Gran Premio di Malesia 2014, Sepang: anteprima e orari del weekend

Gran Premio di Malesia 2014, Sepang: anteprima e orari del weekend

Orari

Venerdì 28 Marzo

Libere 1: 3:00-4:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 7:00-8:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 29 Marzo  

Libere 3: 6:00-7:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 9:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 30 Marzo

Gara: 10:00  ̶  56 giri  ̶  310,408km (Sky Sport F1 HD)^

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Malesia ci sono 6 ore di differenza.

^Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Podio:

Nico Rosberg: il tedesco della Mercedes ci offre lo spettacolo di una gara dominata dall’inizio alla fine, imprimendo un passo simile a quello della Redbull dello scorso anno. Una volta preso il comando della corsa conduce caparbiamente senza voler strafare e stando attento alle indicazioni dell’ingegnere di pista. Nessun problema lo ferma durante la sua marcia, simbolo di una buona affidabilità, che però può trasformarsi da un momento all’altro in disfatta (vedi Hamilton). Insomma vittoria meritata.

Kevin Magnussen: grazie alla squalifica di Daniel Ricciardo riesce a infrangere il record stabilito da Lewis Hamilton di miglior piazzamento alla prima gara in Formula 1: nel 2007 Lewis era arrivato terzo, ma ora Magnussen con il suo secondo posto ha inciso il suo nome nell’albo dei record. Alla fine è addirittura sorpreso dello straordinario passo della McLaren mai trovato nei giorni di test. A meno di capovolgimenti inaspettati, anche in Malesia la McLaren potrà dire la sua tra le prime posizioni.

Jenson Button: Una gara alla Jenson Button, non lo si può negare. Il colpaccio lo completa al secondo pit, dove sopravanza Alonso e Hulkenberg anticipando la sosta. Insomma, una gara sostanziosa ma allo stesso tempo molto silenziosa, senza errori e cercando costantemente un passo competitivo. Purtroppo non ha la gioia di salire sul podio, ma i punti conquistati sono lo stesso 15.

1 Top:

Daniil Kyvat: il giovane pilota russo batte un record stabilito da Sebastian Vettel. È diventato, infatti, con il suo decimo posto, il più giovane pilota ad avere conquistato un punto in Formula 1 a 19 anni 10 mesi e 18 giorni. Al di là di questo dato, la gara di questo giovane Rookie è più che dignitosa, specialmente se si considera il mezzo con cui è stata portata a termine: una modesta Tororosso. Insomma, insieme a Magnussen: largo ai giovani!

1 Flop:

Sebastian Vettel: weekend da dimenticare per il campione tedesco. In qualifica finisce fuori dalla Q3, e in gara, non per colpa sua, è vero, è out dopo pochi giri. A prescindere dal fatto che il ritiro in gara non sia una sua colpa, Vettel è sembrato per tutto il weekend come un gatto in acqua: mai davvero al 100%, mai con un buon feeling con la vettura. Il mondiale è lungo e non abbiamo dubbi sul fatto che la Redbull e Vettel ritroveranno la forma migliore – forse non quella del 2013, speriamo – ma almeno per lottare per la vittoria. Quindi ci sentiamo di dirvi “la vera domanda non è se la Redbull si riprenderà, ma è quando si riprenderà!”

Circuito

Nome: Sepang International Circuit.

Luogo: Sepang, Selangor, Malesia.

Costruzione: è stato il primo circuito progettato da Hermann Tilke. Costruito nel 1999, vanta tribune vastissime, anche coperte,  quali quella del rettilineo principale che da sola può ospitare 50.000 persone, e un paddock di prim’ordine. La carreggiata è molto ampia (circa 25 metri), così come le vie di fuga

Distanza a giro: 5,543km

Numero di curve: 15

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti:  Curva 1: è il miglior punto per tentare un attacco dopo un lungo rettilineo. DRS o no, offre un ampio spazio e una variabilità di traiettorie che permette di essere veloci anche se non si è completamente attaccati al cordolo. Curva 7 e 8: due punti di corda, da fare al limite una di seguito all’altra. Poche possibilità di sorpasso, ma tante probabilità di sbagliare, specialmente su asfalto bagnato. Curva 15: un tornantino che ci riporta sul rettilineo principale: si può sia tentare un sorpasso, sia prepararlo in vista della curva 1.

