Gran Premio di Austria 2017: Anteprima e Orari del Weekend

Nono Appuntamento del Mondiale

Gran Premio di Austria 2017: Anteprima e Orari del Weekend

Venerdì 7 Luglio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD/Rai Sport/Rai Sport HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD/Rai Sport/Rai Sport HD)

Sabato 8 Luglio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD/Rai Sport/Rai Sport HD)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD/Rai Sport/Rai Sport HD)

Domenica 9 Luglio

Gara: 14:00  ̶  71 giri  ̶  306,452km (Sky Sport F1 HD/Rai Sport/Rai Sport HD)

Gara Precedente

Cosa non è successo in quel di Baku! Hamilton e Vettel hanno finalmente smesso di sorridersi e abbracciarsi, accendendo definitivamente la miccia di una sfida che siamo certi ci terrà incollati allo schermo fino all’ultima curva di questo Mondiale 2017. Peccato solo che lo abbiano fatto come due qualunque guaglioni al bar: Lewis il furbetto forse ha voluto davvero tendere l’amo al tedesco della Rossa, ma quest’ultimo ha abboccato sfoderando la parte peggiore di sé. Insomma, potremmo andare avanti all’infinito discutendo su chi dei due ha torto o ragione, tant’è che la lotta iridata ora si è fatta davvero incandescente. Quello che ci auguriamo è di vedere i suddetti campioni darsele sì di santa ragione, ma a suon di millesimi e non di vere e proprie “botte da orbi”. Ah, nel delirio generale andato in scena sulle rive del Mar Caspio, una Red Bull in gran ripresa ringrazia, con Ricciardo che zitto zitto…

Pronostici di F1GrandPrix.it

Dopo quanto visto in Azerbijan, non sappiamo se augurarci più o meno scintille. Ora che i due protagonisti del Mondiale hanno entrambi alzato la cresta, c’è da scommettere che le prossime gare non saranno una passeggiata. Su Vettel incombe l’incubo delle penalizzazioni – il tedesco a Baku ha perso anche 3 punti sulla patente – mentre Hamilton, nonostante dall’ultimo appuntamento sia uscito “pulito”, sa di essere a sua volta un sorvegliato speciale. In Austria, gara di casa per la Red Bull, i “bibitari” cercheranno poi di centrare un altro podio, stando bene attenti a cogliere ogni porta lasciata aperta dai rivali di Woking e Maranello. Ma saranno in molti i pretendenti all’A1-Ring. A cominciare da un incolpevole Raikkonen, che a Baku è stato messo fuori gioco dal connazionale Bottas, poi finito miracolosamente a bere lo champagne insieme a un sorridente Ricciardo e al giovanissimo Stroll. La tappa austriaca insomma, farà gola a più piloti del solito, in un Mondiale che non smette di regalarci colpi di scena, in pista e sotto la bandiera a scacchi.

Circuito

Nome: RedBull Ring

Luogo: Spielberg, Stiria, Austria

Costruzione: La nascita di questo tracciato storico risale agli anni ’50, quando degli appassionati delle auto da corsa crearono il primo percorso con qualche cono e semplici balle di fieno. Nel 1958 si disputò sul tracciato di allora una gara di vetture sportive internazionali, mentre nei successivi due anni fu la Formula Due a fare tappa in Austria. Nei primi anni sessanta il tracciato di Zeltweg ospitò due eventi del campionato di Formula 1 non validi per il mondiale. Sull’onda dei successi dell’idolo locale Jochen Rindt, si decise di costruire un nuovo tracciato, l’Osterrichring. Il 1970 fu l’anno dell’inaugurazione, e la prima gara di Formula 1 si disputò sul circuito lungo 5,911 km e fu vinta inaspettatamente da Jacky Ickx. Nel corso degli anni la pista subì qualche modifica, ma le più importanti avvennero nel 1988, quando la pista era già stata cancellata dal calendario iridato, quando venne modificata la larghezza del rettilineo principale e modificata la curva Bosch. Il tracciato come lo conosciamo ora risale però al 1997, dopo numerose modifiche e un nuovo progetto a carico della società austriaca A1 che fece nascere una nuova pista all’interno della vecchia. Dopo l’ultima edizione del 2003, il tracciato è stato rilevato dalla RedBull che ha finanziato i lavori per un riammodernamento della struttura del paddock avvenuti nel 2010, senza modifiche alla pista. Il tracciato come lo conosciamo ora ha ospitato eventi di altri campionati prima di rientrare lo scorso anno nel calendario della maggiore serie.

