Pit Stop: il meglio della settimana

Tutto quello che vi siete persi in F1 negli ultimi sette giorni

Pit Stop: il meglio della settimana

Ci siamo. Si ricomincia. Tre settimane di pausa e la Formula 1 torna tra noi, nel Vecchio continente, per la prima prova europea, la quarta della stagione 2015. Da domani la Spagna si prepara ad accogliere tutto il “carrozzone” del Circus, il pubblico locale ha già pronti gli striscioni per i propri beniamini, su tutti spicca certamente il nome dell’idolo locale, il samurai Alonso.

Di ritorno dall’Oriente, il torero di Oviedo è pronto per il bagno di folla in terra natia: Nando sa bene che, salvo catastrofi o ammutinamenti in griglia di partenza, il podio di Barcellona rimane un miraggio, ma una bandiera a scacchi condita da un posticino in top ten sarebbero comunque graditi. Del resto al Montmelò ci si attendono diversi aggiornamenti da parte di quasi tutti i team e la McLaren non dovrebbe essere da meno.
A cominciare dalla livrea. Decisi a dare un taglio al passato e a inaugurare una nuova era, quelli di McLaren Honda avranno pensato che il modo migliore per placare le penne dei giornalisti e distogliere l’attenzione dai continui black out prestazionali, sia quello di dare alle stampa qualcos’altro di cui s-parlare. Insomma, la monoposto sarà pure inchiodata, però guarda che stile con i nuovi colori!
A Woking, deciso che l’argento fa un po’ cafone e che ricorda troppo ‘quelli lì, quelli che vincono sempre’, per accontentare i giapponesi e il loro stile minimal si è deciso quindi di optare per un grigio sfumato.

Parentesi fashion a parte, gli anglo-nipponici a Barcellona porteranno in pista una power unit aggiornata e importanti upgrade aerodinamici, per andare alla ricerca di quei famosi ottanta cavalli perduti. Ce la faranno in nostri eroi? In queste ultime concitate settimane gli allibratori inglesi più che con il nome del Royal baby si sono scatenati scommettendo su quando la McLaren riuscirà finalmente a tornare nelle file che contano. Sempre in tema di scommesse, pezzo forte della settimana è stato anche il momento in cui la Mercedes comunicherà ufficialmente il rinnovo con Hamilton – e di questo passo forse farà prima Kate Middleton a sfornare il terzo erede.

Comunque, anche se i cavalli Honda non dovessero pervenire, Alonso sembra essere lo stesso contento, visto che per lui l’importante non è la velocità. “Quando vado sui kart con gli amici mi diverto come un matto, eppure giriamo a soli 50km/h!”, ha dichiarato di recente. Insomma, toda vida in confronto alle prestazioni con la McLaren!
Come se no bastasse, al povero iberico sembra sia stata negata anche la partecipazione alla 24Ore di Le Mans.
I ben informati (solitamente quelli che fanno partire il gossip, vero o falso che sia) hanno parlato addirittura di un complotto da parte della FIA, con tanto di pubblicazione di un finto calendario per impedire ad Alonso di prendere parte alla 6 Ore di Spa, tappa obbligata per poi accedere alla 24 Ore.
Adesso, va bene che ultimamente la McLaren fatica un po’ a mettere insieme pentole e coperchi quando si tratta di rilasciare dichiarazioni che smentiscano i rumors – vedi le folate di vento durante i test di Barcellona che nemmeno l’uragano Katrina – ma ipotizzare un calendario bis per ingannare lo spagnolo forse rasenta il limite dello spionaggio internazionale. Il team ha comunque voluto precisare che Alonso “il predestinato” – alla rinascita della McLaren ovviamente, visto che Dennis lo ha definito “fonte di ispirazione, centro di tutta la squadra” – ha deciso in tutta autonomia di non prendere parte alla famosa gara di Endurance. Del resto, si divertente talmente tanto ultimamente in Formula 1

A sentire “l’amico” Trulli invero, l’asturiano sarebbe invece ormai arrivato al capolinea, infilatosi in un’avventura con una squadra che, per quanto potrà recuperare, sarà sempre in svantaggio rispetto ai progressi messi a punto dai rivali. Vai a saperlo. Vista la recente resurrezione della Rossa forse non ci sarebbe da stupirsi se anche quelli di McLaren entro la fine dell’anno compissero invece il miracolo. Ai posteri l’ardua sentenza e ad Alonso e Button il compito di mettere a tacere chi li dà ormai per spacciati.
Intanto, per ricordare a tutti i fantastici tempi che furono, in occasione dell’appuntamento spagnolo la TAG Heuer, sponsor di lunga data di McLaren Honda, ha deciso di far rivivere gli anni d’oro del mitico binomio ai suoi due piloti, che si sono cimentati sul tracciato del Montmelò a bordo della mitica MP4/4, che nel 1988 regalò ad Ayrton Senna il primo dei suoi tre titoli iridati.