Stress Meccanico:  Le alte temperature, i quattro tornanti e le curve veloci mettono a dura prova le coperture. Lunghe accelerazioni e brusche frenate affaticano il motore e l’impianto frenante, utilizzato per il 13% del giro. Le due importanti decelerazioni critiche per l’impianto frenante sono la prima e l’ultima curva, che, ad ogni modo, sono precedute da due lunghi rettilinei che permettono di raffreddare i freni.

Scelta Gomme: P ZERO ORANGE HARD e P ZERO WHITE MEDIUM

Zona DRS: rettilineo opposto alla corsia dei box (tra curva 14 e curva 15 con detection point prima della curva 13). Rettilineo principale (tra curva 15 e curva 1, con detection point in uscita della curva 15).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2011: sin da subito è la Red Bull la vettura più competitiva, con Mark Webber a segnare i tempi veloci in due prove libere su tre, Con Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) immediatamente dietro a lui e primo nelle FP3. In qualifica domina invece Sebastian Vettel (17° pole per lui, al pari di Jackie Stewart), che svetta su Hamilton, Webber e Button dopo una serratissima battaglia a suon di giri veloci in Q3. Gara: viene spostato il lato di partenza, in quanto meno sporco; Vettel scatta bene e va in fuga, seguito da uno strepitoso Nick Heidfeld (Renault), mentre Webber perde posizioni non utilizzando il Kers. Al giro 11 è proprio l’australiano ad aprire le danze dei pit-stop, mentre comincia a scendere una leggera pioggia sul tracciato che però non incide sulle decisioni dei team, che non montano gomme wet. Quasi tutti montano gomme morbide dopo il primo cambio, eccetto Hamilton e Petrov (Renault). Vettel, sempre al comando, è impossibilitato ad utilizzare il Kers per un malfunzionamento avvenuto al 30° giro, ma ciò non inciderà sulla sua prestazione. Al 45° passaggio Alonso tenta il sorpasso su Hamilton, ma danneggia l’ala anteriore (mentre quella posteriore era fuori uso per guasto); rientrato ai box per sostituirla, terminerà la gara sesto. Dopo 56 giri va a vincere per la quarta volta consecutiva Sebastian Vettel davanti a Jenson Button e Nick Heidfeld; solo ottavo Hamilton penalizzato di venti secondi in seguito al contatto con Alonso.

Edizione 2012: esordio per Valtteri Bottas, che sostituisce Bruno Senna nelle libere del venerdì. In FP1 e FP2 il più veloce risulta essere Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes), mentre nelle FP3 è Nico Rosberg (Mercedes) a far segnare il miglior crono. Nelle qualifiche del sabato le McLaren risultano essere le più competitive con Hamilton poleman davanti a Button, seguiti da Michael Schumacher (Mercedes) e Mark Webber (RBR – Renault). Domenica le vetture partono con gomme intermedie, data l’insicurezza meteo, rivelandosi una scelta azzeccata: dopo pochi giri crescerà l’intensità della pioggia lungo tutto il tracciato. Al via Hamilton conduce su tutti, mentre subito dietro Schumacher viene a contatto con Grosjean, finendo entrambi in fondo al gruppo. Al sesto giro subentra la SC su decisione dei commissari, essendo divenuta la pioggia un fattore di pericolo per le monoposto. se ne avvantaggia Sergio Pérez (Sauber), che aveva anticipato il pit-stop, portandosi in terza posizione mentre gli altri entrano per i rispettivi rifornimenti. Tre giri più tardi è esposta bandiera rossa: gara temporaneamente sospesa. Bisogna attendere 50 minuti prima di poter ripartire, sempre in regime di Safety Car. Succede letteralmente di tutto: Hamilton perde la leadership a causa di una disattenzione dei meccanici ai box, mentre Button rompe l’ala anteriore a causa di un contatto. Se ne avvantaggia Fernando Alonso (Ferrari) che distanzia il messicano Pérez e tutto il gruppo, mentre la pista va asciugandosi. Dopo un ultimo pit-stop è Alonso a vincere davanti ad uno strepitoso Pérez e ad uno sfortunato Hamilton.

