogni situazione. L’ho detto anche due settimane fa: è sempre molto rilassato, ed è una qualità che gli invidio. Ognuno però deve trovare la propria strada e ciò che funziona meglio per sé. È normale avere aspetti che si ammira negli altri, ma la cosa più importante è andare d’accordo sul piano personale. Io ho sempre avuto un buon rapporto con i miei compagni di squadra, e basta poco per comprometterlo”.

“Non è semplice quando entrambi si lotta per il mondiale: entrano in gioco fattori complessi. Ma sono soddisfatto di come lavoriamo insieme e di come ci comportiamo in pista e fuori. È un buon approccio a tutto. Non tutti saranno d’accordo ed è comprensibile, ma condividiamo lo stesso obiettivo: dare il massimo quando siamo in auto e goderci la vita quando ci togliamo il casco. Credo che tra dieci anni direi le stesse cose”.

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