F1 | Caso Red Bull – T-Tray, Norris: “E’ bene che la FIA intervenga”
"Non possiamo sapere quanto questo li abbia aiutati, ma i sospetti restano" ha aggiunto Lando
Austin – Un nuovo caso sconvolge la Formula 1, e ad esserne protagonista è ancora la Red Bull. La scuderia austriaca avrebbe installato un dispositivo in grado di regolare l’altezza della piastra anteriore del fondo – il T-Tray – andando di fatto a modificare l’assetto della vettura tra qualifiche e gara.
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Interpellato al riguardo nella conferenza stampa del giovedì, Lando Norris ha espresso i suoi dubbi nei confronti di quanto fatto dalla Red Bull. Non è ancora chiaro, infatti, come questo dispositivo sia stato utilizzato e quanto vantaggio abbia quindi assicurato al team di Christian Horner, come sono ancora ignote le conseguenze per il suo utilizzo.
Norris: “C’è una differenza tra sfruttare la zona grigia ed innovare entro i limiti”
“Un conto è avere questo dispositivo in macchina, un altro è capire quanto ti aiuta e quanto lo usi, e di questo non abbiamo alcuna idea. Se ne hanno tratto vantaggio, allora la cosa andrà in nostro favore… ma dobbiamo capire in realtà quanto li ha aiutati – ha dichiarato Norris – non posso dire quante pole position o vittorie abbiano conquistato grazie a questo, e forse non cambierà niente. Però se guardo ad alcune qualifiche, quando i distacchi erano di pochi millesimi, è ovvio che il sospetto c’è. E’ un bene che la FIA intervenga: c’è una differenza tra lo sfruttare questa zona grigia e il voler invece creare ed innovare restando nei limiti. Credo che la McLaren rientri in questa categoria: ci assicuriamo sempre di non andare oltre”.
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