Gran Premio di Gran Bretagna 2018: anteprima e orari del weekend

Decimo appuntamento del Mondiale

Gran Premio di Gran Bretagna 2018: anteprima e orari del weekend

Orari

Venerdì 6 luglio

Libere 1: 11:00-12:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 15:00-16:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 7 luglio

Libere 3: 12:00-13:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 15:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita integrale alle 19:00 su TV8

Domenica 8 luglio

Gara: 15:10  ̶  52 giri  ̶  306,198km (Sky Sport F1 HD)

Differita integrale alle 21:00 su TV8

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Gran Bretagna c’è 1 ora di differenza

Gara Precedente

Nel tempio sacro della Red Bull è stato il giovane e improvvisamente maturo Max Verstappen a brindare sul gradino più alto del podio, accerchiato dai due alfieri della Rossa Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. L’olandese baby fenomeno della F1, dopo un inizio di stagione condito da errori e critiche per l’eccessiva esuberanza in pista, nelle ultime gare ha dimostrato di essere capace di vincere anche con la testa, oltre che con il piede: dopo il terzo posto in Canada e il secondo in Francia, la vittoria austriaca l’ha definitivamente consacrato nell’olimpo dei top driver. Ma per una giovane stella che brilla, altre si sono offuscate sul tracciato nel cuore della Stiria. Entrambe le Mercedes hanno alzato bandiera bianca, tradite dall’affidabilità di una non più invincibile W09 – anche se Hamilton per la verità si era già giocato la leadership con un errore ai box, per il mancato pit stop anticipato – mentre la Red Bull di Ricciardo si fermava al 55° giro per problemi alla power unit. Ci hanno pensato così i tre top driver rimasti a farci divertire fino alla bandiera a scacchi: questa volta è stato Vettel ad approfittare dell’uscita di scena del suo rivale più diretto – riportandosi in testa al Mondiale con un punto di vantaggio – e azzerando così di nuovo la lotta con il britannico, mentre un bravo Raikkonen contribuiva a ridare la leadership alla Ferrari anche in classifica Costruttori.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Tutto da rifare a Silverstone per la Mercedes. Dopo la debacle austriaca le Frecce d’argento dovranno rimboccarsi le maniche, lavorare sull’affidabilità, ed evitare altri errori di valutazione al muretto box. Il doppio DNF al Red Bull Ring pesa non poco arrivati a questo punto della stagione, specialmente quando da +14 – i punti di vantaggio che Hamilton aveva su Vettel prima dell’ultimo round – si è passati a -1, con il tedesco ora al comando in classifica generale. In Gran Bretagna sarà dunque palla al centro, su un circuito dove il britannico quattro volte campione del mondo sbaglia difficilmente (qui ha vinto le ultime quattro edizioni). Per Hamilton la gara di casa, con le sue curve lunghe e veloci, sarà un ottimo terreno di guerra contro la Ferrari, che in questo momento viaggia comunque più rilassata rispetto ai rivali di Brackley. E in attesa di capire come e quando si deciderà di intervenire sulla monoposto di Ricciardo, che dopo il cedimento dell’MGU-K a Monaco, a Spielberg ha subito pure la rottura dello scarico, ci sentiamo di puntare su una nuova bella prestazione da parte di Max Verstappen, nuovo “disturbatore ufficiale” di questo entusiasmante Mondiale 2018.

