Gran Premio di Cina 2013, Shanghai: Anteprima ed orari del weekend

Finalmente il terzo appuntamento del mondiale è alle porte.

Gran Premio di Cina 2013, Shanghai: Anteprima ed orari del weekend

Siete sopravvissuti? Sono state due lunghissime settimane, due lunghissimi weekend senza Formula 1. Ma le quattro ruote, in netto vantaggio sulle due ruote (Superbike e Motomondiale), si preparano di già al terzo appuntamento del mondiale. Cina, mistica Cina: siamo pronti ad essere affascinati dalla cultura orientale e … da uno dei rettilinei più lunghi del mondiale!

Ma prima di andare più avanti facciamo il punto della situazione. I piloti arrivano da due settimane di relax/duro lavoro per migliorare la vettura. Le prestazioni dei vari team a Sepang hanno confermato e smentito lo show down di Melbourne.

Assolutamente al top in Malesia abbiamo trovato la Redbull: chi poteva conquistare la prima doppietta del 2013? La risposta è chiara e lampante. Un uno-due (e non due-uno) che schiaccia ogni avversario e porta Vettel là in cima, ancora una volta primo nel mondiale. Sono state veramente veloci anche le Mercedes, che si sono piazzate terza e quarta, con una nota dolente per il carburante: troppo poco per Lewis per spingere a fondo e terminare la gara. Della serie “And so, give me full power!”. Al top anche la prestazione di Nico Hulkenberg, che ha dato del gran filo da torcere a tutte e due le Lotus per almeno metà della durata del Gp; grande prestazione per il “FDA” Jules Bianchì, tredicesimo con una modestissima Marussia (i vertici Ferrari non se lo facciano scappare).

Prestazione anonima per le due Lotus, che hanno arrancato per tutta la gara e non hanno mai avuto il passo per arrivare a podio, né per passare Felipe Massa: altro protagonista di un Gp alquanto anonimo, almeno fino all’ultimo pit: poi ha cominciato a rimontare, ma doveva fare solo quello.

Ahinoi a questa tornata abbiamo numerosi flop. Flop clamoroso di Fernando Alonso e del muretto Ferrari: il primo, per aver tamponato inspiegabilmente Vettel alla curva 2, il secondo per aver deciso di fare rimanere fuori lo spagnolo con l’alettone danneggiato in quel modo. Inutile dire come è andata a finire (poi non si è ancora capito veramente da chi fosse stata presa quella decisione, e comunque è stata la decisione sbagliata). Occasione sprecata per la Force India, che era piazzata bene sia in qualifica che in gara, salvo poi ritirare entrambe le vetture per lo stesso problema a dei bulloni. Continua la profonda crisi della McLaren, che racimola solamente due punticini con Pérez  (che dire di lui?): buono Button, ma sembra che i guai ai pit non siano finiti. Aleggiano certi spiriti sulla piazzola della McLaren, sarà Hamilton? Per chiudere i flop dobbiamo citare doverosamente Pastor Maldonado: due gare e neanche una bandiera a scacchi … “lo chiamavano costanza”.

Credevate che ce ne fossimo dimenticati? E invece no! Come non citare il famigerato multi 21? E la telenovela andata in scena prima del podio tra il trio di attori Vettel-Newey-Webber? Dunque, ricapitoliamo il fattaccio. Webber era primo e Vettel secondo. Dopo l’ultimo pit stop la Redbull ha detto “habemus risultatum” e ha ordinato di mantenere le posizioni. Vettel ha fatto finta di non sentire, si è inventato un sorpasso da brividi ed è andato a vincere. Per essere brevi citiamo il dito medio di Webber dopo il sorpasso subito. Mark non è stato decisamente contento. Le posizioni tra i fan sono due:

– Vettel è stato estremamente scorretto, doveva rispettare il volere della squadra come ha fatto Rosberg con Hamilton. Se i ruoli fossero stati invertiti sarebbe successo un putiferio tra Webber e la Redbull.

– Vettel ha fatto il suo interesse: era più veloce e quindi ha passato l’australiano. Sorpasso spettacolare, e se Webber fosse stato abbastanza veloce si sarebbe ripreso la posizione invece di mollare subito facendo l’offeso.

Le scuse di Vettel sono arrivate poche ore dopo, ma siamo sicuri che fossero proprio sue? Intanto per Mark sono spuntate come funghi le alternative alla Formula 1, addirittura un volante da Porsche per Le Mans, come se fosse già un pilota finito. Se davvero abbandonerà la Redbull ne vedremo delle belle.

