Gran Premio di Canada 2014, Montreal: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio di Canada 2014, Montreal: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 6 Giugno

Libere 1: 16:00-17:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Libere 2: 20:00-21:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Sabato 7 Giugno

Libere 3: 16:00-17:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Qualifiche: 19:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 8 Giugno  

Gara: 20:00   ̶   70 giri  ̶  305.270km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Canada ci sono sei ore di differenza.

Gara Precedente

Podio:

Nico Rosberg: Finalmente, dopo quattro gare in cui ci toccava trovare elogi sempre più elaborati per l’inglese del team Mercedes, finalmente qualcuno spezza la striscia delle vittorie consecutive di Lewis Hamilton. Nico Rosberg si ripete a monaco, dopo il successo dello scorso anno, conquista una pole da film giallo, e la domenica sfrutta la partenza in prima posizione andando a vincere una gara in cui va in scena una lotta tiratissima tra lui e il suo compagno di squadra. Nico è di nuovo leader del mondiale sebbene abbia ben due vittorie in meno del compagno di squadra, tuttavia quest’anno non è mai sceso sotto il secondo gradino del podio: una costanza di risultati impressionante. Ora a causa di quel giallo delle qualifiche monegasche il rapporto tra i due compagni di squadra sembra essersi incrinato, irreparabilmente: niente più scherzi, niente più sorrisi, abbracci o dimostrazioni di affetto. D’ora in avanti ci sarà solamente competizione.

Lewis Hamilton:  In qualifica non da il meglio di sé da subito, tanto che in Q3 è costretto ad aspettare il suo secondo giro lanciato per sperare nella tanto agognata pole, tuttavia Rosberg con quel dritto gli impedisce di migliorarsi, e la sua faccia a fine sessione una volta sceso dalla macchina dice tutto. Tradimento! Alla domenica sembra correre come se non ci fosse un domani: spera tanto nell’occasione pit, ma proprio quando si apre quella finestra per attuare la sua strategia, ecco che una safety car gli scombussola le carte in tavola. Alchè non resta che il sorpasso: manovra assai improbabile a monaco a meno che la differenza di potenziale delle vetture sia enorme. Sul finale ci si mette pure un fastidio all’occhio che lo costringe a guidare con un occhio solo. Ritorna secondo nel mondiale con suo grande rammarico, e sul podio neanche un sorriso.

Daniel Ricciardo: Ebbene sì, ancora una volta sul podio. Ancora una volta trattasi dell’australiano che porta avanti i colori della Redbull. Tiene a tratti addirittura il passo delle Mercedes, e sul finale rischia addirittura di andare a prendere Lewis Hamilton (fossimo stati su un altro tracciato l’avrebbe passato sicuramente). In questo turbolento campionato Daniel è quello che fa parlare meno di sé al di fuori della pista, ma poi in vettura si scatena e sta inanellando una serie di risultati positivi che lo stanno mettendo in luce all’interno del team, ma soprattutto che gli regalano dei punti preziosissimi.

1 Top:

Jules Bianchì: ditegli tutto, che ha rovinato la gara a Kobayashi, che si è rimediato delle penalità, che hanno chiuso la gara solamente in tredici, ma portare una Marussia al nono posto è un’impresa storica. Primi punti in assoluto per il piccolo team che solitamente si deve accontentare di posizioni ben più di rincalzo. Questi punti sono molto importanti per il campionato costruttori che vede la lotta tra Marussia e Caterham, infatti gli scorsi anni questi piccoli team dovevano contendersi gli ultimi posti a suon di migliori piazzamenti in gara, ora con i punti portati a casa da Biancì, la Marussia ha un larghissimo vantaggio sulla rivale. Insomma c’è veramente da far festa!

1 Flop:

Max Chilton: quest’oggi abbiamo top e flop in una sola scuderia. Flop perché tampona miseramente Raikkonen in regime di Safety Car mentre si sta sdoppiando. Una volta che Maldonado non aveva potuto causare danni in pista doveva pensarci qualcun altro. Non si può commettere un errore del genere andando a compromettere la gara del finlandese della Ferrari.Veramente un errore imperdonabile, specialmente dai tifosi della Ferrari, che erano tutti fissi davanti al teleschermo esaltati nel vedere un Kimi così brillante.

