Gran Premio di Monaco 2015, Montecarlo: Anteprima e Orari del Weekend

Sesto Appuntamento del Mondiale

Gran Premio di Monaco 2015, Montecarlo: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Giovedì 21 Maggio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Sabato 23 Maggio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 24 Maggio

Gara: 14:00  ̶  78 giri  ̶  260,520 km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

Gara Precedente

“Finalmente in Spagna abbiamo assistito al ritorno del vecchio leone tedesco che è Nico Rosberg. Lewis Hamilton ha potuto solamente guardare la cavalcata vincente del proprio compagno di squadra, e, bloccato per metà gara dietro la Ferrari di Vettel, non ha potuto in alcun modo rimontare ed andare ad attaccare il tedesco per la vittoria. A proposito di Ferrari, il team di Maranello è già a cinque podi in questa stagione, già doppiando la prestazione del 2014, sebbene sembri che la Williams abbia guadagnato qualcosa in quanto a prestazioni, per lo meno avendo ritrovato appieno Valtteri Bottas. La Redbull invece rimane sempre a metà classifica, facendo sempre più una pessima figura nel non saper perdere. Un giorno minaccia di lasciare la Formula 1, l’altro accusa la Renault e così via. Le Sauber e le Force India sono sempre più disperse nelle retrovie, così come la McLaren che, non fosse per Alonso, viaggerebbe appena davanti alle Manor. Solo il pilota Spagnolo riesce a rimanere in posizioni dignitose prima che la sua vettura non crolli sotto qualche guaio meccanico: per Button la Mp4-30 è una macchina da dimenticare. Riuscirà Monaco a non fare dormire gli appassionati davanti alla tele?” M.B.

Pronostico

“Con il potenziale mostrato a Barcellona è la Mercedes la più quotata per la vittoria: Nico Rosberg è favorito su Lewis Hamilton sia per quanto mostrato dopo l’ultimo Gp, sia perché qui ha vinto lui negli ultimi due anni, mostrando le proprie doti velocistiche in un tracciato così tecnicamente difficile. Interessante la sfida dietro, perché le Ferrari non staranno certo a guardare ma a nostro giudizio saranno le Williams gli avversari più temibili, Bottas in particolare. Non è infine da ignorare il fattore “meteo”, che nel weekend potrebbe variare da sereno a piovoso.” A.V.

Circuito

Nome: Circuito di Monte Carlo.

Luogo: Monte Carlo, Monaco.

Costruzione: si tratta del circuito cittadino per eccellenza, ottenuto unendo le strette strade del porto di Montecarlo. Il tracciato venne utilizzato per le competizioni sportive per la prima volta nel 1929. Negli anni è stato ampiamente modificato senza però modificarne il disegno originale, passando, però, da una conformazione quasi senza chicane al percorso ricco di curve e tortuoso che conosciamo oggi. Pressoché tutte le modifiche si sono evolute contemporaneamente alle modifiche della rete stradale del principato, mentre altre sono state applicate in nome della sicurezza. L’ultima modifica sostanziale risale al 2004, quando venne riconfigurata completamente la corsia dei box. L’anno precedente, invece era stata modificata la chicane della Rascasse, allargandone la carreggiata in entrata. Sono state apportate delle piccole modifiche alle vie di fuga anche nel 2011 dopo l’incidente di Sergio Perez in staccata all’uscita del tunnel.

Distanza a giro: 3,340km.

Numero di curve: 19, 10 a destra, 9 a sinistra.

Senso di marcia: orario.

Migliori Parti: Salita al Casinò e curva del Casinò: le vetture in piena accelerazione serpeggiano su per la salita che porta alla curva del Casinò, fino a raggiungere i 280km/h, per poi staccare in una violenta frenata di 60 metri e girare verso sinistra tra due spaventosi muretti che non perdonano neanche il minimo errore, chiedere a personaggi come Alonso o Webber. Tornantino del Grand Hotel: unico nel mondiale, la curva più lenta delle intere venti gare. Quasi 360°. Semplicemente caratteristico, offre anche discrete possibilità di sorpasso. Tunnel: altra parte del tracciato unica nel mondiale: le macchine passano sotto un lungo tunnel che tende a piegare a destra dopo l’insidiosa curva del Portier. Lo sbalzo di luce è molto particolare in uscita, con il sole che investe i piloti quando riemergono all’oscurità. Ma questa non è l’unica insidia, infatti la superficie del tracciato è molto irregolare all’uscita di questa galleria e può provocare delle reazioni inaspettate della vettura al momento della brusca frenata della Rascasse. Variante delle Piscine: usciti dal Tabacchaio – anch’essa curva da paura – la variante delle piscine piega a sinistra e poi a destra. Si affronta in piena accelerazione a 200km/h in sesta marcia. La vettura balla sui cordoli e i piloti devono agire vistosamente sul volante per mantenere il controllo.

