Hamilton: “Sapevo di dover mettere pressione a Nico”

Il pilota della Mercedes vince approfittando di un errore del tedesco

Hamilton: “Sapevo di dover mettere pressione a Nico”

Lewis Hamilton vince il GP Italia 2014 e accorcia a ventidue lunghezze il distacco dal compagno di squadra Nico Rosberg, che sul circuito brianzolo commette due volte lo stesso errore, regalando così il gradino più alto del podio al suo rivale più prossimo.
Il britannico della Mercedes ha un buono spunto alla partenza dalla pole position ma poi si pianta e lascia strada a Rosberg, Magnussen e Massa. Qualche giro e riesce a risalire fino alle spalle del tedesco: comincia la rincorsa al compagno di box ma sarà lo stesso Rosberg al 29esimo giro a spianare la strada e consegnare la vittoria nelle mani di Hamilton.

“Non puoi mai sapere come andranno le cose ma mi sentivo bene alla vigilia di questo weekend. Non so per quale motivo ma avevo sensazioni molto positive. Chiaramente gran parte di questo era dovuto ai tifosi perché fin dall’inizio mi hanno dato un grande supporto anche se erano fan della Ferrari”, ha commentato Hamilton a fine gara, che per tutto il weekend ha mostrato grande concentrazione nonostante i dissidi di Spa tra lui e Rosberg.

Hamilton non è riuscito a sfruttare la partenza dalla pole ed è stato prontamente sorpassato dal tedesco della Mercedes: “Abbiamo avuto un grosso problema alla partenza della gara ma sono riuscito comunque a non perdere la testa in quel momento, il che non è stato semplice”, ha spiegato ai microfoni. “Non sapevo se l’avrei ripreso o sorpassato però ho visto che avevo il passo: che gran risultato per me e i miei ragazzi del team! Con tutti i problemi che abbiamo avuto è una bella sensazione anche per loro”.

“Non so cosa sia successo e non pensavo tanto a lui”; ha proseguito poi parlando degli errori di Rosberg, “quello che ha fatto ha fatto, a quel punto è stato positivo per me. Sapevo che dovevo mettergli pressione: il team mi aveva detto di stare un po’ indietro e aspettare fino alla fine ma io sapevo fin dal primo stint che non sarebbe stato possibile avvicinarmi più tardi con le gomme morte, dovevo farlo subito e quindi ho spinto e lui mi ha reso le cose più facili quando è andato dritto”, ha concluso l’iridato 2008.

Nina Stefenelli

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