Circuito

Nome: Silverstone International Circuit

Luogo: Silverstone, Northamptonshire, Inghilterra, Regno Unito

Costruzione: come la maggior parte dei circuiti in Gran Bretagna, Silverstone nacque dall’unione di tre piste di un aeroporto militare. Alla fine della seconda Guerra mondiale, a causa del degrado nel quale erano cadute le leggendarie piste di Donington e di Brookland, il tracciato del Northamptonshire venne adottato dal Royal Auromobile Club come sede del Gran Premio d’Inghilterra del 1948.  Quando, nel 1950 nacque la moderna Formula 1, la pista inglese ospitò la prima gara in assoluto, vinta poi da Farina. Negli immediati anni successivi subì parecchie modifiche, e per qualche anno non ospitò la gara del Mondiale, salvo poi rientrare negli anni ’60 in alternanza con Brands Hatch. Nel 1971 il British Racing Drivers’ Club comprò l’intero terreno del tracciato e rimodernò le strutture della pista. Nel corso degli anni il tracciato ha subito molte modifiche, e dalla forma triangolare originale è passata ad avere curve differenti, conservando comunque il layout di un circuito molto veloce e insidioso. L’ultima modifica risale al 2010, quando è stato ridisegnato il tratto successivo alla curva Abbey e il rettilineo di partenza è stato spostato dopo la curva Club.

Distanza a giro: 5,891km

Numero di curve: 18, dieci a destra, otto a sinistra

Senso di marcia: orario

Dati tecnici:

Carico aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del gas: 66% del giro
Consumo di carburante al giro: 1,92 kg/giro
Velocità massima: 330 km/h
Possibilità di safety car: 50%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 28 secondi
Possibilità di sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla pole position: 26 su 68 edizioni in questo tracciato
Peggior posizione di partenza per un vincitore: settimo (Fittipaldi 1975)

Particolarità del tracciato: circuito da medio carico aerodinamico, severo per l’endotermico, 0”23 sec ogni 10 kg di peso, 0”18 sec ogni 10 CV, l’ERS vale 2”9 al giro e 25 km/h di velocità massima, 101 kg di benzina. il motore viene tenuto al massimo per circa il 70% del giro. La media oraria è di 250 km/h.

Freni:

Categoria di circuito: Light Medium Hard
Numero di frenate: 9
Tempo speso in frenata: 11% del giro
Energia dissipata in frenata durante il GP: 85 kWh
Carico totale sul pedale del freno durante il GP: 56.472 kg
Frenata più impegnativa: l’ottava staccata, alla curva 15

Gomme:

Gomme 2018: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni laterali 1 2 3 4 5
Abrasività asfalto 1 2 3 4 5
Grip asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2017: 26
Strategia vincente 2017: Supersoft (25) -> Soft (26) Hamilton
Stint più lunghi 2017: Supersoft 32 giri (Ricciardo) – Soft 37 giri (Magnussen) – Medium 1 giro (Wehrlein)

Zona DRS: tra la curva 5 (Aintree) e la curva 6 (Brookland), con detection point prima della curva 3 (Village), e tra la curva 14 (Chapel) e la curva 15 (Stowe), con detection point prima della curva 11.

Edizioni precedenti

Ultime 3 edizioni:

Edizione 2015: il venerdì comincia con luci e ombre per la Mercedes, con Nico Rosberg primo, ma costretto a sostituire il cambio, e Lewis Hamilton, secondo, autore di un testacoda; alle loro spalle il giovane Max Verstappen (Toro Rosso). Nelle FP2 domina ancora Rosberg, seguito questa volta dalle due Ferrari di Räikkönen e Vettel. Prove segnate da due bandiere rosse causate da Grosjean (Lotus) e Merhi (Manor Marussia). Nelle FP3 del sabato mattina Lewis Hamilton suona la carica stando davanti al compagno di squadra, ancora afflitto da noie al cambio, e a Kimi Raikkonen. Qualifiche: in Q1 vengono eliminate le Manor, le McLaren e la Sauber di Felipe Nasr, mentre al termine del Q2 sono esclusi Ericsson, Maldonado, Verstappen, Grosjean e Pérez. Nella sfida decisiva per la prima fila ha la meglio Lewis Hamilton, che conquista la 40° pole position in carriera davanti a Rosberg e a Massa, con la Williams. Gara: le due Williams hanno uno scatto fulmineo e bruciano le Mercedes al via, ma Hamilton non se li lascia sfuggire e ingaggia battaglia con Bottas, passandolo. Subentra però la safety car in seguito ad alcuni contatti nelle retrovie, congelando di fatto la bagarre. Alla ripartenza l’inglese tenta di passare anche Massa ma tira lungo e viene ripassato da Bottas. Ai giri 13 e 14 le due Ferrari entrano ai box, un po’ in crisi dopo aver perso qualche posizione: la strategia risulta essere vincente e così Räikkönen si piazza quinto, Vettel sesto. Anche il gruppo di testa va ai box per il cambio gomme, e qui la Mercedes è più veloce, con Hamilton che prende il comando della corsa. Verso la seconda metà di gara una leggera pioggia rende particolarmente viscido l’asfalto: i primi a cambiare sono Iceman, Alonso e le Manor. La strategia però è azzardata e finiscono con usurare oltremodo il set di gomme. La scelta di attendere qualche giro in più risulta invece giusta per Hamilton e Vettel: l’inglese è ormai saldamente al comando, mentre il tedesco si pone terzo. La situazione non varia e dopo 52 giri Hamilton porta a casa la 38° vittoria in carriera davanti a Rosberg e Vettel.

