McLaren Honda MP4-30: analisi tecnica

Scopriamo i segreti della nuova vettura di Woking

McLaren Honda MP4-30: analisi tecnica

McLaren Honda MP4-30 – Oggi, al McLaren Centre, è stata svelata la la nuova McLaren-Honda MP4-30 che sarà guidata da Fernando Alonso e Jenson Button.

Gli ingegneri di Woking, nella progettazione della vettura, sono partiti da un foglio bianco seguendo una filosofia progettuale diversa rispetto alle scorse stagione. A questo va dato il merito al nuovo progettista, Peter Prodromou, che si è insediato a Woking durante l’estate del 2014.

Il muso è molto elegante; gli ingegneri della McLaren, hanno scelto di non seguire le linee seguite dalla Williams ed hanno disegnato un naso molto lungo con un piccolo rigonfiamento nella parte basse (una sorta di “mini” pellicano). Non è del tutto escluso che fin dai test il muso possa cambiare e passare alla versioni “corta” con piccolo bulbo e (forse) S-Duct.

Il telaio, sulla MP4-30, è stato alzato rispetto a quello della MP4-29 dello scorso anno anche se il muso, nella zona in cui è collocata la pedaliera, presenta una zona molto scavata che, la MP4-29 non aveva. L’andamento della scocca resta più alto dei 525 mm richiesti dal regolamento nella parte frontale per cui deve per forza declinare a misura con un gradino che è stato coperto da un apposito Vanity Panel. Questo è stato fatto per favorire un maggiore passaggio di aria da convogliare verso il diffusore posteriore. L’ala anteriore è la stessa che è stata collaudata, nella scorsa stagione, durante le prove libere di Abu Dhabi.

La sospensione anteriore è rimasta push rod anche se è stata completamente riprogettata seguendo le linee dettata dalla dominatrice della passata stagione: Mercedes W05. E’ molto evidente dall’immagine frontale l’ottima pulizia aerodinamica che gli ingegneri e aerodinamici inglesi sono riusciti ad ottenere.

Sospensione posteriore con schema pull rod con elementi riprogettati, sempre, per garantire una miglior penetrazione aerodinamica possibile.

La soluzione a tapparella, non è stata del tutto abbandonata (manca la parte superiore) ed è presente in una sua “evoluzione”. Per quanto riguarda il sostegno all’ala posteriore la McLaren ha seguito la linee di Williams e Toro Rosso che, fin dalla passata stagione, utilizzavano le derive verticali dell’ala come sostegno.

L’ala posteriore è una evoluzione della versione 2014: il bordo d’uscita del profilo principale e il bordo d’entrata del flap mobile presentano una forma seghettata. Sono stati introdotti, inoltre, i due feritoie sugli endplate dell’ala posteriore per cercare di ridurre la resistenza aerodinamica, andando a limitare i vortici di estremità.

L’airscope e il cofano motore sono stati completamente ri-progettati e le dimensioni sembrano maggiorate rispetto alla soluzione utilizzata nella scorsa stagione. Osservando attentamente l’airbox si può notare che, quest’ultimo, è diviso in due ingressi: uno va ad alimentare il motore endotermico mentre l’altro è destinato al raffreddamento del radiatore dell’olio del cambio. Cambiati, inoltre, i deviatori di flusso collocati davanti alle fiancate che vanno ad integrarsi alla nuova carrozzeria posteriore della vettura.

McLaren MP4-30

Le fiancate, nella parte iniziale sono abbastanza voluminose con le bocche di raffreddamento dei radiatori che presentano una forma triangolare. Le fiancate, subito dopo i radiatori, vanno a stringersi in modo molto deciso, infatti, il posteriore della MP4-30 è molto rastremato. In questa zona della monoposto è stato seguita una filosofia di chiara ispirazione RedBull. Sul bordo d’entrata della fiancate, sono stati collocati dei piccoli generatori di vortice, per migliorare l’andamento dei flussi d’aria diretti verso il posteriore della vettura.

Ad una prima analisi, questa MP4-30, sembra davvero interessante. Ora starà alal pista dimostrare se sarà anche veloce.

Ing.Cristiano Sponton

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