Gran Premio del Brasile 2014, Interlagos: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio del Brasile 2014, Interlagos: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 7 Novembre

Libere 1: 13:00-14:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 17:00-18:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 8 Novembre

Libere 3: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 17:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 9 Novembre

Gara: 17:00   ̶   71 giri  ̶   305,909km (Sky Sport F1 HD)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Brasile ci sono 3 ore di differenza.

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Podio:

Lewis Hamilton: e sono cinque di fila. L’instancabile pilota inglese rifila un terribile schiaffo morale al suo diretto rivale nonché compagno di squadra. Non è stata di certo una gara o un weekend perfetto quello dell’inglese. In qualifica molto più lontano del solito da Rosberg, e nel primo stint di gara non ha saputo tenere il passo del tedesco. Rientrato in pista dal primo pit, qualcosa è scattato nella testa dell’inglese, e ha cominciato a fare segnare giri veloci e a rimontare portandosi di nuovo ad una brevissima distanza potendo così utilizzare l’ala DRS. Quando meno ce lo aspettavamo, quasi perso dalla regia internazionale, è arrivato il sorpasso decisivo. Da lì è stata una marcia trionfale verso il traguardo, cercando con successo di guadagnare a suon di giri veloci del margine prezioso sul rivale. Ora sono 24 i punti di distacco. Cominciano a farsi sentire.

Nico Rosberg: “Nico sorpassi ora o taccia per sempre”. L’ultimatum lanciato da Hamilton durante l’ultimo Gp di certo non aiuta il pilota tedesco in quanto a morale. Stranamente con il secondo primo set di gomme medie Nico è stato nettamente più lento del suo compagno di squadra, e al momento del sorpasso non è neanche riuscito a contrattaccare o a rimanere incollato agli scarichi dell’inglese. Molto strano considerando che successivamente il ritmo gara era pressoché lo stesso per entrambi i piloti. Non è di certo una resa il risultato di domenica, ma di certo, ora, non è più il tedesco che può “vincere” il mondiale, quanto l’inglese che può solamente “perderlo”.

Daniel Ricciardo: Sicuramente uomo della gara, non tanto per il risultato finale, – anche se è stato divertente vederlo portare quella barba sul podio alla fine – quanto per gli strepitosi sorpassi effettuati lungo tutta la gara, in primis quello su Alonso, una vera gioia per gli occhi. Parte male all’inizio, ma questo è una benedizione per la spettacolarità del Gran Premio. Sorpassa appena ne ha l’occasione, infila le due Williams entrambe al pit stop, insomma fa girare bene la Red Bull che invece Vettel fatica a domare. Sempre più terzo in campionato, sempre più prima guida all’interno del team Red Bull.

1 Top:

Jean-Eric Vergne: quando manca il cedreghino sotto al sedere tutti sono capaci di inventarsi gare spettacolari. Il francese della ToroRosso non è da meno e diventa il protagonista di una delle sue gare più arrembanti – sinceramente prima d’ora non l’avevamo mai visto così pimpante se non in Ungheria – inventandosi sorpassi spettacolari al limite della regolarità. Meno apprezzabile la decisione dei commissari di penalizzarlo per queste manovre relegandolo in decima posizione a seguito di 5 secondi di penalità. Ci regala uno dei sorpassi più belli dell’anno alla prima curva, in puro stile Kamikaze di Gran Turismo. Apprezzabile anche il tentativo di doppio sorpasso alla curva 12, sfortunatamente alla fine non riuscito.

1 Flop:

Strategia McLaren per Button: “Siete proprio sicuri di quello che fate?” Direi proprio di no. Questa volta gli ingegneri della McLaren hanno toppato tutto rovinando la gara all’inglese. Sempre con le gomme troppo consumate alla fine degli stint, tempistiche di rientro troppo azzardate, risultato – misero – un tredicesimo posto. Laconico il team radio quando hanno deciso di tenerlo fuori per un giro in più mandandolo praticamente al macello tra piloti con pneumatici freschissimi. Bocciato il muretto a questa tornata.

