Le 10 Extra-Pillole del Gp d’Ungheria 2011

Le 10 Extra-Pillole del Gp d’Ungheria 2011

Pillole di chiusura della stagione estiva per il GP d’Ungheria a Budapest, che di estivo non ha proprio nulla ma, in compenso, regala una corsa pazza dove, come al solito, a spuntarla è il Paracarro Button, al quale è dedicata la nostra foto di copertina (gentilmente concessa dal Flavio Nazionale).

Il più contento di tutti è, però, il Papà dell’inglese che, in attesa che il figlio rientri ai box, si spupazza la (futura?) nuora Jessica, compiacente. Chiamalo Pirla, il Babbo.

Partiamo con una Menzione Speciale che questa volta si pone in cima al resto, e speriamo sia da molti condivisa.

Gianfranco Mazzoni & C.
Delle persone si dice spesso che invecchiando migliorano, come il Vino. Il nostro commentatore nazionale pare essere invece uno yogurt scaduto da almeno un lustro. Così come i suoi compagni di commento, assuefatti probabilmente dal capo branco. La telecronaca odierna è da commento alla Fantozzi. Non è possibile scambiare continuamente i nomi dei piloti:

– “Ecco Alonso!” ed è Massa
– “Ecco Massa che supera Schumacher!” quando Schumi è ritirato da tre giri
– “Un’uscita di pista di UNA Renault” quando quella di Heidfeld è bruciata 20 giri prima
– “Ora siamo sulla vettura di Mark Webber” e inquadrato c’è il numero 1 sul musetto Red Bull
– “Inquadrato ora è Alain Prost, vincitore di quat..ah no mi dicono dalla regia che si è ritirato”

Per capire esattamente come procede una gara, oltre al live timing, a questo punto sarà necessario anche abbassare l’audio.

E poi BASTA con il ripetere settantacinque volte che:

– Button è al 200° Gran Premio
– la Toro Rosso al 100°
– Rosberg al 100° e non ha mai vinto una corsa
– Nico sta demolendo Schumacher con un 175-0 in qualifica
– il ‘vecchio leone’ è tornato dopo tre anni di assenza
– Alonso mette Pressione anche agli scoiattoli e intanto va in testacoda
– Alonso compie trent’anni (l’ha detto talmente tante volte che Nando è sceso ormai 90enne dalla Ferrari)
– Barrichello guardava le corse ad Interlagos dal terrazzo di casa
– Ci sono dozzine di tedeschi nello schieramento
– Il lunedì esce il nuovo DVD della Ferrari
– Con l’ala mobile il numero di sorpassi è cresciuto del 250%
– Stanno per essere raggiungi i 100 pitstop.

Basta con il gossip da carta straccia, basta con le notizie sulle vacanze dei piloti e sulle loro fidanzate, basta continuare a vedere Hamilton come il nemico che merita sanzioni anche mentre cammina per il paddock quando poi, se dovesse andare in Ferrari, diventerebbe probabilmente idolo incontrastato dei tifosi Rossi e dei commentatori italiani in primis. Basta con le interviste impossibili (“ora Stella Bruno con…con chi è Stella Bruno?”) con le domande ripetute tre volte per l’imbarazzo dei piloti e le traduzioni approssimative. Insomma, BASTA!

E, ora, una volta ricomposti, ecco le Pillole:

1 – Jenson Button – Granitico
Chissà Briatore cosa starà pensando. Dare del Paracarro a Jenson (suo ex Pilota, tra l’altro) è stata la dichiarazione che più gli si sta ritorcendo contro, dal 2009 in poi. Sono arrivati, infatti, prima il Mondiale con la Brawn e poi l’ottima esperienza in Mclaren al fianco di Hamilton. Chiamatelo ancora così, che tanto quando le gare sono pazze ci pensa lui a dimostrare che, spesso, dare aria alla bocca è lo sport meno dispendioso e più conosciuto del mondo. Averne di Paracarri come questo, indistruttibili.