Se la McLaren fatica a farci ricordare i suoi anni migliori, chi invece non ha bisogno di rinfrescarci la memoria sulle sue epiche imprese al volante, anche a 21 anni dalla sua scomparsa, è proprio il compianto pilota brasiliano, ricordato pochi giorni fa da tutti gli appassionati.
Tra i tifosi di Senna anche il campione di oggi, Lewis Hamilton, che non perde occasione per rammentare il suo desiderio di eguagliare i tre titoli iridati della leggenda di São Paulo. La Toleman Hart TG184 del ‘Signore della pioggia’, guidata in occasione del Gran Premio di Monaco del 1984, è finita di recente all’asta per un milione di sterline. Dite che se sbirciamo nel garage del britannico, la troviamo parcheggiata a fianco della sua McLaren P1…?
Oltre che a collezionare gioielli a quattro ruote, Lewis è alle prese con un momento d’oro della sua carriera e cavalca l’onda del successo lasciando affogare in una valle di lacrime l’inconsolabile Nico. Sembra che il tedesco della Mercedes abbia passato le ultime tre settimane sulla poltrona di uno strizzacervelli con uno sguardo alla Shining, stringendo al petto una foto di Hamilton… Certo, Rosberg non se la passa bene, ma “papà Toto”, ha fiducia nelle capacità di entrambi i suoi pupilli, per questo è certo che il ‘Principe di Montecarlo’ tornerà presto a brillare e a darsi di nuovo battaglia con il compagno di squadra.

A rischio terapia comunque potrebbe esserci anche Hamilton l’invitto. Dopo aver sfrecciato sulla parabolica di Monza a fianco di una leggenda della F1 come Sir Stirling Moss, il britannico ha infatti dovuto incassare le parole dell’ex di Mercedes, che lo ha definito non ancora pronto per essere annoverato tra i grandi della Formula 1. Titolo questo, che invece spetta senza dubbio al quattro volte iridato Sebastian Vettel, per il quale Moss ha confessato una passione incondizionata.
Da quando è approdato a Maranello – e da quando ci ha fatto cantare di nuovo l’inno italiano di seguito a quello teutonico – il tedesco ormai è il nuovo idolo delle folle, complice un faccino pulito e un’umiltà come pochi campioni hanno avuto nella storia della Formula 1. Del resto, se sta simpatico persino all’imperturbabile e glaciale Iceman, un buon motivo ci sarà.

Oltre ai soliti noti e ignoti, questa settimana si è parlato spesso anche della Haas, che farà il suo debutto nel 2016. Gli americani, spesso citati quando si parla di Ferrari – che al team di Kannapolis fornirà power unit e alcuni componenti chiave per le monoposto – si sono fatti sentire per reclamare la propria identità, nonostante il legame con Maranello.
Per quanto riguarda il mercato piloti, la squadra a stelle e strisce è ancora in fase di esplorazione ma a contendersi un sedile per la prossima stagione dovrebbero esserci Jean Eric Vergne, Esteban Gutierrez e Alexander Rossi. Anche il nome di Valtteri Bottas potrebbe in verità aggiungersi a questa terna. Tra le ipotesi non è da includersi infatti quella che il finladese si faccia un anno di transizione con gli Yankees, prima di approdare alla Rossa al posto di Raikkonen.
Maurizio Arrivabene ha negato l’esistenza di un pre-contratto con l’attuale pilota Williams, non prima però di sottolineare come l’avvento di un giovane talento sarebbe di gran lunga preferibile a “uno come Lewis”, dal momento che il Cavallino ha già il suo campione, leggi Sebastian Vettel. Insomma Hamilton, fattene una ragione.

Insieme ai protagonisti delle prossime stagioni, “a volte ritornano” anche quelli del passato. Questa settimana è toccato a Luca Cordero di Montezemolo. Sarà che tutto questo parlare di Ferrari gli ha fatto venire un po’ di nostalgia – mista forse anche a un po’ di bile – tant’è che ha voluto ricordare gli anni di onorato servizio e il primo avvicinamento della Rossa a Vettel, quando il piccolo ‘Bambi’ di Heppenheim – allora ancora lontano dai suoi quattro allori – si presentò a casa Cordero con una scatola di cioccolatini.
Erano ancora i tempi di Domenicali ma Seb aveva già trovato la strada per arrivare al cuore di quelli di Maranello. Il resto è storia odierna, frutto della nuova coppia Marchionne-Arrivabene. Un binomio vincente ma anche “fortunato”, secondo Montezemolo. Che dire, a quanto pare certe ferite bruciano ancora… Di questi tempi però l’ex presidente del Cavallino può ritenersi fortunato. A Kovalianen nel 2013, la Caterham lo aveva licenziato con un sms…

Nina Stefenelli

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