Edizione 2016: si apre all’insegna della Mercedes il venerdì britannico, con Hamilton davanti a Rosberg, e la Force India di Hulkenberg in terza posizione. Quarto Vettel, seguito da Ricciardo e Hamilton. Il tedesco nelle Libere 1 prova una nuova versione di Halo, il sistema studiato per proteggere la testa dei piloti. Al pomeriggio la Mercedes di Rosberg si “trattiene” ai box per un problema alla power unit, mentre in pista Hamilton fa di nuovo suo il miglior tempo. L’inglese è tallonato dalle due Red Bull e dalle due Ferrari. Sesto tempo per Alonso, mentre rimangono appiedati Button e Kvyat, rispettivamente per una perdita idraulica e un cedimento dell’ala anteriore. Al sabato mattina la pista di Silverstone viene inaugurata con gomme intermedie, a causa dell’asfalto umido per la pioggia. Verso metà sessione si passa alle slick. A 7 minuti dal termine sventola bandiera rossa in pista: la Sauber di Ericsson finisce contro le barriere. Alla ripartenza, Hamilton ottiene il miglio tempo davanti a Rosberg e alle due Red Bull. Solo quinto Vettel, azzoppato da un problema al cambio: la trasmissione viene sostituita a fine prove, con il tedesco che rimedierà 5 posizioni di penalità in griglia. Qualifiche: Ericsson non prende parte alla sessione, ricoverato al centro medico per accertamenti. In Q1 il miglior crono è per Nico Rosberg, che precede di pochi millesimi Hamilton. Eliminati al primo giro sono Palmer, Button, le due Manor e Nasr. Anche in Q2 sono le Mercedes a dettare il passo, con Hamilton ancora davanti a Rosberg, precedendo le Red Bull. Raikkonen è protagonista di un testacoda e un lungo, ma passa il taglio all’ultimo istante. Abbandonano il campo le Haas, Perez, Massa, Kvyat e Magnussen. In Q3 la lotta è sempre tra le due Frecce d’Argento, con Hamilton che riesce a intascarsi la partenza al palo ai danni del rivale. In seconda fila la spuntano i “bibitari”, Vettel è quinto ma verrà retrocesso undicesimo, lasciando così spazio a Kimi e a Bottas, seguiti da Sainz, Hulkenberg, Alonso e Perez. Gara: scatta alle spalle della safety car il GP di Gran Bretagna, mentre la pioggia a poco a poco abbandona la pista britannica. Al quinto giro rientra la vettura di sicurezza, e alla sesta tornata i piloti, tutti equipaggiati con le full wet, passano dai box per montare le intermedie. Le posizioni sono rimaste invariate, con Hamilton al comando. I primi ritiri sono per Wehrlein, nella ghiaia, ed Ericsson. Al giro 16 Vettel è il primo a fermarsi per montare le slick. Verstappen mette a segno il sorpasso su Rosberg e si prende la seconda posizione. Con le gomme da asciutto, Hamilton è al comando davanti a Verstappen, Rosberg, Perez, Ricciardo, Kimi, Sainz, Hulkenberg, Massa e Alonso. Ritiro per la Haas di Grosjean. Al giro 26 esce di scena anche l’altra Manor. Al giro 30 Hamilton continua a guidare il gruppo, seguito da Verstappen, Rosberg, Ricciardo, Perez, Raikkonen, Hulkenberg, Sainz, Massa e Vettel. Al giro 39 Vettel supera Massa, ma lo spinge fuori e si becca 5 secondi di penalità. Rosberg riesce a riprendersi la posizione su Verstappen. Ritiro per Palmer. Al giro 48 Rosberg ha problemi al cambio e via radio lo indirizzano per non rimanere a piedi: post gara si beccherà 10 secondi di penalità e scenderà da secondo a terzo. Lewis Hamilton vince il GP di Gran Bretagna davanti a Rosberg, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen, Perez, Hulkenberg, Sainz, Vettel e Kvyat.