Distanza a giro: 4,318km

Numero di curve: 10, sei a destra e quattro a sinistra

Senso di marcia: orario

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 60% del giro.
Consumo di Carburante al Giro: 1,4 kg/giro
Velocità Massima: 328 km/h
Possibilità di Safety Car: 65%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 22 secondi
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 8 su 29 edizioni in questo tracciato
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: quattordicesimo (Jones 1977)

Particolarità del Tracciato:

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 7
Tempo Speso in Frenata: 17 % del giro
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 143 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 67.237 kg
Frenata più Impegnativa: la seconda staccata alla curva 2

Gomme:

Gomme 2016: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2016: 37
Strategia Vincente 2016: Ultrasoft (21) -> Soft (33) -> Soft (17) Hamilton
Stint più Lunghi 2016: Ultrasoft 21 Giri (Hamilton) – Supersoft 27 Giri (Nasr) – Soft 56 Giri (Verstappen)

Zona DRS: sul rettilineo principale tra la curva 10 e la curva 1 con detection point prima della curva 10; nel rettilineo tra la curva 3 e la curva 4 con detection point prima della curva 3.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2014: dopo undici anni la gara torna in calendario grazie al padron della Red Bull, Dietrich Mateschitz. Nelle prove libere del venerdì le Mercedes si impongono sin da subito, prima con Rosberg e poi con Hamilton, dietro di loro c’è stabilmente Alonso su Ferrari. Nelle FP3 è Valtteri Bottas su Williams a far segnare il miglior tempo davanti ad Hamilton ed al compagno di scuderia Massa. Al termine delle qualifiche proprio il brasiliano strappa il monopolio delle partenze al palo al duo Mercedes, con Bottas immediatamente dietro: era dal 2003 che la Williams non portava due vetture in prima fila. Seconda fila per Rosberg ed Alonso, mentre Hamilton è soltanto ottavo dopo aver sprecato il proprio giro veloce in un testacoda. Gara: al via Massa mantiene il comando del gruppo mentre dietro Rosberg passa inizialmente Bottas, salvo poi vedersi sfilato nuovamente. Grande partenza di Hamilton che guadagna immediatamente quattro posizioni, mentre Sebastian Vettel (RBR – Renault) accusa un calo di potenza ed è costretto a rallentare per settare la centralina; la sua gara durerà sino al 34° passaggio. Dall’ottavo al quattordicesimo giro i primi vanno al cambio gomme, dove le Mercedes risultano essere le più veloci: Massa si ritrova addirittura quarto dopo il proprio pit, passato anche dal compagno di scuderia. Alla 25a tornata ritiro per Daniil Kvyat (STR – Renault) per problemi ad una sospensione. Tra 38° e 42° giro ultimo pit-stop per i quattro di testa, dove Hamilton riesce a guadagnare la seconda posizione ai danni di Bottas. Nulla cambia successivamente e così Nico Rosberg va a vincere la sua sesta gara in carriera davanti ad Hamilton e Bottas, per la prima volta sul podio. In classifica mondiale il tedesco allunga a 165 punti, contro i 135 dell’inglese.

Edizione 2015: il venerdì al Red Bull Ring si apre con Nico Rosberg (Mercedes) davanti al compagno di scuderia Lewis Hamilton ed a Kimi Räikkönen (Ferrari), mentre nel pomeriggio al termine delle FP2 è Sebastian Vettel a fare registrare il miglior crono davanti al connazionale ed al compagno di squadra. E sempre nelle FP3 del sabato mattina il tedesco con la sua rossa fa il miglior tempo, questa volta però è Hamilton a piazzarsi alle sue spalle, staccato di soli 17 millesimi. Qualifiche: a sorpresa in FP1 viene eliminato Iceman, che per lasciare maggiore spazio tra sé e e altre vetture passa per il suo giro lanciato quando la bandiera a scacchi è ormai stata sventolata. Le due Mercedes si impongono sin da subito ed al termine della Q3 è Lewis Hamilton a far segnare la propria 45a pole position, seguito da Rosberg e Vettel. Gara: al via Rosberg ha uno spunto migliore e si porta in testa, ma la gara viene immediatamente raffreddata dall’ingresso della safety car, in seguito ad un imprecisato scontro tra la monoposto di Räikkönen e quella di Alonso, che se la vede davvero brutta per qualche attimo, uscendone fortunatamente incolume. Alla ripartenza la situazione non varia davanti, mentre dietro si assiste ai sorpassi di Pérez (Force India) e Valtteri Bottas (Williams). Dal giro 34 rientrano ai box i primi quattro e Rosberg mantiene il suo vantaggio, mentre ad Hamilton vengono inflitti 5 secondi di penalità all’arrivo per aver tagliato la linea bianca in uscita dai box. Al terzo posto si piazza Massa, che sfrutta una complicazione ai box Ferrari per sorpassare Vettel. Nonostante una serie di attacchi il tedesco non riesce a salire sul podio e così dopo il duo Mercedes sale sul podio il brasiliano, per lui il primo stagionale. Rosberg ha soli 10 punti di distacco da Hamilton nel mondiale ora.