Circuito

Nome: Circuit Gilles Villeneuve

Luogo: Parc Jean-Drapeau, Isola Notre Dame, Montréal, Canada

Costruzione: Il tracciato venne inaugurato nel 1978. Venne costruito su un isola artificiale creata due anni prima per i giochi olimpici che si sarebbero disputati nella città canadese. La pista infatti, costeggia a tratti le acque del fiume San Lorenzo. L’accesso all’isola è molto scomodo, sia per i tifosi che per gli addetti ai lavori in quanto le vie di acceso all’isola sono appena poche strade molto trafficate durante il weekend di gara.

Distanza a giro: 4,361km

Numero di curve: 12

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti: curva 3-4: in discesa si affronta questa chicane verso destra e poi verso sinistra, e in uscita è molto facile perdere il controllo della macchina rischiando di toccare contro i muretti che delimitano il tracciato. Curva 8-9: altra chicane verso destra e poi verso sinistra. Qui il rischio maggiore è quello di perdere il controllo sul cordolo in entrata, ma anche una sbandata in uscita può risultare fatale e concludersi con un bacio al muro laterale. Curva 12-13 e Wall of Champions: si tratta di una variante molto stretta da affrontare ad alta velocità in quanto si trova esattamente in mezzo a due rettilinei. L’inserimento è fondamentale per evitare di diventare una vittima del muro dei campioni.

Stress Meccanico: questo circuito “stop and go” penalizza i piloti per l’ampio degrado degli pneumatici e per il consumo del carburante. Questa configurazione non aiuta nemmeno i freni a riscaldarsi a dovere. Carico aerodinamico non eccessivamente alto e tempo di utilizzo dell’impianto frenante del 13%  si aggiungono ad affaticare i freni delle monoposto.

Scelta Gomme: P ZERO YELLOW SOFT e P ZERO RED SUPERSOFT

Zona DRS: Rettilineo tra curva 12 e 13 e rettilineo tra la curva 14 e la curva 1 (entrambi con detection point tra le curve 9 e 10).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2011: una delle gare maggiormente ricordate per aver avuto come protagonista il maltempo, il quale ha condizionato l’intera gara, ma procediamo con ordine. Nella prima sessione di prove libere del venerdì il più veloce è Nico Rosberg su Mercedes GP seguito da Fernando Alonso su Ferrari; lo spagnolo è invece primo nella seconda sessione di libere mentre nella terza ed ultima sessione è stato Sebastian Vettel (RBR –Renault)ad imporsi sui due precedenti. Qualifiche: al termine della Q3 è stato Sebastian Vettel ad ottenere la pole con il tempo di 1’13’’014 precedendo il duo Ferrari Alonso – Massa. Gara: si parte in regime di Safety Car in quanto il tracciato si presenta estremamente bagnato, tanto che devono intervenire i commissari con diversi mezzi per pulirlo quanto più possibile. Dopo quattro giri si può partire con Alonso attaccato al leader della corsa, mentre Webber (RBR – Renault)è autore di un testacoda che comunque non impedisce la sua ripartenza; quattro giri più tardi Hamilton è costretto al ritiro: l’inglese infatti valuta male lo spazio per il sorpasso sul compagno di squadra Button ed urta il muretto, costringendo la Safety Car a rientrare per consentire le operazioni di pulizia. Tutto procede regolarmente fino al 25° passaggio, quando la pioggia diventa persistente ed obbliga l’esposizione della bandiera rossa da parte dei commissari. Per oltre novanta minuti si tenta di pulire con ogni mezzo il tracciato per far sì che la gara ricominci, cosa che avviene ancora in regime di SC per dieci giri. Alla ripartenza Massa attacca Kobayashi invano, mentre Alonso tenta il sorpasso su Button ma lo tocca e finisce in bilico su un cordolo, impedendogli di ripartire. Rientra quindi l’auto di sicurezza per un paio di giri e quando la gara riparte Vettel è ancora davanti a tutti, mentre dietro Button compie una serie impressionante di sorpassi. Ancora Safety al 56° giro per ripulire la pista dai detriti lasciati dalla monoposto di Heidfeld. Alla ripartenza è Button che sorprende tutti sorpassando Schumacher, Webber ed all’ultimo giro Vettel, andando a vincere dopo un Gran Premio durato 4 ore, 4 minuti e 39 secondi davanti al duo Red Bull.

