Gran Premio di Spagna, Barcellona: Anteprima ed orari del weekend
Inizia la stagione europea della Formula 1
Il circus della Formula 1 torna nel vecchio continente per il Gran Premio di Spagna che ormai da qualche anno segna l’inizio della stagione europea della massima serie motoristica.
La Formula 1 arriva quindi in Europa, e vi resterà per circa quattro mesi per poi salutarla dopo il Gran Premio d’Italia. Fino al 2006 quando in calendario era ancora presente il Gran Premio di San Marino che si disputava sul circuito di Imola alla metà di Aprile l’inizio dell’avventura della Formula 1 in Europa era segnata da quell’appuntamento.
Si arriva quindi in Spagna dopo le polemiche che hanno attraversato il Gran Premio del Bahrain, disputato due domeniche fa sul circuito di Sakhir. La gara mediorientale fin dalle settimane che l’hanno preceduta è stata al centro di discussioni circa l’opportunità o meno di disputarla nonostante la situazione politica del paese sia gravissima con rivolte quotidiane che si lasciano dietro una scia di morti e feriti.
Il circus però non si ferma davanti a nulla e quindi il Gran Premio si è disputato regolarmente ed ha visto tornare alla vittoria il tedesco della Red Bull Sebastian Vettel che ha preceduto sul podio i due piloti della Lotus Renault protagonisti di un weekend eccezionale, con Raikkonen che è tornato tra i primi tre alla sua quarta gara dopo uno stop di due anni. Ancora negative le prestazioni della Ferrari con Alonso che non è andato oltre il settimo posto e Massa si è fermato al nono conquistando i primi punti della stagione. Leggermente in ombra, anche rispetto alle gare precedenti la McLaren che è riuscita ad andare a punti con il solo Hamilton.
Questa settimana appena trascorsa ha visto il ritorno dei test stagionali che mancavano dalla Formula dal 2009. Tutti i team hanno disputato una sessione collettiva di tre giorni sul circuito del Mugello in cui si è tentato di provare elementi nuovi che probabilmente saranno introdotti già dal Gran Premio di Spagna e soprattutto si è tentato di comprendere meglio il comportamento delle gomme Pirelli che sono state le protagoniste delle prime quattro gare.
Non sono pochi i piloti che hanno espresso critiche e lamentele circa le coperture fornite dalla casa italiana, accusate di offrire un rendimento molto altalenante e di essere fortemente soggette ad usura. Infatti in Bahrain ai lati della traiettoria ideale sembrava stesse nevicando carbone con moltissimi trucioli di gomma. La casa italiana si è difesa affermando che le gomme non decideranno le sorti del mondiale e che la Pirelli si è limitata semplicemente a lavorare secondo quanto le era stato richiesto, scaricando forse un po’ di colpa sulla FIA.
Il Gran Premio di Spagna si disputa sul circuito del Montmelò alla periferia nord-est di Barcellona. Il tracciato venne costruito ed inaugurato in occasione dei giochi olimpici estivi di Barcellona del 1992 e già l’anno precedente si disputò il primo Gran Premio sul circuito che da allora è presenza fissa nel calendario iridato.
Il tracciato catalano ben presto è diventato il punto di riferimento dei valori tecnici in campo, dato che è stato scelto frequentemente dai team come circuito di collaudo (soprattutto quando i test non erano soggetti ai rigidissimi vincoli attuali). All’epoca della sua introduzione era visto come un moderno circuito di “nuova generazione” dove i sorpassi erano difficili. Oggi, nell’era dei circuiti progettati da Tilke, è considerato quasi come una pista “vecchia scuola”. In ogni caso, è un test probante per l’aerodinamica delle vetture, elemento ormai quasi esclusivo per determinare la competitività della macchina.
La pista è caratterizzata da un lungo rettilineo di partenza e da una continua sequenza di curvoni in appoggio abbastanza veloci. Dal 1991 ad oggi il disegno del tracciato ha subito pochi cambiamenti, il più grosso dei quali è stato operato nel 2007 quando tra ta le ultime due curve, la Europcar e la New Holland, è stata introdotta una chicane. Una piccola modifica fu effettuata anche le 2004 quando venne leggermente anticipata e ristretta la curva La Caixa.
L’anno prossimo il Gran Premio di Spagna celebrerà il suo centenario: è infatti uno dei più antichi del calendario, tanto è vero che la prima edizione, valida per vetture Sport, è addirittura del lontano 1913, ma per dieci anni rimase un fatto isolato. Nel 1923 il primo vero Gran Premio di Spagna si disputò sull’ovale di Sitges, ma la sopraelevazione delle curve era stata mal calcolata e tale pista, quindi, venne presto abbandonata. Partecipò anche il nostro Nuvolari, all’epoca non ancora famoso, arrivando quarto nella categoria cadetta.