2.1 – Sebastian Vettel – Più culo che anima
Prosegue la Crisi Nera del Baby super protetto dalla Red Bull, che quando il missile non gli permette di fare quello che vuole si dimostra poco più di un semplice mestierante. Non è capace di superare se non con il DRS, non attacca Button, fa il compitino senza attaccare. Un Bluff, insomma. E questa volta il dito glielo fanno gli altri.

2.2 – Sebastian Vettel – Sfortunello
Continuano i sabotaggi ai danni della Red Bull di Vettel, che da due gare a questa parte si gira e si rivolta per colpe non sue. Almeno è bravo a tenersi lontano dai guai, dalle sviste e le macumbe di Mazzoni, ma soprattutto non ha anniversari o ricorrenze per le quali essere ricordato. Nonostante tutto, porta a casa 18 punti 18. Hai capito, il raccomandato?.

2.3 – Sebastian Vettel – Braccino
Sono stati scovati, tramite un’email incautamente incustodita, gli accordi tra Horner e Domenicali a Silverstone. Dal Nurburgring Vettel viaggia a sua insaputa con il Kers che, invece di fornire un plus di potenza, si aggancia alla retro. Ecco il perchè delle difficoltà che oggi e domenica scorsa hanno colpito il miglior amico delle bibite.

N.B. Il Lettore scelga a piacimento quale pillola sul Baby Vettel è più gradita tra le tre proposte. L’autore si riserva di non indicare quella ‘originale’.

3 – Fernando Alonso – Auguri!
Va in onda all’Hungaroring il Ferny Show 2011, con Alonso che per festeggiare i trent’anni (si, lo ricordiamo anche noi!) per tutta la gara non fa altro che piroettare qua e là per ringraziare il pubblico degli auguri ricevuti. Morale, si fuma il secondo posto ma non è importante, per una volta si può anche soprassedere. So’ ragazzi.

4 – Felipe Massa – Valzer
Per non essere da meno rispetto al caposquadra, anche lui copia le scelte di Nando sfoderando un doppio 360° con toccatina finale e rottura di parte dell’alettone posteriore. Gli sponsor, il cui nome è stato tranciato dalla rottura dell’ala, faranno causa a Felipe e chiederanno una trattenuta sullo stipendio, oltre a pane e acqua da qui a Spa.

5 – Lewis Hamilton – Genio
Non vincerà il Mondiale, ma la classifica del numero di sanzioni comminategli nel corso dell’anno è il suo vero obiettivo. Vincerà a mani basse, anche perchè con lui i giudici sono di manica larghissima e non perdono occasione per regalargli un DT in più, piuttosto che 20 secondi e così via. E’ nato proprio nella decade sbagliata.

6 – Michael Schumacher – Che kaiser di iella
Intervistato dopo il ritiro: “Kuesta notte io montare Kambio Mercedes ti Fancio ma io problema troppo pesante makkina dietro impennare tutto kurve io capire kazzen poi makkina rompere tutto”. Anche questa volta la solita partenza a razzo, ma poi l’apecar a tre punte mostra tutto il suo potenziale, degno di una Smart, e il resto è storia.

7 – Sebastien Buemi – Volpe
Fatta la legge, trovato l’inganno. Si sta specializzando nel mantenere le gomme per la gara. Gira in qualifica con i fondi di magazzino delle Bridgestone passate, per risparmiare tutti i treni di supermorbide la domenica. I Risultati gli danno ragione, con 250 posizioni recuperate dopo essere partito dal fondo.

8 – Jerome d’Ambrosio – Apprendista
Le gesta di Ken Block stanno ormai affascinando tutti. E dopo Alonso e Massa, Jerome prova addirittura ad entrare nel suo box di traverso. Rimediando, però, una figura non raccontabile. D’altronde, guida una Virgin. Con una Red Bull il tutto gli sarebbe riuscito con la sola imposizione delle mani.