Stress Meccanico: durante la gara viene registrato il maggior numero di cambiate di tutto il campionato. Il cambio è forse la parte meccanica della vettura più sollecitata su questo tracciato insieme all’impianto frenante. Montecarlo è infatti un circuito di categoria Hard per i freni. I piloti durante il giro tendono a controllare la monoposto con il pedale del freno, influendo negativamente sulla temperatura dei dischi. Inoltre qui le staccate sono ben 13 lungo tutto il circuito, non di certo violente come in altri tracciati, infatti qui non si raggiungono mai velocità superiori ai 290km/h, tuttavia non c’è un momento di tregua per i freni.

L’impianto viene utilizzato per ben il 21% del giro e la frenata più impegnativa è quella della variante della Rascasse. La forza frenante media al giro non è alta, è di 2,84G, e una vettura durante l’intera gara sviluppa una potenza frenante di 156kWh

Scelta Gomme:

Zona DRS: rettilineo principale, tra curva 19 e curva 1 con detection point prima della curva 17.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2012: nelle prime due sessioni del giovedì i più veloci sono stati Fernando Alonso (Ferrari) in FP1 e Jenson Button (McLaren – Mercedes) in FP2, con Romain Grosjean (Lotus – Renault) secondo in entrambe. Nella FP3 del sabato mattina è stato invece Nico Rosberg (Mercedes) il più veloce davanti a Felipe Massa (Ferrari) e Sebastian Vettel (RBR – Renault). Qualifiche: in Q1 Pérez (Sauber) va subito a muro ed è costretto a ritirarsi. Molti piloti tra cui Vettel e Räikkönen sono costretti a montare sin da subito gomme a mescola supersoft per evitare l’eliminazione, con Nico Hülkenberg a stampar il miglior crono. Al termine della Q2 non si qualificano invece i due piloti della Force India (tra cui lo stesso  Hülkenberg), i due della Toro Rosso, Kobayashi, Bruno Senna e Jenson Button: tutti i piloti avevano montate gomme a mescola supermorbida. In Q3 ottiene a sorpresa la pole Michael Schumacher battendo Mark Webber ed il compagno di squadra Rosberg all’ultimo giro. Tuttavia il pluricampione tedesco viene retrocesso di cinque posizioni in seguito ai fatti avvenuti durante il precedente GP di Spagna in cui aveva centrato la monoposto di Bruno Senna. Gara: Tutti i piloti, eccetto Vettel e Button, montano gomme supersoft. Al via le vetture scattano bene con Webber in testa al gruppo, mentre dietro Grosjean tenta l’attacco su Massa ma urta Schumacher, finendo in testa coda e dovendosi ritirare. Anche altri piloti vengono coinvolti nell’incidente tra cui Pastor Maldonado e Pedro de la Rosa: si decide per l’entrata della Safety Car. Dopo quattro giri questa rientra e la gara può riprendere con tutte le posizioni invariate mentre ai box viene preannunciata pioggia verso gli ultimi giri. Ciò porta tutti a ritardare il più possibile il cambio gomme con Nico Rosberg a rientrare per primo e montare gomme soft, seguito poco più tardi da Webber ed Hamilton, il quale perde una posizioni nei confronti di Alonso. Va così a vincere Webber per l’ottava volta nella sua carriera davanti a Nico Rosberg e Fernando Alonso.