Edizione 2017: la Ferrari arriva a Silverstone con una nuova power unit. Nelle FP1 sono però subito le Mercedes a dettare il passo, con Bottas davanti a Hamilton. Alle loro spalle le due Red Bull, e quindi le due Rosse. Nelle Libere 2 il finlandese della Mercedes conferma la migliore prestazione, con Hamilton secondo, staccato di una manciata di millesimi. Le due Ferrari risalgono un po’ la classifica: Kimi è terzo davanti a Vettel, mentre i due si scambiano le posizioni con Verstappen e Ricciardo, rispettivamente quinto e sesto. Ma l’accento sulle Libere 3 lo pone il britannico, avvicinandosi alla pole del pomeriggio. Pioggia e freddo caratterizzano la sessione, dove a emergere in seconda piazza è Vettel. Bottas e Raikkonen chiudono il quartetto di testa. Qualifiche: le condizioni meteo non migliorano, ma The King of pole è ancora lui, Lewis Hamilton, che strappa uno stratosferico 1:26.600, conquistandosi la partenza al palo del GP di Gran Bretagna e abbattendo inoltre il record della pista (Webber, 2013). La pole del britannico verrà messa in “stand by” per un presunto bloccaggio ai danni di Grosjean in Q3, ma alla fine la griglia di partenza non subirà modifiche in questo senso. Un ottimo Kimi Raikkonen si guadagna a sua volta la prima fila, davanti a Vettel e Bottas – che verrà però arretrato di 5 piazze per la sostituzione del cambio – mentre Verstappen, Hulkenberg, Perez, Ocon, Vandoorne e Grosjean completano le prime cinque file. Gara: Lewis Hamilton porta a casa pole, giro veloce e vittoria del GP di Silverstone, riaprendo la partita Mondiale nei confronti di Vettel, sfortunato protagonista della gara inglese. Grazie a una strategia diversificata Bottas, scattato nono, riesce invece a conquistarsi il secondo gradino del podio. A fare compagnia ai due Mercedes è Raikkonen, alle spalle di Hamilton fino al penultimo giro, quando viene tradito da una foratura che permette così al connazionale delle Frecce d’argento di avanzare. Quarto giunge Verstappen, davanti a Ricciardo, Hulkenberg e Vettel, a sua volta rallentato da una foratura, proprio nel giro finale, dopo che a sua volta ha guadagnato la posizione sul compagno di squadra, in crisi per lo stesso problema! Mentre Ocon, Perez e Massa chiudono la top ten.