9 – Nick Heidfeld – Domenica infuocata
Prima rischia grosso nell’incendio della sua Renault, e poi si sente chiedere “cos’è successo?”. Siamo sicuri che il buon Nick speri di non rivivere per la terza volta (dopo Barcellona) un’esperienza simile, non tanto per la scena in sè di uscire dalla vettura in fretta e furia, quanto per le domande successive dei nostri giornalisti.

10 – Jarno Trulli – La potenza è nulla, senza servosterzo.
E’ stata svelata la motivazione della sostituzione di Jarno con Chandhok al Nurburgring. Visti i munifici sponsor dell’Indiano, è stato finalmente possibile montare un nuovo servosterzo al nostro Trulli. Quello che non gli è stato detto, però, è che per coprire la spesa è stato anche necessario vendere cambio, motore e sospensioni. Non si può mica avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Fuori Concorso – Bernd Maylander
Ormai al nostro non rimane che bagnare artificialmente la pista durante la GP2 per poter correre qualche giro. Evidentemente, negli accordi di Silverstone, è stato fatto anche il suo nome. Sconsolato, ha seguito la gara della F1 dal suo albergo, lasciando incustodita la SLS nei box dell’Hungaroring.

:: MENZIONI SPECIALI ::

Le sanzioni della Fia
Parliamone.

Hamilton si gira in una delle chicane più lente del Mondiale, sull’acqua. Tale chicane è visibile già dalla curva precedente, distante almeno 250/300 metri. Sutil (PS: era Di Resta, siamo restati colpiti anche noi dalla sindrome di Mazzoni) arriva e vede distintamente quando Hamilton decide di girarsi per tornare in pista, e lo aggira sull’erba a non più di 50/60 km/h. Risultato, DT per Hamilton.

Ora, la Federazione vuol farci credere che questo episodio è più grave dei seguenti due? :

– I commissari che percorrono contromano, con carroattrezzi e quel che resta della Renault di Heidfeld, l’uscita della corsia box, mentre arrivano le vetture in gara.

– Permettere ad una squadra di portare in pista una vettura con scarichi frontali, a rischio incendio come abbiamo visto per già due volte sulle Renault.

Diteci voi.

Santo Paul Hembery
Deve avere evidentemente un massiccio ritorno, il responsabile Pirelli, per riuscire a sopportare ogni maledetta domenica la domanda “quante soste si faranno qui?”. Una volta ha già risposto piccato, ma prima o poi ci aspettiamo di vedere qualche giornalista girare nudo per il paddock, con una gomma italo-turca a coprire le parti nobili.

Il confronto tra Schumacher e Alonso
Dopo le qualifiche del GP d’Ungheria il nostro commentatore nazionale snocciola una statistica, secondo lui quanto più equa possibile, sui primi 29 Gran Premi alla Ferrari di Schumacher (1996-1997) e Alonso (2010/2011). Vittorie, Pole, Primi e Secondi piatti preferiti, animali posseduti, punti della patente persi.
Il tutto, clamorosamente, dimenticando di dire che la F310 del ’96 di Schumacher, rispetto alla F10 di Alonso dell’anno passato, era una bagnarola. Statistiche esemplari, davvero. E, nonostante tutto, Schumacher aveva vinto di più. Un po’ più di rispetto per i vecchi, anche se non sono più ben accetti, a volte ci vorrebbe.

Per concludere le Pillole, l’autore cita una massima di un noto filosofo Finlandese, rispondente al nome di Kimi Raikkonen: “Sicuramente ci saranno persone alle quali piaccio e persone alle quali non piaccio, ma non credo si possa per forza essere simpatici a tutti, quindi faccio quello che voglio e se non piaccio alle gente, pazienza. Non e’ un problema mio.”

Buone vacanze a tutti!
Le Pillole tornano a Spa, e fortunatamente l’autore avrà modo di seguire la corsa con un altro audio.

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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