Edizione 2016: Al venerdì mattina sono le Mercedes a dominare, con Nico Rosberg davanti alla monoposto del compagno di squadra Hamilton. Seguono Vettel, Raikkonen, Ricciardo, Sainz, Massa, Verstappen, Kvyat e Bottas. Nel pomeriggio la pioggia tiene sotto scacco team e piloti per gran parte della sessione ma, a fine giornata, è ancora la Mercedes di Rosberg a dettare il passo. Hamilton lo insegue anche questa volta. Alle spalle del britannico: Hulkenberg, Vettel, Ricciardo, Sainz, Verstappen, Raikkonen, Bottas e Button. Il sabato rimescola le carte e vede in testa le due Ferrari, con Vettel leader davanti a Raikkonen. La Mercedes di Hamilton è alle prese con problemi di blistering e non va oltre il terzo posto, mentre Rosberg subisce l’improvviso cedimento di una sospensione a causa di un cordolo, e chiude la mattinata sul fondo della classifica. Qualifiche: Sulla monoposto di Rosberg i meccanici sono alle prese con la sostituzione di fondo e cambio. Hamilton è il primo a portarsi al comando, ma poi il compagno di squadra è pronto per uscire e si mette in testa, seguito da Vettel. Ma arriva la bandiera rossa, dopo che Kvyat sbatte contro le barriere con la sospensione rotta. Si riprende a due minuti dalla fine, ma subito la Toro Rosso di Sainz parcheggia a bordo pista con il motore in fumo. La sessione termina con Magnussen, Palmer, Haryanto, Kvyat, Ericsson e Nasr fuori dai giochi. In Q2, Hamilton si mette subito davanti a Rosberg, Verstappen, Hulkenberg e Wehrlein. Poi è Vettel a prendersi la terza piazza, seguito da Verstappen e Ricciardo. Sul finale arriva la pioggia a rallentare tutti, lasciando Hamilton, Rosberg, Vettel, Ricciardo, Verstappen, Bottas, Raikkonen, Massa, Hulkenberg e Button a combattere per la pole sotto la pioggia. Con la gomma intermedia Vettel è il primo a portarsi al comando. Seguono Hamilton, Ricciardo, Hulkenberg, Button, Raikkonen, Massa e Rosberg. Button unico a rischiare con le slick. Kimi, Hamilton e quindi Rosberg si portano in testa. Quindi è il turno di Ricciardo, con un breve intermezzo da parte di Hulkenberg. Nel frattempo la pioggia concede una tregua. Alla ripartenza per il tentativo finale, Hulkenberg e Massa sono i primi a mettersi davanti. Poi è sfida tra Hamilton e Vettel, con il britannico che fa sua la partenza al palo, davanti a Rosberg. Completano le prime cinque file Vettel, Button, Raikkonen, Ricciardo, Bottas, Verstappen e Massa. Rosberg e Vettel dovranno scontare entrambi cinque posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del cambio. Gara: Al via Hamilton mantiene il comando davanti a Button, Raikkonen e Ricciardo. Dopo una decina di giri si assiste già ai primi cambi gomme, con Hamilton che mantiene la leadership davanti a Raikkonen, Verstappen, Vettel, Ricciardo, Wehrlein, Grosjean. Al 22mo giro sosta per Hamilton. Raikkonen e Vettel si susseguono al comando. Ma al 27mo giro cede la posteriore destra della Ferrari: il tedesco finisce a muro, torna in pista ma non riesce a ripartire. Ritiro per lui e safety car in pista. Dopo il primo round di pitstop Rosberg si è ritrovato al comando davanti a Hamilton, Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. La gara riparte al 32mo giro. Il tedesco della Mercedes, nonostante un errore e un lungo, rimane davanti anche dopo il secondo round di pit stop. Sul finale Hamilton si avvicina a Rosberg, Raikkonen a Verstappen. All’ultimo giro Hamilton attacca il compagno di squadra che, nel tentativo di difendersi, tocca il britannico rimediando danni all’ala anteriore e subendo quindi il sorpasso di Verstappen e Raikkonen. Hamilton va a vincere davanti a Verstappen, Raikkonen, Rosberg, Ricciardo, Button, Grosjean, Sainz, Bottas e Wehrlein.