Migliore edizione per gli autori

Edizione 1999: un campionato a due tra Ferrari e McLaren, Schumacher vs. Hӓkkinen; alla vigilia del Gran Premio è il finlandese a essere davanti di 8 punti nel Campionato piloti (40 a 32). Nelle qualifiche del sabato conquista la pole Mika, con Schumacher subito dietro staccato di 4 decimi di secondo. Gara: parte bene il poleman mentre il rivale viene sopravanzato da Coulthard e dal compagno di squadra Irvine. Tuttavia la procedura di ripartenza è da ripetersi, in quanto le vetture di Villeneuve e Zanardi rimangono bloccate sulla griglia di partenza; nel frattempo il gruppo di testa arriva alla curva Stowe dove Schumacher tenta il sorpasso su Irvine: un guasto all’impianto frenante però lo porta fuori traiettoria, la monoposto impazzita sbatte perpendicolarmente contro le protezioni a velocità elevata, andando di fatto ad infilzarvisi dentro. Estratto dall’abitacolo, il ferrarista riporta la frattura di tibia e perone della gamba destra, perdendo la possibilità di lottare per il titolo mondiale. Alla ripartenza Hӓkkinen compie il primo pit stop al 24° passaggio e rientra in pista avvertendo degli strani rumori, che non vengono però confermati dai box. Tuttavia, qualche giro più tardi, la posteriore sinistra si stacca dalla monoposto e il finlandese è costretto al ritiro. Passa così in testa Irvine, che viene però rallentato durante la sosta ai box da problemi al bocchettone di rifornimento, lasciando così pista libera a Coulthard, che va a vincere senza problemi dopo 60 giri. Sul gradino più basso del podio sale Ralf Schumacher (Williams – Supertec). Irvine si porta a 8 lunghezze da Hӓkkinen, tenendo di fatto in vita le speranze dei ferraristi per la lotta al titolo piloti.

Migliore edizione per i lettori

Edizione 1998: nelle prove libere del venerdì le migliori sono le due McLaren di Coulthard e Hӓkkinen; in difficoltà le Ferrari con Schumacher, settimo, che lamenta problemi di trazione al retrotreno, mentre nei test svoltisi poco tempo prima a Silverstone era stato il più veloce. Qualifiche: Mika Hӓkkinen come previsto conquista la pole position, la nona su nove gare stagionali per il team di Woking, ma alle sue spalle si trova Schumacher, intenzionato a riaprire la lotta al titolo. Gara: la partenza avviene sotto la pioggia e tutti i piloti decidono di partire con gomme intermedie. Al via i due di testa scattano bene, mentre dietro Coulthard comincia sin da subito a tallonare Schumacher e dopo pochi giri lo sorpassa; Irvine parte male scalando da quinto a decimo, salvo poi cominciare una bella rimonta. Dal 13° giro in poi comincia una serie impressionante di ritiri causati dal maltempo, nell’ordine: Hill, Frentzen, Herbert, Salo, Rosset, Tuero, Coulthard, in un tentativo di doppiaggio su Wurz, Trulli, Verstappen, Barrichello, Panis, Alesi. Nel frattempo, in regime di bandiere gialle, Schumacher sorpassa Wurz per doppiarlo, ma ciò gli costa uno stop&go che lo fa rimanere comunque in seconda posizione, alle spalle del finlandese. Subentra la safety car e ricompatta un gruppo di sole 10 vetture. Alla ripartenza Hӓkkinen finisce largo in curva e viene sorpassato da Schumacher il quale, a pochi giri dalla fine, riceve un secondo stop&go da parte dei commissari. All’interno del team di Maranello c’è caos sul da farsi, quando accade l’impensabile proprio sulla linea d’arrivo: Schumacher sconta la propria penalità rientrando ai box nel giro finale, vincendo così la gara. Seguono vari reclami e proteste, soprattutto da McLaren. La FIA però si opporrà, in quanto l’ordine alla Ferrari era stato dato in ritardo. In tal modo Michael Schumacher si riporta a due soli punti di distanza da Hӓkkinen.