Edizione 2013: durante il weekend monegasco la Honda annuncia il suo ritorno nella massima serie quale fornitrice di propulsori per il solo team McLaren a partire dalla stagione 2015. Si scalda inoltre il clima quando le scuderie vengono a conoscenza di test, giudicati legali da Pirelli e FIA, svolti tra la casa italiana dei pneumatici e la Mercedes. La casa tedesca ha infatti utilizzato la monoposto della stagione corrente per testare degli pneumatici sperimentali che hanno mosso l’indignazione di team quali Ferrari e Red Bull; il tutto però verrà catalogato dalla FIA come regolamentare. Nelle prove libere del giovedì il più veloce è stato Nico Rosberg (Mercedes) in entrambe le sessioni. Lo stesso per le FP3 del sabato mattina. Qualifiche: impossibile prendere parte al turno di qualificazione per Massa in quanto la sua vettura è ancora in riparazione dopo un incidente nel sabato mattina. I piloti scendono in pista con asfalto bagnato ed al termine della Q3 è Nico Rosberg ad aggiudicarsi la pole precedendo il proprio compagno di squadra Lewis Hamilton, il duo Red Bull, Kimi Räikkönen e Fernando Alonso. Gara: partenza regolare con Rosberg davanti a tutti. Non si registrano sorpassi nella top ten fino al 26° passaggio quando Webber rientra ai box per il primo cambio gomme. Tre tornate più tardi Massa è ancora una volta protagonista di un incidente che costringe i commissari a far entrare la Safety Car in pista, rimanendoci per undici giri. Alla ripartenza è Vettel ad essere in testa davanti a Webber e Rosberg dopo il cambio gomme in stato di SC, mentre Hamilton è quarto. Bandiera rossa al 44° giro per riposizionare le barriere dopo un incidente tra Chilton e Maldonado, alla ripartenza Alonso deve cedere la sesta piazza a Pérez. Al 62° giro esce nuovamente la SC  in seguito ad un tamponamento tra Grosjean e Ricciardo. Quinto si trova nel frattempo Adrian Sutil, autore di un’ottima rimonta. Neanche il tempo di ripartire che Maylander con la sua SLS AMG è fuori di nuovo dopo un contatto tra Kimi e Pérez, rientra a pochi giri dal termine e la situazione vede, dopo un nuovo cambio gomme, Rosberg davanti a Vettel e Webber.