Ma voltiamo pagina, veniamo al tanto agognato weekend di Gran Premio che ci aspetta. Per il terzo appuntamento del mondiale l’allegra compagnia della FIA fa tappa in Cina. Più precisamente a Shangai. Ci troviamo in un circuito ancora di più moderna realizzazione rispetto alla Malesia, infatti la costruzione di questo spettacolare tracciato risale al 2002, e la prima gara di Formula 1 venne ospitata nel 2004. Il complesso delle tribune, della conformazione del tracciato e della spettacolarità di alcune curve non ha nulla da invidiare al circuito di Sepang. La sede stradale di questo tracciato infatti è larga quanto quella del tracciato malese, e quindi offre numerose chance di sorpasso evitando rischi inutili. Due sono le caratteristiche principali di questo tracciato: la curva uno, a spirale, che va a restringersi, sforza soprattutto lo pneumatico anteriore sinistro; il più lungo rettilineo del mondiale di Formula 1, dove si possono compiere numerosi sorpassi (anche più di uno alla volta) complice lo stretto “harpin” tornantino che bisogna affrontare a velocità ridotta subito dopo il dritto. È particolare anche la curva che immette in questo tratto del circuito: la curva 13 infatti è leggermente soprelevata, per garantire un’ottima trazione alle vetture in uscita delle curve lente 11 e 12. Lungo 5451 metri il tracciato si snoda su una forma che ricorda vagamente l’ideogramma shàng, dal quale deriva la parola Shanghai. Il circuito è di nuovissima generazione e l’architetto che lo ha realizzato, sì, proprio lui: Tilke, ha utilizzato delle particolari fondamenta in poliestere per far fronte al terreno molto paludoso della zona. Le tribune, invece, sono protette dalla pioggia da singolari coperture a forma di fiore di loto, simbolo tipico del paese. Le due zone di attivazione del DRS saranno poste sui due rettilinei principali. Qui in Cina la Pirelli porterà per la prima volta nel 2013 la mescola yellow soft, associata alla silver medium: una scelta attuata per fronteggiare al meglio gli impegnativi curvoni di questa pista.

Rullino i tamburi, squillino le trombe, festa grande per tutti gli appassionati: il Gp di Cina verrà trasmesso in diretta dalla Rai! Ebbene sì, finalmente avremo un riscontro diretto, anche se l’orario non sarà dei migliori per raggiungere il massimo dello share, ma se qualcuno aveva avanzato ipotesi precoci all’alba del primo Gp riguardo ai dati Rai-Sky, avrà modo di smentire o confermare le proprie idee. E comunque, finalmente tutti potranno godersi una gara in santa pace, senza streaming saltellanti in lingue sconosciute, senza il bisogno della parabola per agganciare i canali svizzeri o tedeschi, senza aspettare in religiosa astinenza da televisione e internet per poi sentire 5 minuti prima della partenza “Successo di … in Cina!” al telegiornale. Insomma, finalmente si torna tutti sul divano a godersi la nostra cara e vecchia Formula 1, Mazzoni e Capelli compresi.

Edizioni precedenti:

Edizione 2004: ad inizio week-end la Ford annuncia la vendita del Team Jaguar F1, della Cosworth e di altre società.  Trulli viene scaricato malamente dalla Renault dopo alcuni screzi con il team manager Flavio Briatore, al suo posto subentra Jacques Villenueve. Rientro per Ralf Schumacher dopo 6 gare d’assenza causate dall’incidente nel GP degli Usa. In qualifica il più veloce è Barrichello su Ferrari, con lui in prima fila c’è Kimi Räikkönen  su McLaren – Mercedes mentre Schumacher è costretto a partire dalla pit-lane dopo aver sostituito il motore. Nella gara del 26 settembre vince il brasiliano che combatte a lungo con il finlandese ma anche con un ottimo Jenson Button su BAR – Honda che con la strategia di sole due soste riesce ad ottenere il secondo piazzamento precedendo Räikkönen.

Edizione 2005: gara disputata il 16 ottobre. In qualifica il più veloce è Fernando Alonso (Renault Team) in 1.34.08 seguito dal compagno Giancarlo Fisichella. In generale tutti i team che dispongono di gomme Michelin ottengono ottimi piazzamenti, in difficoltà chi monta Bridgestone, tra cui la Ferrari. In gara vince Alonso, secondo Räikkönen su McLaren – Mercedes  e terzo un ottimo Ralf Schumacher su Toyota che riscatta la delusione dell’anno precedente. Male le Ferrari: Barrichello è soltanto 12° mentre Michael è costretto al ritiro a causa di un testacoda.

Edizione 2006: si svolge nel week-end della prima settimana di ottobre ed è cruciale ai fini di un campionato che vede il testa a testa Alonso – Schumacher ; in qualifica il più veloce è lo spagnolo mentre il tedesco parte soltanto dalla sesta casella, ma la gara è tutta un’altra cosa: sotto una pioggia battente vince Michael in 1h37’32’’747 e così si porta così a pari punti in campionato mentre nel mondiale costruttori la Renault supera di 1 punto la casa di Maranello grazie al terzo posto di Giancarlo Fisichella; ritrito per l’altro pilota della Rossa Felipe Massa in seguito ad un contatto con Yamamoto su Super Aguri – Honda.