Migliore edizione per gli Autori:

Edizione 1975: alla vigilia del Gran Premio il clima si fa teso, in quanto Niki Lauda su Ferrari potrebbe laurearsi campione del mondo per la prima volta qualora arrivasse a punti davanti ad Emerson Fittipaldi e Carlos Reutemann. Tra il venerdì ed il sabato si verificano diversi incidenti tra cui quelli di Wilson Fittipaldi, Carlos Pace e Brian Henton. La pole position è firmata da Niki Lauda in 1’34’’850, in prima fila con lui c’è James Hunt su Hesket – Cosworth, terzo Fittipaldi; i tempi presi in considerazione sono quelli del venerdì, poiché a causa di una persistente pioggia il sabato non fu possibile compiere giri veloci. Domenica, nel corso, del warm up, si verifica il tragico incidente di Mark Donohue: a causa di una gomma esplosa in piena curva il pilota nulla può fare per controllare la usa Penske, che esce dalla pista finendo contro dei tabelloni pubblicitari. Il pilota ancora cosciente morirà tre giorni più tardi dopo un’operazione per esportare un grumo di sangue dalla testa; nell’incidente muoiono anche due addetti alla pista. Gara:  Al via Lauda è davanti ad Hunt e Patrick Depailler, autore di un’ottima partenza. Dietro al pilota della Tyrrell si posero  Fittipaldi,  Stuck,  Regazzoni, Pace e Vittorio Brambilla. Nel corso del primo giro Pace viene passato dall’italiano. Brambilla poco dopo passa anche Regazzoni, afflitto da noie al cambio,ed il giro seguente Fittipaldi, che è stato superato anche da Stuck poco prima. Il pilota della March sponsorizzata “Beta” tra quinto e sesto giro passa anche Stuck e Depailler, ponendosi alle spalle del duo Lauda-Hunt.  Al 15° giro Lauda viene passato sia da Hunt che da Vittorio, mentre la pioggia intanto aumenta di intensità. Al giro 19 Brambilla prende il comando, sfruttando un’indecisione di Hunt in una fase di doppiaggio.  Le condizioni meteorologiche sono tali però che la direzione di gara decide per la sospensione del Gran Premio. Vince Vittorio Brambilla per la prima volta in carriera, facendo segnare anche il giro più veloce. Vista la breve durata vennero assegnati solo metà dei punti previsti ai primi sei piloti. Lauda arriva sesto con mezzo punto guadagnato, il che non gli permette di vincere il titolo mondiale, che giungerà comunque di lì a poco.

Migliore edizione per i Lettori:

Questa volta abbiamo avuto un pareggio, pertanto verranno riportate entrambe le edizioni da voi scelte.

Edizione 1982: la Renault annunciò, che dal 1983, avrebbe fornito i suoi motori turbo anche alla Lotus. Per la prima volta la casa francese diventava fornitrice per un altro costruttore. Il leader del campionato Didier Pironi, infortunatosi nelle prove del GP di Germania, non era più in pericolo di vita ma la sua partecipazione al campionato mondiale era ormai conclusa. Qualifiche: la giornata  molto calda rese le gomme da tempo molto morbide, tanto che resistevano un solo giro. Nelson Piquet ottenne al venerdì il miglior tempo, con 1’27”612 seguito dal compagno di squadra Riccardo Patrese, mentre subirono problemi tecnici le Renault e l’Unica Ferrari di Tambay. Il sabato non ci furono piloti in grado di battere i due della Brabham e per la BMW fu la prime pole position come motorista. Gara: il poleman mantenne il comando alla partenza, conducendo davanti ad Alain Prost e Riccardo Patrese. Ma già alla fine del primo giro il francese era stato scalzato dall’italiano, mentre si ritirarono le due Alfa Romeo e la Williams di Daly. Al 18° passaggio Piquet entrò ai box per il cambio gomme programmato ma lo fece troppo presto, cogliendo di sorpresa i propri meccanici e rientrò in gara quarto. Al giro 23 anche il compagno di scuderia  effettuò il cambio gomme: questo fu molto più rapido e ciò permise all’italiano di tornare in gara primo, davanti a Prost, de Angelis, Piquet e Rosberg. Peccato che solo 5 giri dopo Patrese ruppe il motore e fu costretto al ritiro, così come Piquet che ebbe noie all’elettronica alla 32a tornata. Al giro 49 il guasto all’alimentazione costrinse Prost al ritiro. Si mise a condurre Elio de Angelis, per la prima volta nella sua carriera, ma con Rosberg sempre più vicino. Il finlandese riuscì ad azzerare il distacco tanto da portarsi in scia al pilota italiano dopo l’ultima curva, ma senza riuscire a passarlo per soli 0″050, all’epoca secondo distacco più ridotto per una gara di Formula 1. Fu la prima vittoria in carriera per l’italiano.

