F1 | Carey: “In caso di positività al COVID-19, le gare non verranno annullate”

Il CEO della Formula 1 ha spiegato come le misure messe in atto non fermeranno il proseguimento di un evento

F1 | Carey: “In caso di positività al COVID-19, le gare non verranno annullate”

La Formula 1 tornerà nuovamente in pista a inizio luglio, quando sulla pista di Spielberg i piloti potranno finalmente calarsi nelle monoposto e portare a termine i primi giri ufficiali della stagione. Naturalmente, tuttavia, sono molte le domande che sono state poste in merito alle misure di sicurezze prese da Liberty Media e la Federazione Internazionale dell’Automobile al fine di garantire che l’evento si possa svolgere in sicurezza.

La società che detiene i diritti commericali della Formula 1 ha spiegato in modo preciso quali siano state le misure attuate, illustrando come sia prima dei viaggi che in loco, verranno svolti numerosi test in vari momenti del weekend di gara. La domanda sorge spontanea: cosa succederebbe nel caso qualcuno risultasse positivo ai test? Poco più di tre mesi fa, a seguito della positività di un membro del team, la McLaren aveva deciso spontaneamente di ritirarsi dall’evento, prima che quest’ultimo fosse cancellato a seguito di una riunione delle squadre. Tuttavia, dovesse ciò accadere nuovamente in futuro, in questo caso il Gran Premio andrebbe avanti, in quanto la Formula 1 crede che le misure di prevenzione messe in atto, oltre a diversi piani alternativi, siano sufficienti al fine di contenere il contagio: “Una persona che è stata trovata positiva non porterà alla cancellazione della corsa” – sono state le parole di Chase Carey -. “Abbiamo incoraggiato i team ad avere procedure tali per cui se un indivuduo dovesse essere messo in quarantena, abbiamo la possibilità di metterle in un hotel e sostituire quella singola persona.”

“La serie dei ‘se’ è troppo ampia per avere un piano pronto per tutti, ma se una squadra non fosse in grado di correre, la gara non verrebbe cancellata. Non credo che potrei sedermi qui a discuterne le conseguenze. Ma avremo delle procedure tali per cui se nel caso fosse trovata un’infezione, ciò non porterà alla cancellazione della corsa. Se un pilota avesse un’infezione, le squadre hanno piloti di riserva disponibili. Non andremmo avanti se non fossimo molto fiduciosi di avere stilato le procedure necessarie, le competenze e le capacità per fornire un ambiente sicuro e gestire qualsiasi problema”, ha poi aggiunto il CEO della Formula 1.

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