Circuito

Nome: Autodromo Josè Carlos Pace

Luogo: Interlagos, San Paolo, Brasile

Costruzione: Inizialmente, quando venne inaugurato, nel 1940, il circuito era lungo otto kilometri. Modificato nel 1990, ora misura circa quattro kilometri. Venne intitolato al pilota Carlos Pace dopo la tragica morte dello stesso in un incidente aereo. Il tracciato si trova molto vicino a due laghi artificiali, che determinano un terreno molto sconnesso e causano le tante irregolarità dell’asfalto del tracciato.

Distanza a giro: 4,309km

Numero di curve: 15

Senso di marcia: antiorario

3 Migliori Curve: Curva 1 e 2, la S di Senna: trattasi delle prime due curve del tracciato, sono forse le più spettacolari. Si affrontano in terza marcia a circa 100 km/h accelerando progressivamente in uscita. Non sono rari i tentativi di sorpasso, molto spesso spettacolari. Curva 4, Descida do Lago: dopo un lungo rettilineo si trova questa ampia curva a 90 gradi da affrontare in quarta marcia. La staccata è abbastanza violenta da permettere ai piloti di poter battagliare anche in questo punto. Curva 12, Junçao: è l’ultima vera curva del tracciato, immette sul lunghissimo rettilineo di Interlagos: qui una buona uscita è fondamentale per potersi difendere o attaccare al meglio.

Stress Meccanico: L’asfalto molto abrasivo, l’alto carico aerodinamico e la varietà di curve della pista di Interlagos mettono a dura prova le coperture. L’impianto frenante, utilizzato per il 13% del giro, non è estremamente sollecitato in questa pista, e i lunghi rettilinei permettono ai dischi di raffreddarsi a dovere.

Scelta Gomme: PZERO WHITE MEDIUM e P ZERO YELLOW SOFT

Zona DRS: sul rettilineo principale, tra la curva 14 e la curva 1, con detection point appena dopo la curva 13, e sul rettilineo opposto tra la curva 3 e la curva 4, con detection point tra la curva 1 e la curva 2.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2011: come nel resto della stagione le Red Bull si confermano le più competitive già dal venerdì dominando FP1 ed FP3, mentre nelle FP2 è Lewis Hamilton il più veloce (McLaren – Mercedes). In qualifica Sebastian Vettel ottiene la quindicesima pole stagionale, secondo il compagno di squadra Webber ed in seconda fila le due McLaren di Button ed Hamilton. Gara: pista asciutta in partenza e vetture che scattano regolarmente con Alonso che guadagna una posizione ai danni di Hamilton. Al decimo giro l’asturiano riesce a sorpassare anche l’altra McLaren con un bel sorpasso all’esterno della Ferradura, mentre a Vettel viene segnalato dai box un’anomalia al cambio che sembra però non dargli noie. Al 16° giro comincia la girandola di soste e l’unico a non rifornire è Felipe Massa che sino al 21° passaggio rimane in testa alla corsa. Attimi di panico in corsia box quando una ruota si stacca dalla monoposto di Glock finendo quasi in pista, salvo poi arrestarsi al di fuori. Al 30° giro Vettel lascia la leadership a Webber per le continue segnalazioni di possibili guasti al cambio mentre Button anticipa il suo ingresso ai box montando le medie. Tale strategia si rivelerà vincente: dopo il terzo cambio gomme di tutti i piloti di testa l’inglese con coperture più fresche è più veloce e riesce a guadagnare la terza posizione ai danni di Fernando Alonso. Vince per la prima volta in stagione Webber davanti a Vettel e Button, che è vicecampione del mondo.

