James Key: “Al retrotreno abbiamo lavorato meglio della Ferrari”

Il direttore tecnico della Toro Rosso si dice molto soddisfatto del lavoro svolto a Faenza

James Key: “Al retrotreno abbiamo lavorato meglio della Ferrari”

BARCELLONA – Durante la pausa pranzo dell’ultimo giorno dei test invernali di Barcellona, abbiamo incontrato il direttore tecnico della Toro Rosso, quel James Key che in molti vedono come primissimo candidato all’eredità del mago Newey in RedBull: inevitabile parlare della neonata STR11 e delle soluzioni pensate dagli ingegneri per realizzare un’ottima monoposto, nonostante i tempi ristrettissimi dettati dal prolungarsi della querelle sulle forniture motori per Milton Keynes e Faenza:

ADM: Tra la prima sessione di test e la seconda, qui a Barcellona, ci sono state molte speculazioni sulla monoposto che avete utilizzato, soprattutto nei quattro giorni inziali, indicandola come una vettura 2015 con alcuni aggiornamenti della nuova. Qual è la verità?

JK: “No, assolutamente. Abbiamo usato la STR11 sin dal primo giorno: con il cambio di motorizzazione non sarebbe stato possibile assemblare un mix con la 2015. Inoltre abbiamo introdotto soluzioni che non avrebbero funzionato a dovere con la vecchia monoposto: abbiamo progettato un nostro sistema s-duct modificandone la concezione canonica ed andando in direzione diversa rispetto a quanto fatto dalla Mercedes, proprio perché il nostro muso è differente da quello della W07.”

 

ADM: Hai nominato il cambio di motorizzazione: quando avete avuto il manichino del Ferrari 2015? Che differenze ci sono, tra ingombri e potenza, con il Renault dello stesso anno?

JK: “Non ci crederete, ma non abbiamo avuto alcuna informazione sul motore prima di dicembre: a causa del prolungarsi oltremodo delle trattative, siamo stati costretti a ripianificare tutti i processi di lavoro, arrivando a coprire l’intero arco delle 24h con tre turni a rotazione, uno sforzo enorme di tutti i ragazzi di Faenza. Le differenze sono molte, ma essenzialmente possiamo parlare di maggiore ingombro e potenza per il Ferrari.

 

ADM: Guardando il retrotreno della STR11 è evidente che sia stato fatto un gran lavoro, nonostante gli ingombri importanti della Power Unit Ferrari, riuscendo a portare in pista una monoposto con un retrotreno molto stretto.

JK: “Si è vero: nonostante il ritardo, siamo riusciti forse a migliorare il posizionamento delle componentistiche di Power Unit, raffreddamento ed elettronica, rispetto a quanto fatto in Ferrari sulla SF15-T, ottenendo un ottimo risultato che ci soddisfa molto. Ovviamente solo a Melbourne sapremo se le nostre scelte sono state azzeccate ed in che punto della griglia potremo posizionarci.”

Ringraziamo James Key e la Scuderia Toro Rosso per la disponibilità

Testo e Foto Alessio De Marco

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