Nel 1926 il Gran Premio trova finalmente una sede relativamente stabile sul circuito di Lasarte a San Sebastian e vede la vittoria di Costantini sulla Bugatti, vettura che quell’anno vincerà il Campionato del Mondo Grand Prix (ricordiamo che già dal 1925 al 1927 fu organizzato un Mondiale che premiava le Marche). L’anno successivo tocca a Benoist, pilota che domina la stagione 1927 consegnando il titolo alla Delage.
Negli anni successivi la gara perde la titolazione nazionale e per ritrovare il Gran Premio di Spagna bisogna arrivare al 1933, quando trionfa il francese Louis Chiron sulla mitica Alfa Romeo P3 gestita dalla Scuderia di Enzo Ferrari. Ma nei Gran Premi si profila il dominio tedesco, infatti l’anno successivo è la volta della Mercedes di Fagioli, mentre nel 1935 la gara viene inserita nel neonato Campionato Europeo Grand Prix e vede un nuovo trionfo della Stella a Tre Punte, stavolta con Rudolf Caracciola, che quell’anno vincerà anche il titolo europeo.
Nel 1936 la Spagna piomba nella sanguinosa guerra civile, e il Gran Premio tornerà solo nel 1951, come gara finale del neonato Campionato del Mondo di Formula 1 sul circuito di Pedralbes, vicino Barcellona, quando Fangio vince il primo dei suoi cinque titoli battendo la Ferrari di Ascari afflitta da gravi guai di pneumatici. Dopo una ulteriore edizione nel 1954, il Gran Premio di Spagna scompare fino al 1967, quando Clark vince un’edizione non valevole per il mondiale sul circuito madrileno del Jarama, pista sulla quale dal 1968 al 1975 il Gran Premio viene disputato in alternanza con il circuito del Montjuich a Barcellona.
Drammatica l’edizione del 1969 proprio al Montjuich quando le Lotus di Hill e Rindt perdono gli alettoni, che in quei mesi diventano esageratamente e pericolosamente sempre più alti: l’austriaco ci rimette il setto nasale, e la Federazione decide finalmente di regolamentare le appendici alari. La vittoria di Stewart su March nel 1970, è l’ultima colta da una scuderia (la Tyrrell) che non costruisce da sé il telaio.
Memorabile la guida di Ronnie Peterson al Montjuich nel 1973, quando per 57 giri conduce in testa, prendendo in derapata e in controsterzo i curvoni veloci prima a sinistra e poi a destra lungo la discesa che porta a Plaza De Espana dove, cronometrato da un punto all’altro, Ronnie guadagna dai 3 ai 4 decimi nei confronti di avversari come Stewart, Cevert e Fittipaldi (che vincerà dopo il ritiro dello svedese).
Nel 1974 Lauda coglie su Ferrari la sua prima vittoria, inaugurando un’era e una carriera tra le più significative. Il 1975 segna la fine del Montjuich: è l’anno della tragedia causata dall’uscita di pista di Rolf Stommelen, la cui vettura perde l’alettone posteriore provocando quattro morti tra il pubblico, a dimostrazione che le proteste dei piloti prima del Gran Premio riguardo la scarsa sicurezza delle protezioni a bordo pista erano tragicamente fondate. La gara viene interrotta prima della metà, il punteggio dimezzato, e così Lella Lombardi, sesta, col suo mezzo punto è ancora oggi l’unica donna ad aver finito un Gran Premio in zona punti.
L’edizione 1980, vinta da Jones, viene successivamente dichiarata non valida per il mondiale a causa dei violenti contrasti tra i team inglesi associati nella FOCA e la Federazione appoggiata dai Costruttori (Ferrari, Renault e Alfa).
Nel 1981, ultima edizione al Jarama, si assiste al capolavoro dell’indimenticabile Gilles Villeneuve (del quale ricordiamo in questi giorni il trentennale della scomparsa), che con una Ferrari turbocompressa e dal telaio poco adatto al tortuoso circuito, guida da fuoriclasse non sbagliando niente pur pressato continuamente da una muta scatenata di avversari: al traguardo i primi cinque sono racchiusi in poco più di un secondo.
Il Gran Premio non viene più disputato fino al 1986, quando entra in scena il circuito di Jerez de la Frontera , che viene inaugurato con lo strepitoso arrivo in volata tra Senna, vincitore, e Mansell, appaiati al traguardo e divisi da quattordici millesimi di secondo. Nel 1990 la doppietta Ferrari Prost-Mansell segna la fine per il circuito andaluso, infatti dal 1991 a tutt’oggi il Gran Premio di Spagna si disputa a Barcellona sul circuito di Catalunya. L’edizione inaugurale di Barcellona è segnata dall’ennesima lotta Mansell-Senna, con l’inglese che si prende la rivincita grazie ad un interminabile e memorabile sorpasso ruota a ruota col brasiliano.
