Gran Premio di Singapore 2015, Marina Bay: Anteprima e Orari del Weekend

Tredicesimo appuntamento del mondiale

Gran Premio di Singapore 2015, Marina Bay: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 18 Settembre

Libere 1: 12:00-13:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Libere 2: 15:30-17:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Sabato 19 Settembre

Libere 3: 12:00-13:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Qualifiche: 15:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 20 Settembre

Gara: 14:00  ̶  61 giri  ̶  308,828km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Singapore ci sono 6 ore di differenza.

Gara Precedente

“Monza, cara Monza. Anche quest’anno ha riservato non poche sorprese ed emozioni nel circus della Formula 1. Hamilton che allunga di ben venticinque punti su Rosberg, che si vede abbandonato dalla sua Mercedes negli ultimi tre giri, proprio mentre stava rincorrendo Vettel. Vettel che riesce a salire sullo spettacolare podio del circuito brianzolo ed infiamma la folla sul rettilineo, e Massa che resiste in maniera stoica agli attacchi del proprio compagno di squadra, e per il secondo anno consecutivo riesce ad arrivare terzo all’Autodromo. Purtroppo la grande delusione è arrivata dall’altro lato del box Ferrari, con Raikkonen, che doveva mettere le sue quattro ruote davanti a quelle di Hamilton alla prima curva e che invece è rimasto fermo in griglia. Riuscirà il finlandese a riscattarsi nel caldo torrido di Singapore?” [M.B.]

Pronostico

“Un tracciato che fa prevalere l’aerodinamica prima che la potenza, quello di Singapore. Quasi scontato dire che le due Mercedes saranno lì a giocarsela sin dal sabato per la pole, ma non sarebbe giusto dire che la Ferrari e la Red Bull siano così distanti dalle due Frecce d’Argento. Facendo un confronto con il GP di Monaco di questa stessa stagione la Mercedes è quella che ha più potenza, la Ferrari è la più equilibrata mentre la Red Bull, che poco può dire la sua sulla potenza dato il congelamento evolutivo del propulsore Renault, può fare affidamento su una buona aerodinamica. Potrebbe accendersi un’interessante sfida in gara quindi, non tanto sui sorpassi puri quanto sulle strategie – Bernd Maylander a bordo della GT avrà un weekend più frizzante rispetto a quello monzese, crediamo”. [A.V]

Circuito

Nome: Marina Bay Street Circuit.

Luogo: Singapore.

Costruzione: La città di Singapore ha avuto l’onore di ospitare nel 2008 la primissima gara in notturna mai disputata del campionato di Formula 1. Il contratto di cinque anni per potere tenere un Gran Premio di Formula 1 venne firmato nel 2007 da Bernie Ecclestone, un magnate di Singapore e il ministero del turismo della città stato asiatica.  Il tracciato è stato realizzato unendo alcune strade della città di Singapore. Il Layout della pista è merito dell’architetto Hermann Tilke. Il tracciato si snoda nelle strade vicine al porto. Nel corso di questi pochi anni il tracciato ha subito numerosissime piccole modifiche a seguito delle molte indicazioni e lamentele riportate dai piloti dopo ogni Gp. La modifica più importante è stata effettuata nel 2013 con la rimozione della chicane 10 la cosiddetta Singapore Sling, sostituita da una semplice curva verso sinistra. Un’altra modifica importante è stata la sostituzione di cordoli pericolosi in uscita dii numerose curve; molto spesso potevano causare dei testacoda. Questo evento è sempre stato abbastanza apprezzato da tutti i fan della Formula 1 anche europei (anche grazie all’orario molto vantaggioso in cui viene trasmesso in Europa) e la gara è diventata una sorta di Montecarlo asiatico, un weekend in cui regnano lusso e glamour, un paddock in cui si bada più alle curve delle tante modelle quanto alle 23 della pista di Marina Bay.

Distanza a giro: 5,065km

Numero di curve: 23, 13 a sinistra e 10 a destra.

Senso di marcia: antiorario.

