F1 | Ferrari, Vasseur: la prestazione passa dal miglioramento in tutte le aree

"Dal Giappone siamo riusciti a comprendere meglio la vettura. Abbiamo margini di miglioramento ovunque", ha affermato il francese

F1 | Ferrari, Vasseur: la prestazione passa dal miglioramento in tutte le aree

La prima stagione di Frederic Vasseur al timone della Ferrari non è stata certo semplice. Il manager francese, chiamato da Maranello a raccogliere il testimone di Mattia Binotto con l’ingegnere italo-svizzero che ha chiuso il suo rapporto professionale durato oltre un quarto di secolo, ha dovuto fare i conti con una monoposto molto problematica che ha faticato per lottare nelle posizioni di vertice. L’unica gioia rossa del 2023 è arrivata a Singapore, dove Carlos Sainz ha conquistato l’unica vittoria del campionato non firmata dalla Red Bull.

Parlando proprio della Red Bull, che ha letteralmente dominato la scena in pista con Max Verstappen, Vasseur ritiene che non ci sia alcun “trucco” nella prestazione della RB19 ma che sia frutto del duro lavoro portato avanti da Milton Keynes. Lo stesso lavoro che il successore di Binotto si augura possa avvenire a Maranello, dove la squadra è chiamata a migliorare in ogni singola area. La Ferrari, nonostante lo slancio nelle ultime gare, non è riuscita a compiere il definitivo sorpasso ai danni della Mercedes, dovendosi così accontentare della terza posizione nel Mondiale costruttori.

“Penso che l’errore sarebbe quello di immaginare che la Red Bull abbia cinque decimi nella bacchetta magica – ha dichiarato Vasseur, citato da Motorsport – Le prestazioni provengono da ogni parte dell’azienda, grazie al fatto che siamo in grado di produrre pezzi più rapidamente e al fatto che abbiamo una migliore affidabilità. Abbiamo rinunciato a troppi punti in questa stagione per diversi motivi, per affidabilità, per squalifica ad Austin, per problemi in qualifica. Evidentemente è qui che dobbiamo lavorare. E dobbiamo migliorare sull’aerodinamica, sul motore, su ogni singolo elemento. Non abbiamo qualcosa che non va, basta aggiungere qualcosa e trovi quattro o cinque decimi”.

Vasseur ha poi aggiunto: “La cosa più importante è che le mille persone che abbiamo nel team siano convinte di dare tutti un contributo alla prestazione, e tutti cerchino di spingersi un po’ il limite anche se per un millesimo di secondo. Questo basta per fare un passo enorme”.

Il team principal della Ferrari ha inoltre sottolineato come nella seconda parte di stagione la squadra sia riuscita maggiormente a comprendere il comportamento dell’auto, anziché portare costantemente nuovi pezzi sulla SF-23. Maranello ha dunque scelto la strada della continuità, votata allo studio della monoposto, anziché voltare definitivamente pagina.

“Sono più che contento perché tra Zandvoort e Abu Dhabi non abbiamo cambiato in modo significativo la vettura. Credo che abbiamo fatto un upgrade in Giappone, ma fondamentalmente abbiamo mantenuto la stessa macchina e siamo stati in grado di fare un lavoro nettamente migliore con una migliore comprensione della vettura, un migliore assetto e un migliore approccio da parte dei piloti. Significa che abbiamo margini di miglioramento ovunque e questa sensazione è buona per sviluppare qualcosa per il prossimo anno”.

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