Ben presto sorge l’astro di Michael Schumacher, che in un decennio vincerà ben sei volte (memorabile la vittoria del 1996, la sua prima in Ferrari, guidando alla grande nel diluvio), risultando così il pilota più vittorioso nella storia del Gran Premio di Spagna. Da ricordare anche la tripletta di Hakkinen dal 1998 al 2000, con una McLaren che si adattava molto bene al circuito catalano. Il finnico dovette rinunciare al poker nel 2001 a causa di un clamoroso ritiro all’ultimo giro, regalando la vittoria al rivale tedesco di sempre.
Dopo l’era Schumacher, nelle ultime edizioni c’è stata una certa alternanza di piloti vittoriosi, praticamente quasi tutti i protagonisti di questi anni: Raikkonen, Alonso, Massa, Button, Webber per arrivare lo scorso anno alla vittoria di Vettel che batte allo sprint le McLaren di Hamilton e Button.
La Formula 1 arriva quindi in Spagna dopo quattro Gran Premi che hanno visto vincere quattro differenti piloti di differenti squadre. Questo 2012 sembra quindi un mondiale all’insegna dell’equilibrio anche se forse la scuderia che ha più da recriminare è la McLaren. Il team di Woking in almeno tre gare su quattro è stata nettamente la migliore in pista eppure solo una volta è riuscita a salire sul gradino più alto del podio, in Australia. Il team inglese ha spesso sbagliato le strategie e a questo vanno aggiunti grossolani errori ai box durante il cambio gomme.
Se la stagione dovesse continuare in modo così equilibrato le occasioni perse andranno senza dubbio ad aumentare i rimpianti in caso di esito poi negativo.
Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino
INFO
Lunghezza del circuito: 4,655 km
Giri da percorrere: 66
Distanza totale: 307,104 km
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: soffici/dure
Apertura farfalla: 57% della percorrenza
RECORD
Giro prova: 1:19.954 – R Barrichello – Brawn Mercedes – 2009
Giro gara: 1:21.670 – K Raikkonen – Ferrari – 2008
Distanza: 1h31:36.230 – F Massa – Ferrari – 2007
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 11 – Ferrari
Pole pilota: 7 – M Schumacher
Pole team: 13 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.938 – M Schumacher
Km in testa team: 3.620 – Ferrari
Migliori giri pilota: 7 – M Schumacher
Migliori giri team: 14 – Ferrari
Podi pilota: 12 – M Schumacher
Podi team: 31 – Ferrari
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Albo d’oro
01. 1951 J Fangio – Alfa Romeo
02. 1954 M Hawthorn – Ferrari
03. 1968 G Hill – Lotus Ford
04. 1969 J Stewart – Matra Ford
05. 1970 J Stewart – March Ford
06. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
07. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
08. 1973 E Fittipaldi – Lotus Ford
09. 1974 N Lauda – Ferrari
10. 1975 J Mass – McLaren Ford
11. 1976 J Hunt – McLaren Ford
12. 1977 M Andretti – Lotus Ford
13. 1978 M Andretti – Lotus Ford
14. 1979 P Depailler – Ligier Ford
15. 1981 G Villeneuve – Ferrari
16. 1986 A Senna – Lotus Renault
17. 1987 N Mansell – Williams Honda
18. 1988 A Prost – McLaren Honda
19. 1989 A Senna – McLaren Honda
20. 1990 A Prost – Ferrari
21. 1991 N Mansell – Williams Renault
22. 1992 N Mansell – Williams Renault
23. 1993 A Prost – Williams Renault
24. 1994 D Hill – Williams Renault
25. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
26. 1996 M Schumacher – Ferrari
27. 1997 J Villeneuve – Williams Renault
28. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
29. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
30. 2000 M Hakkinen – McLaren Mercedes
31. 2001 M Schumacher – Ferrari
32. 2002 M Schumacher – Ferrari
33. 2003 M Schumacher – Ferrari
34. 2004 M Schumacher – Ferrari
35. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
36. 2006 F Alonso – Renault
37. 2007 F Massa – Ferrari
38. 2008 K Raikkonen – Ferrari
39. 2009 J Button – Brawn Mercedes
40. 2010 M Webber – Red Bull Renault
41. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
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Orari del Gran Premio di Spagna
Venerdì 11 Maggio
10:00-11:30 Prove Libere 1
14:00-15:30 Prove Libere 2
Sabato 12 Maggio
11:00-12:00 Prove Libere 3
14:00-15:00 Qualifiche – Rai Due/Rai HD
Domenica 13 Maggio
14:00 Gara – Rai Uno/Rai HD
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