Edizione 2013: annunciate dalla FIA le doppie zone DRS, mentre nel 2012 ve ne era soltanto una; festeggiano il 200° GP sia Fernando Alonso che Mark Webber. In FP1, FP2 e FP3 abbiamo tre diversi leader: rispettivamente Webber (RBR – Renault), Räikkönen (Lotus – Renault) e Sebastian Vettel (RBR – Renault). A spuntarla al termine delle qualifiche del sabato è ancora una volta Sebastian Vettel, che con gomme intermedie – causa maltempo – precede i due piloti Ferrari, Felipe Massa e Fernando Alonso; Räikkönen viene penalizzato di tre posizioni per aver ostacolato Rosberg durante il suo giro veloce, partendo così dalla decima casella. Gara: pista molto umida che già dal giro di formazione porta alcuni piloti ad escursioni fuori pista; al via Vettel scatta bene seguito da Fernando Alonso, che lo attacca ma danneggia la propria ala anteriore. Lo spagnolo tenta lo stesso di proseguire ma l’alta velocità in rettilineo ne causa la rottura del pezzo che incastrandosi sotto la monoposto lo costringe al ritiro. Da ricordare anche la prima sessione di pit-stop: Hamilton per errore fa visita al suo vecchio team, la McLaren, andando poi nella piazzola giusta, quella Mercedes. Il nuovo leader è ora Webber, che precede Vettel, Hamilton, Rosberg e Button, mentre entrambe le Force India sono costrette al ritiro per problemi al fissaggio delle ruote. Nel frattempo Vettel comincia la propria rimonta dopo un primo cambio gomme affrettato che l’aveva costretto a perdere tempo prezioso. Al 48° giro aggancia il leader della corsa nonché suo compagno di squadra, sorpassandolo ed andando, otto tornate più tardi, a vincere per la seconda volta in carriera sul circuito malese. Al terzo posto Lewis Hamilton che precede il compagno di squadra Nico Rosberg e Felipe Massa, autore anch’egli di importanti sorpassi negli ultimi giri ai danni di Pérez e delle due Lotus.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1999: torna in questa gara, dopo l’infortunio del GP di Gran Bretagna, Michael Schumacher a bordo della Ferrari. Proprio il tedesco va a conquistare la pole position infliggendo un pesantissimo distacco a tutti, compagno di squadra compreso che si trova a quasi un secondo, sebbene secondo. Al via il duo Ferrari parte bene, con Schumacher che al quarto passaggio si fa sopravanzare da Irvine, in piena lotta per il mondiale con Häkkinen (McLaren – Mercedes), agevolando così la fuga del nord irlandese. Coulthard riesce a sorpassarlo in breve tempo, salvo poi doversi ritirare al 14° giro per problemi tecnici. I due contendenti al titolo mondiale optano per una strategia sulle due soste, in cui è il finlandese ad avere la peggio, trovandosi quarto e riuscendo ad agguantare la terza posizione a tre soli giri dal termine, ai danni di Herbert (Stewart – Ford). Tuttavia dopo le premiazioni le due Ferrari vengono escluse per irregolarità dei deviatori di flusso: con ciò Häkkinen sarebbe ufficialmente campione del mondo, così come la McLaren di quello costruttori. Non si fa attendere la Ferrari, che presenta ricorso dimostrando che la lunghezza dei deviatori, di 10 mm inferiore secondo il regolamento, a detta degli ispettori malesi, è permessa da uno dei comma del regolamento. Una settimana dopo la FIA da ragione al team italiano riabilitando di fatto Irvine alla lotta per il titolo piloti e la Ferrari per quello costruttori.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Premessa: in verità sarebbe quella del 2012 l’edizione scelta da voi lettori, tuttavia in quanto già presente abbiamo optato per la seconda classificata. Ricordiamo inoltre che a partire da domani sarà presente un sondaggio su F1GrandPrix.it che vi permetterà di scegliere l’edizione da voi preferita di ogni Gran Premio, da inserire nelle anteprime.

