Verstappen: “Villeneuve dovrebbe star zitto perché ha ucciso una persona”

Il pilota della Red Bull ha risposto duramente alle accuse di Villeneuve

Verstappen: “Villeneuve dovrebbe star zitto perché ha ucciso una persona”

Sono state tante le polemiche su Max Verstappen dopo i tanti episodi che lo hanno visto protagonista nelle ultime gare: dalle critiche da parte di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel in Ungheria e in Belgio, passando per le accuse mosse da Nico Rosberg nei confronti dell’olandese in Germania.

A criticarlo per i suoi atteggiamenti in pista e fuori non sono stati solo i suoi colleghi, ma anche chi di questo sport ha fatto la storia, in particolar modo due campioni del mondo come Niki Lauda e Jacques Villeneuve. Il campione austriaco aveva definito Verstappen da psichiatria: “Quando Verstappen dice che la colpa è di Kimi per il contatto, è da reparto di psichiatria. I piloti non devono mettersi a rischio a vicenda senza motivo. È andato ben oltre il limite quando non ce n’era bisogno e non si è neanche reso conto che stava sbagliando”.

Molto critico era stato anche il campione canadese: senza mezzi termini Villeneuve aveva definito Verstappen pericoloso, asserendo che non aveva ricevuto alcuna penalità a causa della protezione della FIA: “Il problema è la FIA, perché sembra che Verstappen abbia la loro protezione. Loro vogliono fare di Max una star. C’è bisogno di rispetto. I piloti dovrebbero avere rispetto tra di loro. Una battaglia dura ma corretta ci sta, come ha detto Raikkonen. Si sa che battagliare duramente è sempre spettacolare. Ma c’è bisogno di rispetto. Non si possono spingere gli altri piloti. O farli frenare sul rettilineo. Questo è veramente pericoloso!“.

Non si è fatta attendere la risposta di Verstappen che, molto seccamente, ha accusato il campione del mondo 1997: “Villeneuve dovrebbe star zitto, guardare a se stesso e alle cose che ha fatto durante la sua carriera. Lui ha ucciso una persona!” – ha detto l’olandese riferendosi ad un incidente che vide protagonista Villeneuve nel 2001, in cui un commissario di percorso, Graham Beveridge, morì in seguito ad un colpo alla testa ricevuto da una ruota staccatasi dalla vettura del canadese -. “Quindi non penso proprio che i suoi commenti dimostrino rispetto nei confronti della famiglia del commissario deceduto” ha poi concluso il pilota della Red Bull.

Gianluca D’Alessandro

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