Nigel Mansell: “Ai piloti di oggi non è dato il tempo per maturare come uomini”

Il Leone critica la Formula 1 attuale: "Troppo simulatore e il DRS mortifica i piloti"

Nigel Mansell: “Ai piloti di oggi non è dato il tempo per maturare come uomini”

Giovani fenomeni allo sbaraglio, allevati a pane e playstation, campioni si, ma “costruiti” dentro un freddo simulatore. Ci va giù duro Nigel Mansell, campione del mondo con la Williams nel 1992 e uno degli eroi della F1 anni ottanta, famoso per il coraggio in gara, per la guida al limite e per il gran carattere.

L’indimenticato Leone di sua maestà ha criticato aspramente l’attuale sistema F1, secondo lui responsabile della mancanza di carattere degli attuali driver, visto che i giovani piloti non hanno il tempo mareriale di formarsi prima di tutto come uomini.

“La mancanza di carisma dei piloti di oggi non è colpa loroha affermato Mansell a La Gazzetta dello Sport –  La verità è che sono troppo limitati negli orari e nei tempi. Imparano le piste al simulatore e ci mettono piede per la prima volta quando c’è la gara. Non hanno il tempo di visitare realmente i paesi dove corrono e maturare come uomini, imparando culture diverse. Verstappen ha talento, ma è l’esempio perfetto del pilota moderno. Guardate come va veloce su circuiti dove non ha mai messo piede prima, e questo grazie al simulatore. Nemmeno gli serve conoscere la monoposto, quella è preparata dagli ingegneri. Ai miei tempi su una monoposto ci lavoravano due o tre ingegneri al massimo, oggi vedi una trentina di persone in un box! E poi i piloti di oggi non devono preoccuparsi della sicurezza; un incidente come quello di Max a Montecarlo qualche tempo fa avrebbe troncato la carriera a tanti colleghi. Ci vorrebbe una F1 che evidenziasse le abilità al volante dei piloti, anche quel DRS è una pazzia: ma che abilità ci vuole per fare sorpassi del genere?”.

Antonino Rendina

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