RECORD

Giro prova: 1:26.600 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Giro gara: 1:30.621 –L Hamilton – Mercedes – 2017
Distanza: 1h24:38.200 – M Webber – Red Bull Renault – 2010
Vittorie pilota: 5 – J Clark, A Prost, L Hamilton
Vittorie team: 16 – Ferrari
Pole pilota: 5 – J Clark
Pole team: 15 – Ferrari
Migliori giri pilota: 7 – N Mansell
Migliori giri team: 19 – Ferrari
Podi pilota: 7 – A Prost, M Schumacher
Podi team: 52 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1926 Senechal e Wagner – Delage
  2. 1927 R Benoist – Delage
  3. 1948 L Villoresi – Maserati
  4. 1949 E de Graffenried – Maserati
  5. 1950 N Farina – Alfa Romeo
  6. 1951 J Gonzalez – Ferrari
  7. 1952 A Ascari – Ferrari
  8. 1953 A Ascari – Ferrari
  9. 1954 J Gonzalez – Ferrari
  10. 1955 S Moss – Mercedes
  11. 1956 J Fangio – Ferrari
  12. 1957 S Moss – Vanwall
  13. 1958 P Collins – Ferrari
  14. 1959 J Brabham – Cooper Climax
  15. 1960 J Brabham – Cooper Climax
  16. 1961 W von Trips – Ferrari
  17. 1962 J Clark – Lotus Climax
  18. 1963 J Clark – Lotus Climax
  19. 1964 J Clark – Lotus Climax
  20. 1965 J Clark – Lotus Climax
  21. 1966 J Brabham – Brabham Repco
  22. 1967 J Clark – Lotus Ford
  23. 1968 J Siffert – Lotus Ford
  24. 1969 J Stewart – Matra Ford
  25. 1970 J Rindt – Lotus Ford
  26. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
  27. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
  28. 1973 P Revson – McLaren Ford
  29. 1974 J Scheckter – Tyrrell Ford
  30. 1975 E Fittipaldi – McLaren Ford
  31. 1976 N Lauda – Ferrari
  32. 1977 J Hunt – McLaren Ford
  33. 1978 C Reutemann – Ferrari
  34. 1979 C Regazzoni – Williams Ford
  35. 1980 A Jones – Williams Ford
  36. 1981 J Watson – McLaren Ford
  37. 1982 N Lauda – McLaren Ford
  38. 1983 A Prost – Renault
  39. 1984 N Lauda – McLaren TAG
  40. 1985 A Prost – McLaren TAG
  41. 1986 N Mansell – Williams Honda
  42. 1987 N Mansell – Williams Honda
  43. 1988 A Senna – McLaren Honda
  44. 1989 A Prost – McLaren Honda
  45. 1990 A Prost – Ferrari
  46. 1991 N Mansell – Williams Renault
  47. 1992 N Mansell – Williams Renault
  48. 1993 A Prost – Williams Renault
  49. 1994 D Hill – Williams Renault
  50. 1995 J Herbert – Benetton Renault
  51. 1996 J Villeneuve – Williams Renault
  52. 1997 J Villeneuve – Williams Renault
  53. 1998 M Schumacher – Ferrari
  54. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes
  55. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes
  56. 2001 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  57. 2002 M Schumacher – Ferrari
  58. 2003 R Barrichello – Ferrari
  59. 2004 M Schumacher – Ferrari
  60. 2005 J Montoya – McLaren Mercedes
  61. 2006 F Alonso – Renault
  62. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  63. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  64. 2009 S Vettel – Red Bull Renault
  65. 2010 M Webber – Red Bull Renault
  66. 2011 F Alonso – Ferrari
  67. 2012 M Webber – Red Bull Renault
  68. 2013 N Rosberg – Mercedes
  69. 2014 L Hamilton – Mercedes
  70. 2015 L Hamilton – Mercedes
  71. 2016 L Hamilton – Mercedes
  72. 2017 L Hamilton – Mercedes

Fonti: Brembo, Pirelli

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