3 Migliori Parti: Curva 1: arriva dopo il rettilineo di partenza in cui si può usare il DRS, è uno dei tre punti della pista in cui il sorpasso risulta più agevole. Si passa dall’ottava marcia a 310km/h alla terza a 130; non è una violentissima staccata anche se sottopone i piloti ad una decelerazione logitudinale di 4,79 g. Curva 7: anch’essa situata subito dopo un lungo rettilineo in cui è ammesso l’uso dell’alettone mobile, si affronta in terza marcia a circa 110km/h dopo un’altra brusca frenata. In passato qui abbiamo visto numerosi duelli, essendo una frenata secca e dura, è un punto ideale per guadagnare qualche posizione, è tuttavia molto pericolosa in quanto la traiettoria ideale è molto stretta a parecchie volte i piloti si toccano rovinando alettoni e pneumatici. Curva 14: si tratta di una curva a gomito verso destra posta dopo un dritto abbastanza lungo da poter prendere la scia dell’avversario anche se non abbastanza lungo da ingranare l’ottava marcia e quindi forse un po’ troppo corto per completare un sorpasso.

Stress Meccanico: Le ben 23 curve, molte delle quali da affrontare a bassa velocità richiedono una grande trazione delle monoposto, delegata interamente agli pneumatici, principalmente quelli posteriori. L’asfalto è molto sconnesso e scivoloso anche a causa della segnaletica stradale orizzontale, che diventa pericolosamente scivolosa in caso di pioggia. In questo circuito non ci sono frenate estremamente impegnative, tuttavia le staccate sono ben 13, e non c’è un sufficiente spazio tra una frenata e un’altra – né la giusta temperatura – per raffreddare adeguatamente l’impianto frenante, che viene utilizzato per addirittura il 20% del giro: l’usura dei freni è molto elevata. Le tre frenate più impegnative sono quelle della curva 1, 7 e 14. In tutte queste staccate la forza longitudinale a cui è sottoposto il pilota superano di molto i 4 g e la forza che il pilota applica sul pedale del freno supera i 110 kg. La decelerazione media sul giro è di 3,38 g, non altissima, e una vettura sviluppa lungo tutto l’arco di una gara una potenza decelerante di 162 kWh.

Scelta Gomme: PZERO RED SUPERSOFT e PZERO YELLOW SOFT

Zona DRS: sul rettilineo principale, tra la curva 23 e la curva 1 con detection point prima della curva 22; sul rettilineo tra la curva 5 e la curva 7 con detection point appena dopo la curva 4.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2012: se l’anno precedente Sebastian Vettel aveva vinto con facilità, anche questa volta non sembra essere molto diverso. Il venerdì, durante le tre sessioni di libere, domina incontrastato, mentre il sabato deve “accontentarsi” della terza casella, superato dalla McLaren – Mercedes di Hamilton, che conquista la seconda pole consecutiva, e da un sorprendente Pastor Maldonado su Williams – Renault. In gara scattano bene tutte le vetture eccetto la Ferrari di Felipe Massa, costretto a rientrare ai box per una foratura. Dall’ottavo giro comincia la prima fase di cambi gomme, ma la situazione rimane pressoché invariata. Purtroppo dopo 22 giri Hamilton è costretto al ritiro per un problema al cambio, lasciando campo aperto a Vettel dopo che anche Maldonado è richiamato ai box per un problema idraulico sulla sua monoposto. Nelle retrovie si evidenzia un ottimo recupero di Massa, che conquista la nona posizione ai danni di Bruno Senna, suo connazionale. La gara però supera il limite delle due ore in quanto la SC è dovuta entrare in pista due volte, a seguito dello schianto di Karthikeyan prima, di Michael Schumacher e Vergne poi; a vincere è quindi Sebastian Vettel (RBR-Renault), seguito da Jenson Button (McLaren – Mercedes) e da Fernando Alonso su Ferrari.