Edizione 2012: nei giorni precedenti il Gran Premio alcuni attivisti protestano contro il circus definendolo “simbolo del capitalismo”, mentre il sito ufficiale della Formula Uno viene boicottato dal gruppo hacker Anonymus, costringendo la FIA a sopprimere il “walkabout” del giovedì. Prove libere del venerdì: è Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes  il più veloce in entrambe le sessioni, mentre il sabato mattina Sebastian Vettel (RBR – Renault) ottiene il miglior crono. Qualifiche: è ancora Vettel ad imporsi ottenendo la sua 32° pole in carriera, di fianco a lui parte Hamilton. Gara: quasi tutti i piloti optano per gomme super-soft ed al via non ci sono sorpassi nelle prime quattro posizioni, mentre Rosberg dietro deve cedere il passo a Webber, Massa e Di Resta. Al sesto giro Massa si rende protagonista di un testacoda che lo fa finire in fondo al gruppo. Non accade nulla per altri nove giri, quando Vettel rientra per la prima sosta ai box tallonato da Hamilton d Alonso, il quale rientra per ultimo al 19° passaggio riuscendo a guadagnarsi la leadership anche se solo per poco. Infatti le gomme ancora fredde consentono ad Hamilton un facile sorpasso sullo spagnolo. Primo pit-stop per Räikkönen solo al 40° giro, quando si trovava nel secondo gruppo inseguitore, rientra davanti a Rosberg ma è da lui sorpassato poco dopo. Al 45° giro ritiro per Michael Schumacher a causa dell’ala DRS che rimane aperta e non si chiude più. Hamilton rientra ai box al 49° giro lasciando così spazio ad Alonso e Vettel, i quali ritardano di molto il proprio pit. I due però decidono proprio di non fermarsi, consentendo al gruppo dietro guidato da Hamilton di recuperarli. L’inglese della McLaren va così a vincere seguito da Romain Grosjean (Lotus – Renault) e Sergio Pérez (Sauber – Ferrari).

Edizione 2013: alla vigilia del Gp la FIA non prende provvedimenti riguardo il test segreto Mercedes – Pirelli che aveva fatto indignare scuderie quali Ferrari e Red Bull in primis. Si annuncia anche il ritorno dei test suppletivi durante la stagione: 4 in tutto con due giorni per ognuno. Venerdì: ad ottenere il tempo veloce durante le FP1 è Paul Di Resta su Force India – Mercedes, mentre nelle FP2 Fernando Alonso su Ferrari si dimostra il più veloce. Nella terza sessione di libere infine è Mark Webber a precedere tutti. Qualifiche del sabato pomeriggio: su una pista bagnata è Sebastian Vettel (RBR – Renault) ad ottenere la sua trentanovesima pole in carriera battendo Lewis Hamilton su Mercedes ed un ottimo Valtteri Bottas (Williams – Renault). Gara:  alla partenza  Vettel mantiene il comando, seguito dalle due Mercedes, mentre Alonso dietro si fa spazio superando Bottas; il finlandese tre giri più tardi si rende protagonista di un contatto con Sutil. Al 13° giro è Webber il primo al cambio gomme, seguito al giro 14 da Rosberg e, al giro 16, da Vettel e Alonso mentre l’ultimo a fermarsi è Hamilton al 19° passaggio. Al trentesimo giro Rosberg è infilato prima da Webber e da Alonso. Undici giri più tardi una piccola sbavatura dell’australiano permette allo spagnolo di avvicinarsi e di superarlo subito dopo la linea dell’arrivo. Al sessantaduesimo giro è ancora Fernando Alonso a rendersi protagonista con un sorpasso su Hamilton che gli dà la seconda posizione. L’inglese tenta di ripassare lo spagnolo nel giro seguente, ma senza successo. Non accade più nulla e così Sebastian Vettel va a vincere in solitaria davanti a Fernando Alonso e Lewis Hamilton.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1978: poco prima del Gran Premio del Canada Clay Regazzoni decide di firmare con la Williams. Lo stesso svizzero è fra i piloti che criticano il nuovo circuito canadese, ritenuto un po’ troppo pericoloso per l’elevata velocità media che lo rende simile ad un ovale; di parere contrario è invece Gilles Villeneuve, pupillo di Ferrari, che ne loda la conformazione. Prove libere: grazie alle ottime mescole da bagnato portate dalla Michelin la prima fila venne conquistata dalle due Ferrari. Nella fase di qualificazione invece il tracciato si asciugò rimescolando le carte in gioco e fu Jean-Pierre Jarier su Lotus – Cosworth ad ottenere la pole position davanti a Jody Scheckter (Wolf – Cosworth). Gara: si diede lo start sotto un cielo variabile e una temperatura prossima allo zero. Al via Jarier partì bene, precedendo Scheckter e Alan Jones. Chi sbagliò fu invece Hans – Joachim Stuck (Shadow) sul tempo della frenata alla prima staccata: l’incidente eliminò, oltre il tedesco, anche Emerson Fittipaldi. Jones passò Scheckter al termine del primo giro. Dietro vi era il pilota di casa Villeneuve, poi  Watson, Andretti e Depailler. Al 6° passaggio Andretti tentò di passare Watson ma i due si toccarono, con l’inglese ad aver la peggio, costretto al ritiro per la rottura di una sospensione, mentre Andretti si girò e perse innumerevoli posizioni  rientrando al diciassettesimo posto. Nello stesso giro fu costretto al ritiro anche Niki Lauda mentre occupava l’ottava posizione per un guasto all’impianto frenante.  Alan Jones subì una foratura, il che consentì di essere sorpassato sia da Scheckter che da Villeneuve. Al venticinquesimo giro Villeneuve superò Scheckter portandosi così secondo alle spalle di Jarier. Tuttavia la gara del francese terminò a 20 giri dall’arrivo, quando fu costretto al ritiro per una mancanza d’olio che mise fuori uso l’impianto frenante. Gilles Villeneuve conquistò la leadership, che non abbandonò più seppur dovette lottare con diversi problemi di affidabilità sulla propria monoposto . Fu questa la sua prima vittoria, la prima per un pilota canadese in Formula 1. Inoltre per la prima e unica volta nella storia della Formula 1, Villeneuve stappò sul podio una bottiglia di birra Labatt, la quale era uno tra i suoi main sponsor.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Con il 30% dei voti a suo favore è questo il Gran Premio che avete voluto ricordare.

