Gran Premio del Giappone, Suzuka: Anteprima ed orari del weekend

Uno dei circuiti piu' amati dai piloti

Gran Premio del Giappone, Suzuka: Anteprima ed orari del weekend

La Formula 1 sbarca nel paese del Sol Levante per il Gran Premio del Giappone. Il prossimo weekend sul tracciato di Suzuka, nei pressi di Nagoya, si disputerà la quindicesima prova del mondiale di Formula 1 2012. Il tracciato giapponese, insieme a quello belga di Spa-Francorchamps, è il più amato dai piloti per i sui curvoni veloci, i cambi di pendenza e i notevoli cambi di direzione.

Il circo a quattro ruote arriva in Giappone dopo un Gran Premio di Singapore che ha probabilmente tolto dalla corsa al titolo uno dei contendenti. Dopo conquistato la pole position al sabato con un tempo incredibile, Lewis Hamilton conduceva in testa la gara e probabilmente l’avrebbe anche vinta se il cambio della sua McLaren non l’avesse tradito. Risultato: altro zero in classifica (sono ormai quattro quest’anno) e classifica mondiale compromessa.

Ad avvantaggiarsi del ritiro di Hamilton è stato il tedesco della Red Bull Vettel, unico in grado di impensierire il pilota inglese nel weekend singaporiano. L’asso di Heppenheim non vinceva una gara dallo scorso Aprile, quando si era imposto nel Gran Premio del Bahrain. I venticinque punti conquistati a Singapore lo rilanciano alla grande per la lotta al titolo con Fernando Alonso.

Proprio Alonso ha conquistato il terzo posto a Singapore, perdendo qualcosa in classifica nei confronti di Vettel, ma allungando di parecchio su Hamilton. Il pilota spagnolo ha però suonato la carica alla Ferrari ammonendo che i terzi posti non sono sufficienti per vincere il titolo a fine anno. Dal canto suo la Ferrari ha riconosciuto che la vettura non è la più veloce promettendo un grosso impegno per le gare che restano.

La settimana appena trascorsa ha inoltre sbloccato il mercato piloti! La notizia che ormai circolava da qualche settimana ha trovato conferma: a partire dalla stagione 2013, e per le due successive, Lewis Hamilton sarà un pilota della Mercedes. Dopo sei stagioni in Formula 1 il campione inglese lascia la McLaren, il team col quale aveva debuttato e col quale era sportivamente cresciuto fin dall’adolescenza. Hamilton farà coppia con Rosberg, suo grande amico e già compagno di squadra quando entrambi erano impegnati nelle categorie minori.

La sfida che aspetta Hamilton è senza dubbio affascinante: gli ultimi anni hanno mostrato una Mercedes che ha ampiamente deluso le aspettative, l’obiettivo di “arrivare al titolo entro tre anni” come fu detto all’inizio del 2010, è stato disatteso e la casa di Stoccarda non ha mai messo a disposizione dei propri piloti una vettura in grado di competere anche solo per la vittoria. I tiosi del pilota inglese sono preoccupati: nella giornata di ieri Hamilton ha pubblicato sulla sua pagina Facebook l’annuncio del passaggio alla Mercedes e i commenti dei fan non erano per nulla entusiastici. Ross Brawn ha invitato i supporter del pilota inglese ad “avere fiducia nella scelta di Lewis”. L’ingaggio di Hamilton ha inoltre di fatto appiedato Michael Schumacher, comunque giŕ in scadenza di contratto, che i ben informati danno ancora intenzionato a correre per il 2013.

La McLaren, orfana di Hamilton, non ha perso tempo e ha annunciato di aver ingaggiato Sergio Perez che farà coppia con Jenson Button. Il giovane talento messicano, messosi in mostra in più occasioni nel corso di questa stagione, ha firmato un triennale. Le voci che quindi lo davano per certo futuro pilota della Ferrari si sono rivelate del tutto infondate. A proposito di Ferrari, sembra proprio imminente la conferma, per l’ottava stagione, di Felipe Massa. Onestamente i motivi di questa scelta ci appaiono oscuri. Il pilota brasiliano è in tremenda crisi di risultati da ormai due anni e non è di alcun aiuto ad Alonso nella lotta al titolo; non si comprende come la Ferrari si sia potuta far soffiare Perez, pilota del Ferrari Driver Academy, proprio dalla diretta rivale.

Il Gran Premio del Giappone, giunto alla ventottesima edizione, si disputa sul circuito di Suzuka situato all’interno di un grande parco giochi di proprietà della Honda. Per quattro volte il Gran Premio nipponico si è invece disputato sul circuito del Fuji appartenente ad un’altra grande casa automobilistica giapponese, la Toyota.

Il tracciato ha una caratteristica unica tra tutti quelli presenti in calendario: presenta una conformazione ad “otto”, cioè un sottopasso e il relativo cavalcavia. La pista è mediamente veloce e le vetture necessitano di un buon carico aerodinamico. I punti piů interessanti del tracciato sono senza dubbio la serie di “esse” opposte al rettilineo del traguardo, le due curve Degner, la Spoon, una curva dal raggio di percorrenza molto ampio, e la 130R una violenta piega verso sinistra da percorrere in pieno. I sorpassi tuttavia su questo splendido circuito sono un po’ difficoltosi per via della sede stradale piuttosto stretta e per il fatto che non c’è una vera staccata, ad esclusione del Triangolo, nella quale provare a passare.