Edizione 2014: nelle prove libere del venerdì prima è Lewis Hamilton ad imporsi con la Mercedes, poi Fernando Alonso con la Ferrari. Il sabato mattina ancora Hamilton fa segnare il giro veloce, mentre le qualifiche sono del suo compagno di squadra, Nico Rosberg, che ottiene la sesta pole in carriera non senza lasciare strascichi: dopo il giro veloce i commissari hanno dovuto esporre bandiera gialla a causa di una sua uscita di pista, annullando di fatto quella di Hamilton. La seconda fila viene occupata dalle due Red Bull di Ricciardo e Vettel, la terza dalle due Ferrari di Alonso e Rӓikkӧnen. Gara: Rosberg sostituisce la frizione poco prima del via ma non incappa in alcuna penalità. Al via mantiene il comando davanti ad Hamilton, Vettel e Rӓikkӧnen, autore di un’ottima partenza. Avviene alla Mirabeu un contatto tra Pérez (Force India – Mercedes) e Button (McLaren – Mercedes), che costringe la safety car ad entrare. Al settimo giro si ritira Vettel a causa di una perdita di potenza al propulsore, quattro giri più tardi anche il pilota della Toro Rosso Daniil Kvyat rientra per un problema tecnico. Al 25° passaggio si ha la seconda safety car dopo un’uscita di pista da parte di Adrian Sutil (Sauber – Ferrari). Nello sdoppiarsi però Max Chilton (Marussia – Ferrari) taglia una gomma alla Ferrari di Rӓikkӧnen, costretto a rientrare e perdere il trenino di testa mentre occupava la terza piazza (concluderà solo 12esimo). Si ritirano nell’ordine: Vergne (STR – Renault) al 50° passaggio per un problema allo scarico, Bottas (Williams – Mercedes) per un guasto tecnico ed Esteban Gutiérrez (Sauber – Ferrari) per incidente. Dopo 78 giri Nico Rosberg vince per la seconda volta consecutiva sul circuito monegasco davanti a Lewis Hamilton, rallentato da un problema al casco che ha bloccato parte della sua visuale, ed a Daniel Ricciardo, che giunge vicinissimo all’inglese senza però riuscire a sorpassarlo. Jules Bianchi compie un’eroica impresa per il piccolo team Marussia, giungendo nono e conquistando i suoi primi due punti in carriera, oltreché della squadra.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1996: una gara davvero “disastrosa” come poche altre. Nelle prove libere del giovedì il più veloce era stato Mika Häkkinen (McLaren – Mercedes) davanti a Damon Hill (Williams – Renault) ed al compagno di squadra David Coulthard. La pole position, il sabato, fu invece conquistata da Michael Schumacher su Ferrari con il tempo di 1’20’’356 dopo una bella battaglia a suon di giri veloci con Hill. Non venne poi sanzionato per aver ostacolato Berger: l’austriaco stava infatti tentando un ultimo giro veloce mentre il tedesco aveva finito il suo e stava salutando la folla festante e non vide Berger sopraggiungere annullando di fatto il suo tempo. La domenica si radunarono lungo il percorso oltre 130.000 spettatori, molti dei quali italiani e tedeschi galvanizzati dal duo Schumacher – Ferrari. Domenica: nel warm-up della mattina il più veloce fu a sorpresa Olivier Panis (Ligier – Mugen Honda), il quale girò tre decimi più forte di Häkkinen. Alla partenza del Gran Premio accadde di tutto: dopo neanche un giro si ritirarono Lamy e Fisichella, entrambi piloti Minardi; Verstappen (Footwork), Barrichello (Jordan) ed il poleman Schumacher, che dopo una brutta partenza era finito su un cordolo perdendo aderenza ed andando a sbattere contro le barriere. Al 18° giro Berger si ritirò per noie al cambio mentre Frentzen tamponò Irvine in un tentativo di sorpasso dovendo rientrare ai box per un cambio alettone. Verso il 30° giro la pista comincia ad asciugarsi con Hill sempre al comando mentre dietro Irvine, terzo grazie ad un’ottima strategia, viene affiancato da Panis e costretto a “baciare” le barriere; riesce a rientrare ai box ma perde molto tempo, finendo nelle retrovie. Al 40° giro si ritirò Hill per rottura del propulsore e dovette cedere la leadership ad Alesi su Benetton, il quale si ritirò a sua volta per rottura della sospensione al sessantesimo passaggio. Passò così al comando Panis, che mantenne il comando della gara con dietro Coulthard a pochi secondi. Si ritirarono a pochi giri dal termine Irvine, Villeneuve, Häkkinen e Salo in seguito ad incidente. Vinse a Monaco la sua unica gara in Formula Uno Olivier Panis davanti a Coulthard e Johnny Herbert, quarto arrivò Frentzen. Non ci furono altre vetture al traguardo.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 1984: Sul circuito monegasco fin dalla mattina si abbatte un violento temporale. Partenza ritardata di quasi un’ora mentre si attendono miglioramenti. Al via Prost (McLaren – TAG Porsche), poleman il giorno precedente, mantiene il comando seguito da Mansell e Arnoux, alla St.Devote Warwick si tocca con Arnoux e finisce contro le barriere, dietro Tambay si tocca con De Cesaris e va a sbattere contro la Renault del compagno di squadra. Warwick scende dalla sua vettura zoppicando mentre Tambay viene portato via in barella dai commissari; Prost guida la corsa seguito da Mansell, Arnoux, Alboreto, Lauda e Rosberg. Al quarto giro Lauda sorpassa Alboreto e due giri più tardi riesce a superare l’altra Ferrari di Arnoux. Al nono passaggio Teo Fabi rimane fermo in pista: un commissario tenta di spingerlo ma Prost non lo vede e lo colpisce ad una gamba in modo lieve. Intanto dalle retrovie a conquistare l’attenzione di pubblico e telecronisti è un giovane pilota con casco verde-oro che con la sua Toleman – Hart gommata Michelin gira con tempi impressionanti: è Ayrton Senna, alla sua prima stagione in Formula Uno. Al 15° giro Mansell, al comando della corsa dopo aver superato Prost, perde il controllo della sua Lotus e sbatte contro il guard-rail, tenta di ripartire ma si ferma poco dopo. Nel frattempo Senna si libera prima di Rosberg e poi di Arnoux e va all’attacco di Lauda, riuscendo nell’impresa di sorpassarlo all’inizio del 19° giro lungo il rettilineo d’arrivo, portandosi in seconda posizione. Intanto anche Stefan Bellof (Tyrrell) va molto forte e come Senna compie una serie di sorpassi impressionanti. Intanto al 24° passaggio Lauda finisce in testacoda alla curva del Casinò rompendo una sospensione. Si vedono due lotte molto accese: quella a “distanza” tra Prost e Senna, con il brasiliano che giro dopo giro guadagna terreno, e quella tra Arnoux e Bellof, con il giovane tedesco che riesce a sorpassare il francese al 27° giro. Due giri più tardi Prost sventola la mano lungo il rettilineo chiedendo la sospensione della gara, cosa che avviene al 32° giro e che dà la metà dei punti ai primi sei piloti arrivati al traguardo non essendo stato coperto il 75% di gara come previsto da regolamento. Dietro a Prost giungono un grande, seppur scontento, Senna ed un altrettanto strepitoso Stefan Bellof, il quale verrà poi squalificato per irregolarità sulla proprio monoposto.