Edizione 1998: Le McLaren-Mercedes dominano le qualifiche: per la sesta volta nella stagione entrambe le vetture occupano la prima fila: in pole position si piazza Coulthard seguito da Häkkinen. tuttavia, il vantaggio dei due piloti McLaren sulla concorrenza è meno schiacciante di altre volte, soprattutto grazie ad una ritrovata efficacia delle gomme Goodyear, che equipaggiano sette delle prime dieci vetture in griglia e così alle loro spalle troviamo Michael Schumacher (Ferrari) a poco meno di tre decimi da loro. Gara: al via il caos si scatena già alla prima curva: Wurz con la Benetton cerca di infilare la Sauber-Petronas di Alesi all’interno, ma ritarda troppo la frenata e piomba addosso alla vettura del francese, capottandosi più volte. Nell’incidente rimangono coinvolti anche Trulli ed Herbert, ma fortunatamente nessuno dei piloti riporta danni. Gara immediatamente interrotta con la bandiera rossa viene organizzata una nuova procedura di partenza. Alla seconda partenza è Häkkinen a rimanere fermo con il cambio bloccato in terza, creando confusione: Ralf Schumacher con la Jordan taglia nella via di fuga finendo in testacoda, mentre l’Arrows di Salo va per prati e rientra in pista toccando la Ferrari Irvine. Quest’ultimo urta a sua volta Wurz su Benetton e lo stesso Trulli con la Prost – Peugeot, che finisce la corsa a cavalcioni sulla Sauber dell’incolpevole Alesi. Questa volta la gara non viene sospesa, ma entra in pista la Safety Car; sono ritirati Häkkinen, Ralf Schumacher, Trulli, Alesi e Takagi (Tyrrell) . La vettura di sicurezza si fa da parte al sesto giro e la gara può ripartire. Poco dopo però è Barrichello a finire in testacoda ma fortunatamente senza conseguenze. Intanto in fondo al gruppo Herbert comincia la sua piccola rimonta. Nel frattempo l’Arrows di Diniz esce di strada e rientrando in pista lascia zolle di terra su buona parte del tracciato, tanto da rendere necessaria la nuova uscita della SC. Alla ripartenza, sulla vettura di Coulthard si rompe l’acceleratore ed è costretto al ritiro. In tal modo Schumacher ha strada libera e tenta subito di guadagnare terreno su Fisichella, ma il margine del pilota tedesco viene azzerato dalla violenta uscita di pista di Salo, con conseguente nuovo ingresso sul tracciato dell’auto di sicurezza. Al 23º giro la gara riparte, con Fisichella su Benetton in testa davanti a Villeneuve con la Williams e Schumacher su Ferrari che aveva scontato uno stop&go per aver accidentalmente mandato fuori pista Frentzen all’uscita dai box. Al 38° giro il pilota tedesco sorpassa Hill e inizia a rimontare rapidamente su Fisichella. Alla 44a tornata si ferma per il pit stop Fisichella, che torna in pista dietro a Schumacher, il quale gira ad un ritmo insostenibile per gli altri. Non ci sono così ulteriori colpi di scena e Schumacher vince il suo secondo gran Premio stagionale davanti a Fisichella ed al compagno di scuderia Irvine.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Tra le due Mercedes Ricciardo gode. Traslitterando un po’ il famoso proverbio, è quanto apparso dal Gran Premio di Monaco. L’australiano è in ottima forma sin da inizio campionato ed ha trovato un gran feeling con la monoposto, che sta crescendo sempre di più. Pertanto ci aspettiamo già dalle qualifiche un duello Mercedes – Red Bull in cui anche Sebastian Vettel potrebbe metter parola, salvo inconvenienti. Da casa Ferrari si è annunciato un miglioramento della Power Unit per questo GP, vedremo se le nuove soluzioni aiuteranno i due piloti che ce la stanno mettendo tutta sin da inizio campionato a rimanere in scia agli altri due team. Sarà importante la strategia adottata durante la gara qui in Canada maggiormente che in altre piste, per cui è da tenere d’occhio uno come Button che seppur navighi in acque profonde con la McLaren è sempre un maestro in questo campo.