Edizione 1999: a causa dell’incidente di Silverstone, la Ferrari sostituisce l’infortunato Michael Schumacher con il finlandese Mika Salo, mentre le aspettative di portare a casa il mondiale piloti si concentrano tutte sul secondo pilota, Eddie Irvine, ufficialmente in lotta con Mika Häkkinen (McLaren – Mercedes). Il sabato al termine delle qualifiche sembra non esserci speranza per la scuderia di Maranello: le due McLaren sono davanti a tutti con Mika primo, davanti al compagno Coulthard, mentre Irvine è terzo staccato di un secondo. Gara: succede l’inaspettato. Al via Häkkinen viene affiancato da Coulthard: i due procedono appaiati fino alla seconda curva, quando lo scozzese tenta un attacco sul compagno di squadra finendo però col toccarlo. Il finlandese va in testacoda, ripartendo in ultima posizione, mentre Coulthard prosegue indisturbato in testa alla corsa. Contemporaneamente più indietro Salo (partente 9°)  tampona Johnny Herbert (Stewart – Ford): come risultato il pilota della Ferrari deve sostituire il musetto della sua vettura, mentre l’inglese perde l’alettone posteriore, ripartendo dai box con diversi giri di svantaggio. Giro dopo giro Coulthard mantiene la testa della corsa fino al suo pit stop, attorno a metà gara, quando passa in prima posizione Irvine, che spinge al massimo fino al suo rifornimento, avvenuto al 42° giro. Quando il pilota della Ferrari torna in pista è davanti al rivale: Coulthard tenta di sorpassarlo fino al traguardo, ma deve accontentarsi del secondo posto. Irvine conquista così la seconda vittoria stagionale e in carriera, davanti a Coulthard e Mika Häkkinen, autore di una gran rimonta dal fondo del gruppo. In ottica mondiale il finlandese è primo con 44 punti, secondo il nordirlandese che con l’insperata vittoria si riporta a due sole lunghezze, lasciando il titolo ancora tutto da decidersi.

RECORD

Giro prova: 1:06.228 – L Hamilton – Mercedes – 2016
Giro gara: 1:08.337 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Distanza: 1h24:04.888 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Vittorie pilota: 3 – A Prost
Vittorie team: 6 – McLaren
Pole pilota: 3 – N Piquet/ N Lauda/ R Arnoux
Pole team: 7 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – D Coulthard
Migliori giri team: 8 – McLaren
Podi pilota: 5 – D Coulthard
Podi team: 21 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1964 L Bandini – Ferrari
  2. 1970 J Ickx – Ferrari
  3. 1971 J Siffert – BRM
  4. 1972 E Fittipaldi – Lotus-Ford Cosworth
  5. 1973 R Peterson – Lotus-Ford Cosworth
  6. 1974 C Reutemann – Brabham-Ford Cosworth
  7. 1975 V Brambilla – March-Ford Cosworth
  8. 1976 J Watson – Penske-Ford Cosworth
  9. 1977 A Jones – Shadow-Ford Cosworth
  10. 1978 R Peterson – Lotus -Ford Cosworth
  11. 1979 A Jones – Williams -Ford Cosworth
  12. 1980 J-P Jabouille – Renault
  13. 1981 J Laffite – Ligier -Matra
  14. 1982 E de Angelis – Lotus-Ford Cosworth
  15. 1983 A Prost – Renault
  16. 1984 N Lauda – McLaren-TAG Porsche
  17. 1985 A Prost – McLaren-TAG Porsche
  18. 1986 A Prost – McLaren-TAG Porsche
  19. 1987 N Mansell – Williams-Honda
  20. 1997 J Villeneuve – Williams-Renault
  21. 1998 M Häkkinen – McLaren-Mercedes
  22. 1999 E Irvine – Ferrari
  23. 2000 M Häkkinen – McLaren-Mercedes
  24. 2001 D Coulthard – McLaren-Mercedes
  25. 2002 M Schumacher – Ferrari
  26. 2003 M Schumacher – Ferrari
  27. 2014 N Rosberg – Mercedes
  28. 2015 N Rosberg – Mercedes
  29. 2016 L Hamilton – Mercedes

Fonti: Brembo, Pirelli

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