Edizione 2012:  lotta al titolo tra Fernando Alonso (Ferrari) e Sebastian Vettel (RBR – Renault), con il tedesco in vantaggio sull’asturiano di ben tredici punti.  Al termine delle qualifiche, dominate dalle due McLaren – Mercedes di Hamilton e Button, Vettel è quarto, mentre Alonso soltanto ottavo. Gara: tutte le vetture scattano bene in una partenza condizionata da una leggera pioggia, ma alla Subida do lago i tifosi della Red Bull hanno un sussulto quando Vettel viene speronato e finisce in testacoda nel mezzo del gruppo, riuscendo però ad essere evitato da tutti ed a ripartire senza riportare particolari danni alle parti meccaniche della sua vettura. Tre giri più tardi anche il diretto rivale è autore di un testacoda che gli costa tre posizioni; per la pioggia ed i detriti causati da contatti vari viene chiamata in causa la Safety Car, che annulla di fatto il distacco tra i piloti. Dopo la ripartenza vi è un valzer di soste ai box per scegliere la strategia migliore, la quale viene colta dal team Ferrari che monta gomme intermedie; in breve tempo i due piloti saranno rispettivamente 2° e 3° e manterranno tali posizioni sino al termine della corsa, vinta da Jenson Button. Da dietro Vettel rimonta fino alla sesta posizione, superando Schumacher, all’ultima sua gara in carriera; un posto che gli vale il terzo titolo mondiale alla fine dei 71 giri previsti con sole tre lunghezze di vantaggio su Fernando Alonso.

Edizione 2013: ultima gara in Formula Uno per Mark Webber ed ultima per Felipe Massa con la Scuderia Ferrari. Nelle FP del venerdì è Nico Rosberg con la Mercedes a far registrare i migliori crono, mentre il sabato mattina è Webber con la Red Bull il più veloce. Nelle qualifiche invece è il suo compagno di scuderia Sebastian Vettel ad ottenere la pole position affiancato da Nico Rosberg, seconda fila per Fernando Alonso su Ferrari e per Webber. Gara: al via Rosberg ha uno spunto migliore e si porta in testa, ma solo per un giro. Anche l’altra Mercedes di Hamilton si porta temporaneamente in terza posizione, salvo cedere poi agli attacchi di Alonso e Webber. Al terzo giro spavento per Grosjean (Lotus) che vede il propulsore Renault esplodere alla Subida do Boxes, mentre Alonso riesce a strappare la seconda posizione ai danni di Rosberg, con il tedesco che poco dopo vedrà sfilare anche Webber. Da dietro si fa spazio Button che con assetto da asciutto rispetto al resto della concorrenza sta rimontando velocemente: partito 14° è 8° dopo otto giri. Si accende nel frattempo il duello per il secondo gradino del podio ed al 13° passaggio Webber riesce ad avere la meglio al termine del rettilineo d’arrivo. Si ritrova però nuovamente dietro al ferrarista dopo un lungo cambio gomme e lo risupererà qualche tornata più tardi. Dietro intanto Felipe Massa è colpito da un drive-through mentre è quarto e scenderà in settima posizione. Al quarantesimo giro entra la safety car per permettere la rimozione della Williams di Bottas, venuto a  contatto con Hamilton in un tentativo di sdoppiamento. Si attende così l’imminente arrivo della pioggia sul campo gara, ma così non è. Dopo un confusionario cambio gomme le due Red Bull partono mantenendo comunque un certo vantaggio: Sebastian Vettel va a vincere per la nona volta consecutiva, dietro di lui giungono Mark Webber e Fernando Alonso.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1991: storica vittoria per Ayrton Senna, mai vincitore nel Gran Premio di casa sino a quel momento.  Il brasiliano parte bene dalla pole position e guadagna tre secondi di vantaggio in otto giri su Mansell (Williams – Renault), dopodiché comincia la rimonta del Leone d’Inghilterra. L’inglese perde però tempo ai box al 26° passaggio (ben 14 secondi), arretrando di fatto in classifica; recupera lo svantaggio nei ancora una volta e sembra poter raggiungere la McLaren di Senna e superarlo agilmente ma al 59° giro è costretto al ritiro per problemi al cambio. Negli stessi giri anche Senna accusa problemi al cambio, tanto da rimanere con la sola sesta marcia: compirà gli ultimi giri in questo modo, riuscendo in un’impresa titanica tanto che verrà estratto dalla vettura dai commissari in mezzo alla pista, impossibilitato a muoversi per i troppi crampi e con un principio di svenimento. Dietro lui giunge Patrese (Williams – Renault) che negli ultimi giri stava rimontando sul brasiliano sinché problemi al cambio gli hanno impedito di diminuire il gap, terzo è Gerhard Berger, compagno di squadra del brasiliano nel team McLaren.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2007: non accadeva dal 1986 che tre piloti si giocassero il titolo all’ultima gara di campionato. I contendenti al titolo sono Kimi Räikkönen (Ferrari, 100 punti), Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes, 107 punti) e Fernando Alonso (McLaren – Mercedes, 104 punti). Il sabato a conquistare la pole è però Felipe Massa, seguito subito da Hamilton, Räikkönen ed Alonso. Gara: alla partenza Hamilton parte male e si fa sfilare dai due diretti rivali, perdendo successivamente altre posizioni a causa del cambio – forse per un errore dell’inglese stesso dato dalla fretta di rimontare lo svantaggio accumulato. Le due Ferrari con Massa, idolo locale, saldamente al comando vanno via con Alonso che tenta invano di tenere il passo della coppia di testa;  dopo il primo pit-stop Massa consegna la leadership al compagno di scuderia per far sì che possa assicurarsi il titolo. Da dietro si rifà vivo Hamilton, che rimonta sino alla settima piazza al termine dei 71 giri previsti. Ciò però non basta perché il finlandese giungendo primo guadagna dieci punti e si porta in testa al mondiale di un solo punto sull’inglese, è festa per il pubblico in Rosso e per Kimi è il primo iride.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Lewis o Nico? Questo è il dilemma. Con un Hamilton in “Full Hammertime” Mode sembra non esserci scampo, ieri Rosberg è parso in gran difficoltà nel contenerlo, non resta che vedere cosa farà in Brasile per cercare di non dare altri 25 punti al diretto rivale. Dietro la sfida si fa alquanto curiosa, perché Ricciardo sembra aver le carte per tenere testa alle due Williams in un tracciato che ha visto la Red Bull vincere quattro delle ultime cinque edizioni. Al momento di pubblicare non abbiamo info precise sul meteo, una variabile che ha sempre tenuto gli ingegneri in apprensione in molte delle ultime edizioni e che potrebbe regalare qualche sconvolgimento nel caso in cui piovesse.