Il Gran Premio del Giappone è una delle gare dove storicamente si è spesso deciso il titolo mondiale, complice la collocazione in calendario della gara che fino a pochi anni fa era l’ultima. Già la prima edizione nel 1976 divenne leggendaria per il “coraggio di avere paura” di Lauda che, reduce dal rogo del Nurburgring, si ritirò in modo controverso al secondo giro sotto il diluvio, dando così la possibilità ad Hunt di agguantare negli ultimi giri un terzo posto che gli valse il mondiale. L’anno dopo la gara venne vinta proprio da Hunt, ma il giovane debuttante Villeneuve finì addosso a Peterson e poi tra il pubblico (che tuttavia si trovava in una zona vietata), provocando la morte di due persone.

Da allora per un decennio la Formula 1 non mise più le ruote in Giappone, fino a quando nel 1987 il circuito di Suzuka (il cui proprietario Honda, all’epoca era il motorista dominante) divenne la sede del Gran Premio per circa vent’anni, fino a quando per il biennio 2007-2008 si tornň a correre al Fuji, opportunamente modificato.

Come detto, per molti anni il Mondiale si è deciso qui, come nel 1987 quando Mansell diede addio alle sue chances contro Piquet a causa di un grave incidente in prova. Nel 1988 ci fu il primo atto della saga Senna-Prost, col brasiliano che si aggiudicň il suo primo titolo con una esaltante rimonta. Tuttavia restano famose le sportellate tra i due che nel biennio successivo decideranno le sorti del campionato tra mille polemiche: nel 1989 mondiale a Prost con la famosa collisione alla chicane tra le due McLaren e conseguente vendetta di Senna nel 1990 con speronamento alla partenza che spedě fuori pista la Ferrari del rivale.

La particolare collocazione del Gran Premio del Giappone nel calendario ha fatto sì che spesso un pilota riuscisse ad accoppiare l’affermazione in gara con la vittoria del titolo mondiale: Damon Hill ci riuscì nel 1996 (bissando il suo successo sotto il diluvio di due anni prima), mentre Mika Hakkinen ottenne i suoi due titoli iridati consecutivi grazie alle vittorie a Suzuka, avendo la meglio nel 1998 sulla Ferrari di Schumacher e nel 1999 sul sorprendente outsider Irvine assurto al rango di prima guida dopo l’incidente di Schumacher a Silverstone.

Il tedesco della Ferrari, primatista di vittorie in questa gara con ben sei affermazioni, si rifece nel 2000 quando con il trionfo di Suzuka riportò a Maranello il titolo dopo ventuno anni di digiuno. Finita nel 2004 l’era Schumi-Ferrari, negli ultimi anni le vittorie sono andate a top driver quali Raikkonen, Alonso, Hamilton e Vettel. Lo scorso anno la vittoria è andata a Button.

Il Gran Premio del Giappone rischia di indirizzare le sorti del mondiale che comunque è ancora tutto da decidere. Tuttavia, dopo il ritiro di Singapore le chance di Hamilton sembrano ridotte al lumicino, solo una serie di vittorie contestuali ad un paio di ritiri di Alonso e Vettel potrebbero rimettere in gioco l’inglese. Vettel con la vittoria ottenuta nello scorso Gran Premio è tornato prepotentemente in gioco e al momento sembra proprio lui il principale e più pericoloso rivale di Alonso che non può più continuare a correre in difesa ma ha bisogno di punti pesanti se vuole mettere il mondiale in cassaforte.

Insomma siamo sicuri che i protagonisti di questa esaltante stagione sapranno mettersi in mostra su un circuito molto selettivo che invece per i giovani esordienti sembra ormai una pericolosa pista “vecchio stile”, con curve molto veloci ma con vie di fuga molto limitate rispetto ai circuiti della “generazione-Tilke”.

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

INFO
Lunghezza del circuito: 5,807 km
Giri da percorrere: 53
Distanza totale: 307,471 km
Numero di curve: 18
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: soffice/dura
Apertura farfalla: 67% della percorrenza

RECORD
Giro prova: 1:28.954 – M Schumacher – Ferrari – 2006
Giro gara: 1:31.540 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2005
Distanza: 1h23:53.413 – F Alonso – Renault – 2006
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 9 – McLaren
Pole pilota: 8 – M Schumacher
Pole team: 9 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.804 – M Schumacher
Km in testa team: 3.095 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 8 – McLaren, Williams
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 25 – McLaren
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Albo d’oro

01. 1976 M Andretti – Lotus Ford
02. 1977 J Hunt – McLaren Ford
03. 1987 G Berger – Ferrari
04. 1988 A Senna – McLaren Honda
05. 1989 A Nannini – Benetton Ford
06. 1990 N Piquet – Benetton Ford
07. 1991 G Berger – McLaren Honda
08. 1992 R Patrese – Williams Renault
09. 1993 A Senna – McLaren Ford
10. 1994 D Hill – Williams Renault
11. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
12. 1996 D Hill – Williams Renault
13. 1997 M Schumacher – Ferrari
14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
15. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
16. 2000 M Schumacher – Ferrari
17. 2001 M Schumacher – Ferrari
18. 2002 M Schumacher – Ferrari
19. 2003 R Barrichello – Ferrari
20. 2004 M Schumacher – Ferrari
21. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
22. 2006 F Alonso – Renault
23. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
24. 2008 F Alonso – Renault
25. 2009 S Vettel – Red Bull Renault
26. 2010 S Vettel – Red Bull Renault
27. 2011 J Button – McLaren Mercedes
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Orari del Gran Premio del Giappone

Venerdě 5 Ottobre
10:00-11:30 (03:00-04:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (07:00-08:30) Prove Libere 2

Sabato 6 Ottobre
11:00-12:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3
14:00-15:00 (07:00-08:00) Qualifiche – Rai Due/Rai HD

Domenica 7 Ottobre
15:00 (08:00) Gara – Rai Uno/Rai HD

Tra parentesi gli orari italiani.

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