RECORD

Giro prova: 1:13.532 – K Raikkonen – McLaren – 2006
Giro gara: 1:14.439 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h40:29.329 – F Alonso – McLaren – 2007
Vittorie pilota: 6 – A Senna
Vittorie team: 15 – McLaren
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 11 – McLaren
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 16 – Ferrari
Podi pilota: 8 – A Senna
Podi team: 47 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1929 W Grover – Bugatti
  2. 1930 R Dreyfus – Bugatti
  3. 1931 L Chiron – Bugatti
  4. 1932 T Nuvolari – Alfa Romeo
  5. 1933 A Varzi – Bugatti
  6. 1934 G Moll – Alfa Romeo
  7. 1935 L Fagioli – Mercedes
  8. 1936 R Caracciola – Mercedes
  9. 1937 M Brauchitsch – Mercedes
  10. 1948 G Farina – Maserati
  11. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  12. 1952 V Marzotto – Ferrari
  13. 1955 M Trintignant – Ferrari
  14. 1956 S Moss – Maserati
  15. 1957 J Fangio – Maserati
  16. 1958 M Trintignant – Cooper Climax
  17. 1959 J Brabham – Cooper Climax
  18. 1960 S Moss – Lotus Climax
  19. 1961 S Moss – Lotus Climax
  20. 1962 B McLaren – Cooper Climax
  21. 1963 G Hill – BRM
  22. 1964 G Hill – BRM
  23. 1965 G Hill – BRM
  24. 1966 J Stewart – BRM
  25. 1967 D Hulme – Brabham Repco
  26. 1968 G Hill – Lotus Ford
  27. 1969 G Hill – Lotus Ford
  28. 1970 J Rindt – Lotus Ford
  29. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
  30. 1972 J Beltoise – BRM
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 R Peterson – Lotus Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
  36. 1978 P Depailler – Tyrrell Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 C Reutermann – Williams Ford
  39. 1981 G Villeneuve – Ferrari
  40. 1982 R Patrese – Brabham Ford
  41. 1983 K Rosberg – Williams Ford
  42. 1984 A Prost – McLaren TAG
  43. 1985 A Prost – McLaren TAG
  44. 1986 A Prost – McLaren TAG
  45. 1987 A Senna – Lotus Honda
  46. 1988 A Prost – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 A Senna – McLaren Honda
  51. 1993 A Senna – McLaren Ford
  52. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 O Panis – Ligier Mugen Honda
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  57. 1999 M Schumacher – Ferrari
  58. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 D Coulthard – McLaren Mercedes
  61. 2003 J Montoya – Williams BMW
  62. 2004 J Trulli – Renault
  63. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  64. 2006 F Alonso – Renault
  65. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
  66. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2009 J Button – Brawn GP Mercedes
  68. 2010 M Webber – Red Bull Renault
  69. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  70. 2012 M Webber – Red Bull Renault
  71. 2013 N Rosberg – Mercedes
  72. 2014 N Rosberg – Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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