RECORD

Giro prova: 1:09.822 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:11.473 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Distanza: 1h28:01.451 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Vittorie pilota: 6 – A Prost
Vittorie team: 12 – McLaren
Pole pilota: 6 – A Senna
Pole team: 11 – McLaren
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 10 – Williams, McLaren
Podi pilota: 10 – M Schumacher
Podi team: 31 – McLaren

Albo d’oro

  1. 1972 C Reutemann – Brabham Ford
  2. 1973 E Fittipaldi – Lotus Ford
  3. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
  4. 1975 C Pace – Brabham Ford
  5. 1976 N Lauda – Ferrari
  6. 1977 C Reutemann – Ferrari
  7. 1978 C Reutemann – Ferrari
  8. 1979 J Lafitte – Ligier Ford
  9. 1980 R Arnoux – Renault
  10. 1981 C Reutemann – Williams Ford
  11. 1982 A Prost – Renault
  12. 1983 N Piquet – Brabham BMW
  13. 1984 A Prost – McLaren TAG
  14. 1985 A Prost – McLaren TAG
  15. 1986 N Piquet – Williams Honda
  16. 1987 A Prost – McLaren TAG
  17. 1988 A Prost – McLaren Honda
  18. 1989 N Mansell – Ferrari
  19. 1990 A Prost – Ferrari
  20. 1991 A Senna – McLaren Honda
  21. 1992 N Mansell – Williams Renault
  22. 1993 A Senna – McLaren Ford
  23. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
  24. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  25. 1996 D Hill – Williams Renault
  26. 1997 J Villeneuve – Williams Renault
  27. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  28. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  29. 2000 M Schumacher – Ferrari
  30. 2001 D Coulthard – McLaren Mercedes
  31. 2002 M Schumacher – Ferrari
  32. 2003 G Fisichella – Jordan Ford
  33. 2004 J Montoya – Williams BMW
  34. 2005 J Montoya – McLaren Mercedes
  35. 2006 F Massa – Ferrari
  36. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  37. 2008 F Massa – Ferrari
  38. 2009 M Webber – Red Bull Renault
  39. 2010 S Vettel – Red Bull Renault
  40. 2011 M Webber – Red Bull Renaul
  41. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  42. 2013 S Vettel – Red Bull Renault

Matteo Bramati, Andrea Villa

Fonti: Brembo, Pirelli

 

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