Mosley si dice "sotto pressione" per restare al timone della FIA

Mosley si dice "sotto pressione" per restare al timone della FIA

Max Mosley ha ribadito di essere non solo personalmente dispiaciuto ma anche "sotto pressione" per mantenere il suo incarico di presidente della Federazione.
Dopo aver accettato mercoledi' di non ricandidarsi alle elezioni della FIA che si terranno ad ottobre, Mosley non ha gradito le reazioni delle squadre della FOTA in seguito alla pace raggiunta a Parigi.

"Non mi piace che i team dicano attraverso le agenzie di stampa che io sia morto e sotterrato quando sono ancora qui, piu' vivo che mai," ha detto in un intervista al Daily Mail.

Il britannico ha affermato che la reazione dei team sia una minaccia all’autorita' della Federazione e che pertanto lui ora sia “pressato da tutto il mondo per cercare la rielezione.”

Inoltre, Mosley ha detto che i comunicati stampa rilasciati dalla FOTA dopo l’accordo contengono “molte bugie.”

“Ovviamente, questo e' stato molto fastidioso e non soltanto per me. Hanno dato l’impressione ai club membri della FIA che l’industria automobilistica potesse dettare chi sarebbe stato il presidente e cosa egli avrebbe fatto. Questo ha causato tumulto,” ha spiegato il sessantanovenne.

Mosley nega che gli eventi in seguito a mercoledi' scorso gli abbiano semplicemente fornito una scusa per prolungare il suo controverso mandato di presidente della FIA.

“Voglio veramente smettere,” ha insistito. “Ma se ci dovesse essere un gran conflitto con l’industria automobilistica…Faro' quello che si deve fare. Non e' nel mio DNA fuggire da una battaglia,” ha insistito.

Infine, il presidente della Federazione ha detto che l’accordo di pace verrebbe messo in atto solo se la FOTA “riuscisse a raggiungere un’intesa con Williams e Force India…e con le tre nuove squadre.”

Andre' Cotta

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