Considerazioni sparse post qualifiche Australiane
C’è da dire subito una cosa: non è stato un bel risveglio per il popolo rosso.
Per quanto queste siano le prime qualifiche dell’anno, su una pista tutto sommato atipica, i distacchi inflitti da Vettel (più che dalla Red Bull) sul resto del gruppo hanno fatto crollare qualche mandibola nei box immediatamente vicini.
In Ferrari si sono visti volti scurissimi, ma come dar torto a Domenicali & Co.? L’impressione (attenzione, si parla di impressione) è che ci sia da lavorare tantissimo. Perchè ci si aspettava di essere dietro visti i test, ma non COSI’ indietro. Un secondo e mezzo tra Vettel e Alonso è un’eternità, pista atipica o meno. Nel 2010 il distacco tra Seb e Fernando (terzo allora) era di 2 decimi in Q3. Lo spagnolo è sembrato non scioccato, ma quasi, domani dovrà dare il 110% per restare attaccato ai quattro di testa.
Dalla Red Bull, poi, fanno sapere che il giro di Seb è stato compiuto senza l’utilizzo del Kers. Secondo tracollo di mandibola in pochi minuti. Quello che ha colpito, poi, del biondino con la sindrome del dito alzato, è stata la calma post qualifiche via team radio. Invece dei soliti strilli isterici ai quali ci aveva abituato nel 2010, si è mostrato molto calmo nel dire, più o meno, “Buon lavoro, ma continuiamo così perchè la gara è domani”. Se il ragazzo non si è montato la testa per il numero 1 sul muso e ha, anzi, imparato a gestirsi meglio, sarà difficile per tutti.
La Mclaren ci ha presi tutti per il naso (siamo educati). Fondamentalmente ci saremmo aspettati tutti una situazione con Ferrari e Mclaren invertite. Hamilton e Button, invece, si sono ritrovati agevolmente davanti come seconda forza. Sembrava un fuoco di paglia quello delle libere, e invece ad andare arrosto sono i fegati di qualcun’altro. Lewis, poi, ha tirato fuori dal cilindro un ottimo giro riuscendo a mettersi dietro anche Webber.
Mark non è contento del suo giro (vogliamo ben dire, 9 decimi a parità di macchina). Non vorremmo che l’occasione persa del 2010 l’abbia ‘Massinizzato’, ma attendiamo domani. Felipe, dal canto suo, pare non aver invertito la tendenza dell’anno passato. Sempre in attesa della gara, pare non esser cambiato nulla. Il testacoda in uscita di box poi deve averlo scoraggiato ulteriormente.
Capitolo Mercedes: proclami, proclami, e le argentate sono nella stessa zona dell’anno scorso. Schumacher addirittura fuori dalla Q3, con problemi al Kers e un giro abortito in Q2 causa uscita di Barrichello. Loro continuano a dire che sono al livello della Ferrari (pareva un complimento ma forse tanto non lo è), vedremo se c’è del vero o sono le solite sparate. Di certo non sarebbe positivo aver sbagliato la seconda macchina in due anni.
Non immaginiamo la rabbia di Robert Kubica nel sapere che il suo compagno Petrov, universalmente riconosciuto come un non fenomeno, è appena alle spalle di Alonso, in sesta posizione. Mentre Heidfeld è rimasto imbottigliato in Q1 e partirà 18°. Insomma, la Lotus Renault pare una buonissima vettura, peccato che le manchi il pilota di punta. Potrebbe essere la grande sventura dell’anno.
Kobayashi ci regala sempre buone prestazioni, e anche Perez non è andato male alla prima uscita. Il giapponese, spinto dall’onda di solidarietà per il proprio paese dopo la tragedia del terremoto, potrebbe mostrarci un altro anno all’insegna di sorpassi thriller. Speriamo, è sicuramente il debuttante più forte di questi ultimi anni.
Forte delusione quella del Team Lotus (quello verde, per intenderci). Pareva che la collaborazione con la Renault potesse dare una bella spinta a Trulli e Kovalainen, invece non è cambiato assolutamente nulla dall’anno scorso. Le Virgin sono sempre lì. Si sperava decisamente meglio.
La Williams non ha brillato particolarmente. Barrichello si è insabbiato in Q2 e non ci ha mostrato il potenziale vero della vettura, Maldonado ha fatto quel che poteva e partirà 15°. Vedremo se la soluzione del cambio miniaturizzato darà qualche vantaggio alla squadra dell’inossidabile Frank.
In lieve risalita la Toro Rosso con Buemi e Alguersuari, ai margini della Q3. Piccolo orgoglio italiano, speriamo che sappia migliorare la vettura dotata del doppio fondo e recuperare ancora qualche posizione. Se lo meriterebbero.
Sul fronte Force India, pare esserci un arretramento. Sutil ci ha fatto vedere la sicurezza dell’ala mobile con un 360° sul rettilineo principale. Per il resto prestazioni non proprio esaltanti.
Chiudiamo con l’HRT. Continuiamo a non capire come si possa permettere ad una squadra del genere di prendere parte al Mondiale di F1. Non ce ne vogliano meccanici e coloro che ci lavorano con impegno, ma chi gestisce questo pseudo-team dovrebbe farsi un enorme esame di coscienza. Chiedere oltretutto una deroga per correre comunque, dopo essere usciti palesemente dal 107%, è follia. Ci sono delle regole. Se non si è in grado (economicamente e tecnicamente) di costruire una vettura entro termini decenti e di dotarla di prestazioni all’altezza, è meglio stare a casa. Liuzzi, chi te l’ha fatto fare?
Confermiamo l’impressione sull’ala mobile, un’oscenità con pochissimi precedenti. Le gomme forse sono leggermente meglio di quanto si era visto nei test, ma durano comunque poco. Chi partirà con le dure (fondamentalmente dal 10° posto in poi) potrebbe avere qualche vantaggio.
Ricordatevi di spostare l’orologio un’ora AVANTI questa notte, la gara inizia alle ore 8.00. Buon risveglio, e buon inizio di Mondiale.
Alessandro Secchi
F1Grandprix.it
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