RECORD

Giro prova: 1:12.275 – R Schumacher – Williams BMW – 2004
Giro gara: 1:13.622 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:14.803 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 7 – M Schumacher
Vittorie team: 13 – McLaren
Pole pilota: 6 – M Schumacher
Pole team: 11 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 11 – McLaren
Podi pilota: 12 – M Schumacher
Podi team: 32 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1961 P Ryan – Lotus Climax
  2. 1962 M Gregory – Lotus Climax
  3. 1963 P Rodriguez – Ferrari
  4. 1964 P Rodriguez – Ferrari
  5. 1965 J Hall – Chaparral Chevrolet
  6. 1966 M Donohue – Lola Chevrolet
  7. 1967 J Brabham – Brabham Repco
  8. 1968 D Hulme – McLaren Ford
  9. 1969 J Ickx – Brabham Ford
  10. 1970 J Ickx – Ferrari
  11. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
  12. 1972 J Stewart – Tyrrell Ford
  13. 1973 P Revson – McLaren Ford
  14. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
  15. 1976 J Hunt – McLaren Ford
  16. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
  17. 1978 G Villeneuve – Ferrari
  18. 1979 A Jones – Williams Ford
  19. 1980 A Jones – Williams Ford
  20. 1981 J Lafitte – Ligier Matra
  21. 1982 N Piquet – Brabham BMW
  22. 1983 R Arnoux – Ferrari
  23. 1984 N Piquet – Brabham BMW
  24. 1985 M Alboreto – Ferrari
  25. 1986 N Mansell – Williams Honda
  26. 1988 A Senna – McLaren Honda
  27. 1989 T Boutsen – Williams Renault
  28. 1990 A Senna – McLaren Honda
  29. 1991 N Piquet – Benetton Ford
  30. 1992 G Berger – McLaren Honda
  31. 1993 A Prost – Williams Renault
  32. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
  33. 1995 J Alesi – Ferrari
  34. 1996 D Hill – Williams Renault
  35. 1997 M Schumacher – Ferrari
  36. 1998 M Schumacher – Ferrari
  37. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  38. 2000 M Schumacher – Ferrari
  39. 2001 R Schumacher – Williams BMW
  40. 2002 M Schumacher – Ferrari
  41. 2003 M Schumacher – Ferrari
  42. 2004 M Schumacher – Ferrari
  43. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  44. 2006 F Alonso – Renault
  45. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
  46. 2008 R Kubica – BMW
  47. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
  48. 2011 J Button – McLaren Mercedes
  49. 2012 L Hamilton – McLaren Mercedes
  50. 2013 S Vettel  – RedBull Renault

Matteo Bramati, Andrea Villa

Fonte: Brembo, Pirelli.

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