F1 | Gene Haas punta il dito contro Steiner

"Otto anni senza un podio", ha commentato il proprietario del team americano

F1 | Gene Haas punta il dito contro Steiner

“Serviva un cambiamento”, queste le parole del proprietario della Haas, Gene Haas, dopo la notizia comunicata ieri del licenziamento di Guenther Steiner dal ruolo di team principal. In questi anni il team americano è sempre stato il fanalino di coda in griglia di partenza e ora, Haas ha ammesso che alla luce della nuova stagione che è alle porte (dal 21 al 23 febbraio ci saranno i test in Bahrain), era necessario apportare dei cambiamenti. L’americano dice di non voler puntare il dito contro Steiner ma intervistato da Lawrence Barretto, non le ha mandate di certo a dire all’altoatesino, colpevole a suo dire per non aver capito come risollevare il team da anni disastrosi.

“E’ una decisione dettata dalle prestazioni. In otto anni, con più di 160 gare disputate, non siamo mai riusciti ad ottenere un podio. Non sto dicendo che la colpa sia di Guenther però serviva un cambiamento, provare una strada diversa. Non penso che avrebbe funzionato se avessimo continuato a lavorare nello stesso modo.
Guenther è veramente una bella persona con un bel carattere. Abbiamo avuto una conclusione di campionato difficile e non so il motivo. Sono domande che andrebbero poste a Guenther per capire cosa non ha funzionato. Si tratta di prestzioni, non voglio più arrivare decimo”.

Haas quindi punta tutto sul nuovo team principal, Ayao Komatsu per il riscatto in questa stagione:

“Guenther aveva un approccio alle cose più di tipo umano, era molto bravo nell’interazione con le persone. Ayao è molto tecnico, osserva le cose basandosi sui dati. È un tipo di approccio differente che ci serve perché finora non abbiamo fatto bene. Vedremo se un approccio più ingegneristico e manageriale porterà vantaggi”.

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