Toro Rosso, Kvyat e Sainz sul doppio appuntamento Stati Uniti/Messico: “Bello correre in America”

La preview della Toro Rosso su Austin e Città del Messico

Toro Rosso, Kvyat e Sainz sul doppio appuntamento Stati Uniti/Messico: “Bello correre in America”

È già arrivato il momento della seconda coppia di gare di questo mese di ottobre – si comincia dal Texas e poin sarà la volta del Messico! Ecco un’altra bella chiacchierata pre-gara fra Carlos e Daniil: non vedono l’ora di arrivare sia ad Austin che a Città del Messico e non solo per scendere in pista: costine arrosto, tacos piccanti, shopping e giri di pista da rock star… ecco la loro lista di cose da fare!

Daniil Kvyat: Penso che il Circuito delle Americhe sia un po’ come una combinazione tra alcuni tracciati su cui
abbiamo già corso: c’è un po’ di Silverstone…
Carlos Sainz: …O anche di Suzuka! [il Settore 1]. Inoltre, le curve dalla 16 alla 18 mi ricordano molto il
famoso curvone del GP di Turchia, anche se effettivamente lì non ho mai gareggiato.
DK: Beh, io ho guidato in Turchia per una sessione di prove libere e posso dirti che è stato piuttosto semplice
percorrerlo a tutto gas con un V8. Sì, direi che il COTA è un circuito abbastanza vario, fatto di parti veloci e
parti lente.
CS: Sicuramente quello che non ci piacerà quest’anno saranno i lunghi rettilinei!
DK: Ahaha… hai ragione! Però per fortuna di rettilinei non ce ne sono molti, solo uno è veramente molto
lungo…
CS: E invece tutto il resto del circuito ci piace davvero, dico bene?! Voglio dire che, tra tutti i nuovi circuiti che
sono stati costruiti di recente, questo e quello della Malesia sono due tra i più belli.
DK: Sì, è stupendo.
CS: E naturalmente un’altra cosa che non possiamo dimenticare del Texas è la carne alla griglia!
DK: Oh sì, quelle costine con la deliziosa salsa barbecue!
CS: L’anno scorso sono arrivato un giorno prima solo per essere sicuro di poter provare la carne grigliata…!
Ne parlano sempre tutti quanti, e quindi ho dovuto assaggiarla!
DK: Mi impegno a perdere un chilo prima della gara per recuperarlo lì mangiando un sacco di carne
buonissima!
CS: La città in realtà è abbastanza piccola…
DK: Sì, è piccola ma… molto carina! C’è un bel po’ di cose da fare. Ad esempio, mi piace andare a fare un po’
di shopping in alcuni dei centri commerciali, quando abbiamo un po’ di tempo libero.
CS: E poi c’è quella lunghissima avenue con tanta musica dal vivo – uno di quei posti che si possono
frequentare solo la domenica sera, ma non durante il resto del weekend.
DK: Beh, la prima volta che ho corso lì è stato nel 2014 e quindi la sera dopo il GP non sono potuto uscire
perché avevo ancora 20 anni e non mi avrebbero fatto entrare in nessun locale!
CS: Che carino! [Lo dice con una bella risata impertinente]. Sì, anche a me piace molto. Dopo la gara infatti
resto ad Austin per un paio di giorni con alcuni amici: sono sicuro che ci sarà da divertirsi!
DK: Rimarrò lì anch’io e non mi metterò in volo per la prossima gara fino a martedì pomeriggio – così
mangerò più costine! [Ride]. Però non vedo l’ora di arrivare anche in Messico, mi piace un sacco pure lì! Mi
ricordo che c’erano tantissimi tifosi l’anno scorso: è stato pazzesco! Sono rimasto un po’ deluso di non essere
riuscito a salire sul podio, so che è stata un’esperienza fantastica!
CS: In che posizione sei arrivato?
DK: Quarto. Bottas mi ha raggiunto quando mancavano solo pochi giri al termine… È stato un peccato, ma è
stata comunque una bella gara per me. Cosa ne pensi della pista?
CS: È piuttosto interessante! Credo che il circuito sia stato progettato davvero bene, soprattutto per i tifosi,
dato che ci sono ben tre settori provvisti di tribune da stadio, davanti alle quali è davvero spettacolare
guidare, vedendo così tante persone! Ho anche dei bei ricordi della parata dei piloti: la quantità di gente che
assisteva dagli spalti era incredibile!
DK: Oh sì, mi sono sentito proprio come una rock star durante quella parata!
CS: Anche perché i fan messicani sono molto calorosi e gridano davvero un sacco: ti fanno sentire bene! Direi
che, dopo i giapponesi, i tifosi messicani sono lì in cima alla lista! Poi, per quanto riguarda la pista in sé,
preferisco di più le curve veloci, ma ci sono anche delle chicane e dei cambi di direzione interessanti.
DK: È anche un circuito abbastanza stretto e il rettilineo è proprio lungo!
CS: Abbiamo raggiunto i 360 km/h l’anno scorso, giusto?
DK: Sì!
CS: Penso che quest’anno potranno anche essere di più…
DK: E per quanto riguarda il cibo?
CS: Il cibo messicano… Sempre piccante ma buono!
DK: Io non sono un gran fan del cibo piccante: quando sono lì infatti mi concentro su piatti normali. Devo dire
che la città è enorme e assolutamente straordinaria, c’è un sacco di traffico in qualsiasi momento della
giornata. È una città cool…
CS: E la pista è letteralmente dentro la città, un’altra cosa che mi piace molto.
Ci fa piacere sapere che non vedete l’ora di fare tutte queste cose, ragazzi! Divertitevi e andateci piano con le
costine e con i tacos! E fate attenzione, al ritorno vi mettiamo sulla bilancia!

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