Edizione 2013: da questo Gran Premio è ufficiale la firma tra Kimi Rӓikkӧnen e la Ferrari per la stagione 2014; il pilota finlandese si presenta a Singapore con dolori alla schiena ma decide di prendere comunque parte all’intero weekend. Nelle tre fasi di prove libere sono Lewis Hamilton su Mercedes e Sebastian Vettel su RBR – Renault ad ottenere i migliori tempi: l’inglese nelle FP1, il tedesco nelle altre due. Il pilota della scuderia austriaca si dimostra il più veloce anche il sabato durante la Q3, conquistando così la sua quarantunesima pole davanti alla Mercedes di Nico Rosberg, in seconda fila la Lotus – Renault di Romain Grosjean e l’altra Red Bull di Mark Webber. Gara: parte bene Rosberg che si pone al comando, tuttavia dopo un solo giro deve cedere a Vettel mentre alle loro spalle c’è Fernando Alonso (Ferrari) autore di un’ottima partenza dalla settima casella. Tra decimo e diciassettesimo giro i primi vanno al cambio gomme e nulla pare cambiare con Vettel che ha ampio margine sugli inseguitori. Al ventitreesimo giro la Toro Rosso di Ricciardo si schianta contro i muretti e la safety car è costretta ad entrare: le due Ferrari, le due Lotus e Button ne approfittano per il secondo cambio. Ciò risulta efficace per Alonso e Rӓikkӧnen che recuperano posizioni man mano che la gara prosegue e gli altri contendenti vanno al loro cambio gomme. Vanno in crisi netta le due McLaren che vengono scalzate dai due, dal duo Mercedes e da Felipe Massa. All’ultimo giro Webber, quarto, è costretto al ritiro per rottura del propulsore. Vince così Sebastian Vettel davanti a Fernando Alonso e Kimi Rӓikkӧnen, con l’asturiano che dà un passaggio a Webber per rientrare ai box, una bella immagine non gradita però dalla FIA, che lo punirà.