Edizione 2007: un’edizione ricordata soprattutto per l’errore commesso da un giovane Hamilton e dal suo team. Infatti l’inglese avrebbe potuto laurearsi campione del mondo ma posticipando l’ingresso ai box come da ordini l’usura delle gomme è tale che proprio nel rientro esce di pista ed è costretto al ritiro, favorendo così i diretti rivali, ovvero Kimi Räikkönen  e Fernando Alonso che si classificano rispettivamente primo e secondo portando così il divario tra i tre piloti a meno di 10 punti. Terzo Felipe Massa che non può in alcun modo impensierire gli altri tre ma che così aumenta il distacco della scuderia Ferrari nel campionato costruttori.

Edizione 2008: lotta aperta tra Lewis Hamilton e Felipe Massa per il mondiale con Alonso arbitro che prima del week-end dice di voler favorire il brasiliano per la vittoria, tuttavia questa volta l’inglese non sbaglia e va a vincere sotto un cielo nuvoloso proprio davanti al ferrarista portando il suo vantaggio a +7 (94 contro 87); terzo l’altro ferrarista Räikkönen, mentre nel mondiale costruttori la Ferrari allunga sulla McLaren.

Edizione 2009: la gara diventa la terza del campionato (come lo è tuttora) e si svolge il 19 aprile. Quattro giorni prima la FIA aveva rigettato il ricorso contro le soluzioni tecniche adottate da Brawn GP, Williams e Toyota, così le classifiche dei primi due gran premi della stagione rimangono invariate; tempestivamente anche McLaren e Renault corrono ai ripari montando nuovi diffusori. A vincere è però Sebastian Vettel su RBR – Renault seguito dal compagno di squadra Mark Webber , battendo così i favoriti Barrichello e Button su Brown GP.

Edizione 2010: in qualifica strapotere Red Bull con Vettel primo (1’34’’558 al termine della Q3) e Webber secondo, terzo Alonso su Ferrari a +0.355. in gara però a dominare sono le due McLaren – Mercedes con Button 1° ed Hamilton 2° seguiti a ruota da Nico Rosberg su Mercedes GP, Alonso giunge quarto, Vettel sesto e Webber ottavo. In questo modo Button si porta in testa al mondiale con ben 60 punti.

Edizione 2011: prima stagione per la Pirelli su questo tracciato in cui i piloti si lamentano dei troppi detriti lasciati dalle gomme, i famosi “marbles”, tuttavia rassicurati dal costruttore che afferma la loro non pericolosità data anche la struttura del tracciato. Nelle qualifiche conquista la pole Sebastian Vettel su RBR – Renault in 1’33″706 (tempo Q3), poi Jenson Button e Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes; quinta e sesta le due Ferrari di Alonso e Massa. Il tedesco non domina però poi in gara: a vincere è Hamilton, terzo Webber. In seguito La FIA punisce la scuderia Toro Rosso con 100.000€ di multa per l’incidente ai box di Alguersuari che ha causato il distacco di una ruota durante la gara, mentre non prende provvedimenti nei confronti di Nick Heidfeld e Paul Di Resta per un presunto contatto in gara.

Edizione 2012: gara disputata il 15 aprile, vede schierarsi in prima fila Nico Rosberg su Mercedes GP e Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes (poi arretrato di 5 posizioni per la sostituzione del cambio). Una pole per la Mercedes che mancava da 57 anni, avvenuta sull’autodromo di Monza ad opera di Juan Manuel Fangio. Il tedesco centra anche la vittoria seguito da Lewis Hamilton e Jenson Button. Kamui Kobayashi compie il suo primo giro veloce in carriera ed è il secondo giapponese a farlo dal 1989 (ad opera di Satoru Nakajima). Male Vettel che nei giri finali si fa superare giungendo così quinto e anche Alonso che giunge nono guadagnando solamente due punti in classifica.

Venerdì 12 Aprile

Libere 1: 4:00-5:30 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)

Libere 2: 8:00-9:30 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)

Sabato 13 Aprile

Libere 3: 5:00-6:00 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)

Qualifiche: 8:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica  14 Aprile

Gara: 9:00  ̶  56 giri  ̶  305.066km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Cina ci sono 6 ore di differenza.

Distanza a giro: 5.451km

Numero di curve: 16

Senso di marcia: orario

RECORD

Giro prova: 1:34.012 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:32.238 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h29:12.420 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 2 – L Hamilton
Vittorie team: 3 – Ferrari, McLaren
Pole pilota: 3 – S Vettel
Pole team: 3 – Red Bull
Migliori giri pilota: 2 – L Hamilton
Migliori giri team: 3 – McLaren
Podi pilota: 4 – K Raikkonen
Podi team: 7 – McLaren

Albo d’oro

1. 2004 R Barrichello – Ferrari
2. 2005 F Alonso – Renault
3. 2006 M Schumacher – Ferrari
4. 2007 K Raikkonen – Ferrari
5. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
6. 2009 S Vettel – Red Bull Renault
7. 2010 J Button – McLaren Mercedes
8. 2011 L Hamilton – McLaren Mercedes                                                                                                                                                                                             9. 2012 N Rosberg  ̶  Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati

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