Jordan critica le “vetture clienti” e polemizza con la Prodrive

Jordan critica le “vetture clienti” e polemizza con la Prodrive

Eddie Jordan, la cui squadra ha progettato e realizzato la propria monoposto di Formula 1 in 14 anni di attività, ha ribadito che l'intero concetto di “vettura cliente” e' contro lo spirito di questa disciplina, ritenendo che i vari team dovrebbero essere ammessi soltanto se autenticamente costruttori delle macchine che fanno scendere in pista: “Concedere l'uso di 'customer cars' finira' per rivelarsi un disastro” – ha dichiarato Jordan nel suo spazio editoriale su F1 Racing magazine di novembre – “Dovrebbe essere mantenuta la condizione secondo la quale ogni squadra di Formula 1 e' obbligata a progettare la vettura che utilizza. Sarebbe stato davvero semplice se nel 1991 la Jordan avesse acquistato la tecnologia dalla Lotus, ma la soddisfazione di ottenere un risultato con la propria vettura non sarebbe stata raggiungibile. Come si fa a gareggiare, nella consapevolezza certa che non e' consentito battere il proprio fornitore?”

E a proposito della Prodrive, alla quale era stata concessa di essere la squadra in piu' nel 2008 in un lotto di dieci predendenti ( fra i quali lo stesso Jordan ), l'elcettico irlandese non trova corretto che venga consentito alla struttura di David Richards di scegliere eventualmente di non schierarsi: “La cosa deludente e' che parecchie solide realta' – alcune di comprovato livello – abbiano fatto domanda per essere il dodicesimo team di Formula 1, mentre la FIA ha deciso per la Prodrive. David Richards e' un mio ottimo amico e non deve risentirsi per questo, ma desidererei porre una domanda: in passato, quando la Toyota ha detto alla FIA che non erano pronti per competere nell'anno stabilito, c'e' stata una pesante multa…la Prodrive sara' forse sanzionata se non dovvesse entrare nel 2008? E i team che sono stati rifiutati? Hanno diritto a presentare una nuova domanda?”.

(g.07)

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