Edizione 2014: nelle FP1 Fernando Alonso fa registrare il miglior tempo davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. L’inglese si riprende poi la leadership del venerdì nelle seconde prove libere stando davanti all’asturiano ed a Daniel Ricciardo (RBR – Renault). Infine nelle terze libere del sabato mattina ancora Alonso fa registrare il miglior crono davanti a Ricciardo ed a Rosberg. Qualifiche: Lewis Hamilton conquista la trentasettesima pole position in carriera battendo di soli 7 millesimi Rosberg, che ha compiuto il proprio giro veloce su un set di super soft già usate in Q2. Terzo un bravo Daniel Ricciardo che trova di fianco a sé il compagno di squadra Vettel, poi Alonso, Massa; Rӓikkӧnen, Bottas, Magnussen e Kvyat a completare la top ten. Gara: problemi tecnici sul volante di Rosberg che è costretto a partire dai box, compromettendo una gara che lo vede ritirarsi dopo 13 giri. Al via Hamilton mantiene saldamente il comando mentre dietro Alonso si porta secondo grazie al taglio della prima chicane: da regolamento restituisce immediatamente la posizione a Vettel. All’undicesimo giro comincia il valzer di pit stop con Massa che ha la meglio su Rӓikkӧnen per la quinta piazza, mentre Hamilton va a cambiare al 14° passaggio senza intoppi. Bisogna attendere la seconda tornata di cambi per vedere ulteriori sorpassi dovuti alla strategia: Alonso anticipa al 25° giro l’ingresso e così ha la meglio su Sebastian Vettel. Al trentesimo giro subentra la safety car a causa di alcuni detriti lasciati dalla Force India di Pérez dopo un contatto con la Sauber di Sutil: ciò complica la vita ad Hamilton che deve cambiare le proprie gomme. Ripresa la gara l’inglese allunga subito per prendere margine, rientra ai box ma si ritrova dietro a Vettel, secondo dopo che Alonso è rientrato a sua volta ai box. Il pilota della Mercedes non fa comunque molta fatica a riprendersi la leadership dopo un solo giro. Le posizioni di fatto non cambiano e dopo 60 giri Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Singapore davanti alle due Red Bull di Vettel e Ricciardo. La lotta per il titolo piloti vede ora Hamilton in testa con 241 punti, 3 in più rispetto a Rosberg.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 2008: la prima ufficiale della Formula Uno sul Singapore Street Circuit, nonché 800° gara del mondiale. Nelle qualifiche del sabato vengono eliminate in Q1 e subito dopo in Q2 le due Renault di Fernando Alonso e Nelson Piquet Jr., mentre a dominare sono le due Ferrari con Massa che conquista la pole e Räikkönen terzo, superato all’ultimo da Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes). La domenica gara alquanto movimentata per un circuito stretto e tortuoso: i primi due vanno via quasi subito, Kimi è costretto al recupero. Ma il fatto accade al quindicesimo giro, quando la Renault di Piquet Jr. va inspiegabilmente a sbattere in uscita di curva contro il muretto disintegrandosi: Safety Car in pista e giro di rifornimenti per tutti i piloti. Succede che il bocchettone della benzina rimane attaccato alla monoposto di Massa dopo la ripartenza, spargendo il carburante ovunque e costringendo il brasiliano a ripartire ultimo dopo una lunga sosta. A guastare il weekend Ferrari ci si aggiunge il ritiro di Kimi che va a sbattere in uscita dalla stretta curva 10. A vincere sorprendentemente è Alonso che sfrutta i disagi altrui e la propria esperienza, secondo Nico Rosberg (Williams – Toyota) e terzo Lewis Hamilton. In seguito verrò aperta un’inchiesta su quanto successo a Piquet Jr.: secondo alcune fonti il suo incidente non sarebbe avvenuto casualmente ma in seguito ad un ordine di scuderia. Inizialmente accusati e poi radiati dalla FIA Flavio Briatore e Pat Symonds, tali accuse verranno poi ritirate su ricorso.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2010: viene modificato il disegno della chicane Sling con l’intento di spostare maggiormente l’uscita per una miglior percorrenza. Modificate anche le curve 5 e 7. Viene riassaltati i tratti rettilinei tra le curve minori. Viene abbassato il livello del paddock per consentire un rientro in pista alle monoposto senza sobbalzi e vengono rimodellati i cordoli alla curva 10. Sin dal venerdì si capisce che sarà un Gran Premio monopolizzato dalla Red Bull con Vettel e Webber che si contendono la prima posizione. Il sabato in Q1 eliminazione a sorpresa di Massa, fermo a causa di un problema all’elettronica. Dopo una Q2 in cui a dominare è Vettel, nell’ultima fase la pole va a Fernando Alonso che batte di poco meno di un decimo il tedesco. In gara il passo lo fa il poleman che parte e si mantiene in testa per quasi tutta la gara, seguito soltanto da Vettel, cui contende il giro veloce. Nonostante l’entrata in pista della SC per due volte, in seguito agli incidenti di Kobayashi prima e Bruno Senna poi, oltre ad un duello tra Schumacher e Heidfeld in cui quest’ultimo ha la peggio e deve ritirarsi, la situazione la davanti rimane invariata: Vince Fernando Alonso (Ferrari) Su Sebastian Vettel e Mark Webber, piloti RBR-Renault.

RECORD

Giro prova: 1:42.841 – S Vettel – Red Bull Renault – 2013
Giro gara: 1:45.599 – K Raikkonen – Ferrari – 2008
Distanza: 1h56:06.337 – L Hamilton – McLaren Mercedes – 2009
Vittorie pilota: 3 – S Vettel
Vittorie team: 3 – Red Bull
Pole pilota: 3 – L Hamilton
Pole team: 2 – Ferrari, McLaren, Red Bull
Migliori giri pilota: 2 – F Alonso
Migliori giri team: 2 – Ferrari
Podi pilota: 5 – F Alonso
Podi team: 7 – Red Bull

Albo d’oro

  1. 2008 F Alonso – Renault
  2. 2009 L Hamilton – McLaren Mercedes
  3. 2010 F Alonso – Ferrari
  4. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  5. 2012 S Vettel – Red Bull Renault
  6. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  7. 2014 L Hamilton – Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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