Edizione 2000: nel Gran Premio precedente Michael Schumacher aveva conquistato il primo titolo mondiale con la Ferrari, mentre ancora mancava quello costruttori, conteso con la McLaren. Nelle tre sessioni di prove libere i più veloci furono Schumacher, Häkkinen e Coulthard; al termine delle qualifiche del sabato è ancora una volta il tedesco però ad avere la meglio, conquistando la pole position ai danni dei due piloti McLaren, mentre quarto è il suo compagno di scuderia Barrichello. Gara: al via Schumacher si fa sopravanzare dai due inseguitori, con il finlandese che però subisce una penalità per partenza anticipata. Nelle retrovie intanto si verifica un incidente multiplo innescato da Diniz (Sauber – Petronas), obbligatoria l’entrata in pista della Safety Car. Dopo lo stop & go di Häkkinen è Coulthard a comandare, ma il surriscaldamento dei radiatori e la necessità di cambiare gomme lo portano a far passare i due ferraristi, con Schumacher che fa segnare una serie di giri veloci e che dopo il pit-stop è ancora leader della corsa. Coulthard  tenta fino all’ultimo di sopravanzare il tedesco, il quale però si difende egregiamente dai vari attacchi vincendo il Gran Premio. Inoltre il terzo posto dell’altro ferrarista, Rubens Barrichello, permette al team italiano di aggiudicarsi anche il titolo costruttori. Questa gara è inoltre ricordata come l’ultima corsa dal pilota inglese Johnny Herbert, che tuttavia non fu rosea: la sua Jaguar ruppe una sospensione a otto giri dal termine, costringe dolo al ritiro dopo un violento impatto, seppur senza conseguenze per il pilota

Pronostici di F1GrandPrix.it

Motore che vince non si cambia. Sono i motorizzati Mercedes a far da padroni di questo inizio campionato, come visto in Australia, salvo inconvenienti (Hamilton). Pertanto bene Mercedes AMG, McLaren, Force India e Williams. Attardati team come Ferrari e Red Bull, sul quale segniamo un grosso punto interrogativo: da Maranello non sembrano arrivare notizie confortanti riguardo la vettura, mentre i piloti assicurano che la musica cambierà. Per quanto riguarda la Red Bull invece poco da aggiungere, Vettel sfortunato in Australia e Ricciardo squalificato per irregolarità della vettura: attendiamo risposte in Malesia.. Toro Rosso: non male quanto visto in Australia, ci piacerebbe vedere ancora prestazioni da top ten dalla scuderia italiana con propulsore francese. Per il resto ancora tante difficoltà per gli altri team motorizzati Renault, restiamo in stand-by per ulteriori news ma al momento lottare per le posizioni che contano è difficile (caso Lotus: speriamo di vedere i due piloti al traguardo, non chiediamo tanto).

RECORD

Giro prova: 1:32.582 – F Alonso – Renault – 2006
Giro gara: 1:34.223 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Distanza: 1h30:40.529 – G Fisichella Renault – 2006
Vittorie pilota: 3 – M Schumacher  ̶  F Alonso – S Vettel
Vittorie team: 6 – Ferrari
Pole pilota: 5 – M Schumacher
Pole team: 7 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – M Schumacher, M Hakkinen, J Montoya, M Webber
Migliori giri team: 4 – McLaren
Podi pilota: 5 – M Schumacher
Podi team: 12 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1999 E Irvine – Ferrari
  2. 2000 M Schumacher – Ferrari
  3. 2001 M Schumacher – Ferrari
  4. 2002 R Schumacher – Williams BMW
  5. 2003 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  6. 2004 M Schumacher – Ferrari
  7. 2005 F Alonso – Renault
  8. 2006 G Fisichella – Renault
  9. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
  10. 2008 K Raikkonen – Ferrari
  11. 2009 J Button – Brawn Mercedes
  12. 2010 S Vettel – Red Bull Renault
  13. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  14. 2012 F Alonso – Ferrari
  15. 2013 S Vettel – Red Bull Renault

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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