Formula 1: Titolo 2010 al più Ragioniere?

Formula 1: Titolo 2010 al più Ragioniere?

Sono passate tre gare dal GP D’Ungheria, dove avevamo analizzato la situazione a sette gare dal termine del campionato.

Prima e adesso

Allora la situazione era la seguente:

Mark Webber, 161 punti
Lewis Hamilton, 157 punti
Sebastian Vettel, 151 punti
Jenson Button, 147 punti
Fernando Alonso, 141 punti

Ora, a sole quattro gare dal termine, e con l’incognita Corea (forse più di un’incognita), dopo il GP di Singapore e la doppietta di Fernando Alonso con il GP d’Italia, la situazione è pressochè immutata per quanto riguarda il distacco tra il primo e il quinto, ma sono cambiati molto gli scenari.

La classifica attuale è ora questa:

Mark Webber, 202 punti
Fernando Alonso, 191 punti
Lewis Hamilton, 182 punti
Sebastian Vettel, 181 punti
Jenson Button, 177 punti

Il distacco tra Mark Webber e l’ultimo dei pretendenti in classifica (allora Alonso, oggi Button) è passato da 20 a 25 punti, ma potenzialmente ancora tutti e 5 i piloti possono portare a casa il Mondiale.

Di gara in gara le prospettive cambiano in base agli ultimi risultati, ed è quindi difficile fare una previsione senza tenere conto di quanto successo nell’ultimo appuntamento.

Le prospettive dei 5 ancora in lotta.

Mark Webber, 202 punti

Mark Webber, attuale leader della Classifica

Nonostante abbia corso in difesa nelle ultime tre corse, mantiene il comando della classifica e ha aumentato il vantaggio sul primo inseguitore, da quattro a undici punti. Suzuka e Interlagos potrebbero essere congeniali alle doti aerodinamiche della Red Bull. Al contrario del suo compagno, la sua stagione è sicuramente sopra le attese e il non supporto totale della squadra (che continua a preferirgli Vettel) potrebbe giocare un ruolo determinante nella spartizione dei punti delle prossime gare.

Fernando Alonso, 191 punti

Fernando Alonso. Le sue quotazioni sono in decisa ascesa dopo la doppietta Monza-Singapore

E’ indubbio che le ultime due vittorie consecutive di Fernando abbiano rilanciato in maniera esponenziale le sue quotazioni per la vittoria finale. Il suo distacco in classifica è sceso infatti dai 41 punti dell’erroraccio di Spa agli 11 attuali.
Il trend è assolutamente positivo ma, come successo nell’ultimo GP, non deve sbagliare più nulla se vuole portare a casa il titolo.

Lewis Hamilton, 182 punti

Il doppio zero delle ultime due gare preoccupa Lewis Hamilton

Il doppio zero Monza-Singapore peserà tantissimo sulla sua classifica finale. La gara prodigio di Spa è stata cancellata dall’eccesso di foga in partenza a Monza e dal contatto con Webber a Singapore. Con una tattica più conservativa avrebbe portato a casa punti preziosissimi, invece la sua situazione si è complicata, sebbene nulla sia ancora perduto. Da qui in poi non deve più sbagliare.

Sebastian Vettel, 181 punti

Sebastian Vettel ha ritrovato il podio a Singapore

Sulla sua classifica pesano gli scontri di Istanbul e Spa e i guai della Red Bull di inizio stagione. Il secondo posto di Singapore è un’iniezione di fiducia in vista delle ultime gare. Velocisticamente è uno dei primi del circus, ma non ha ancora esperienza e tattica sufficiente per portare a casa un Mondiale. Sebbene matematicamente sia ancora in lotta, la sua stagione è fino ad ora da considerarsi negativa, sicuramente sotto le aspettative iniziali. Le pole non bastano.

Jenson Button, 177 punti

Jenson Button, Campione del Mondo 2009

E’ a soli 5 punti dal suo compagno Hamilton, ma è molto meno quotato dello stesso. Ne abbiamo parlato qui: Campione o meno, Button sta dimostrando di saper raccogliere il massimo dal mezzo a disposizione. E, a conferma di questo, i suoi risultati peggiori sono collegati a colpe non sue. La copertura del radiatore dimenticata a Montecarlo e l’incidente subìto da Vettel a Spa gli impediscono infatti di essere ben più avanti in classifica.

Chi può spuntarla
Difficile dirlo. Ogni gara è una storia a sè, e come in tutte le cose l’ultima occasione è quella che fa cambiare scenari e prospettive.
Dopo Singapore, Alonso per gli scommettitori ha perso fascino, viene pagato poco. Oltre a questo, ha un grande vantaggio. Corre da solo contro due coppie in cui ogni pilota potrebbe portare via punti al compagno di squadra.
Proprio per questo, a Mclaren e Red Bull, per non ripetere un errore classico di una gestione “libera” dei piloti converrebbe (forse) mettere i puntini sulle “i” e decidere su chi puntare definitivamente. Da questo punto di vista in Mclaren potrebbero aver imparato la lezione del 2007. In Red Bull invece la scelta potrebbe essere più difficile. La continua attesa di Sebastian Vettel, anche alla luce del secondo posto di Singapore, potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang. Se aggiungiamo che la Red Bull non ha esperienza nella gestione dei suoi piloti in situazioni simili…

Tornando ai piloti, quello che si è mostrato più costante è Jenson Button. Non sarà “televisivo” e aggressivo, ma non sbaglia quasi mai. E in un campionato dove conta più sbagliare meno che vincere di più, questo potrebbe essere un elemento non trascurabile. E’ a una gara di distacco da Webber in classifica, e nelle condizioni di bagnato ha dimostrato di saper gestire egregiamente quanto a disposizione.
Mark Webber, dal canto suo, ha visto aumentare il suo vantaggio in classifica nonostante tre gare poco brillanti. Da capo classifica, può amministrare la situazione, ma da qui in poi i risultati devono assolutamente cambiare in meglio.
Lewis Hamilton esce un po’ ridimensionato dagli ultimi due appuntamenti, ma non va sicuramente trascurato. Già Suzuka potrebbe essere luogo del riscatto, e Lewis ha dimostrato di esaltarsi nei tracciati impegnativi.

Le ultime quattro (tre?) gare
Suzuka, Interlagos, Yas Marina e l’incognita Corea. Tralasciando l’ultima, sulla quale ci sono ancora parecchi dubbi sulla fattibilità dell’evento, rimangono tre circuiti.
Su Suzuka c’è poco da dire. Tracciato storico che premia la bontà aerodinamica delle monoposto. Qui la Red Bull potrebbe fare la differenza.
Anche ad Interlagos le Lattine potrebbero partire favorite dal pronostico, ma con meno vantaggio rispetto alle dirette concorrenti.
Yas Marina, da buon circuito in Tilke Style, premia le doti di accelerazione e frenata. E qui la Ferrari può spuntarla.

In cinque per un posto
Più che per i sorpassi, questo Mondiale verrà ricordato per i colpi di scena (ed errori) legati ai pretendenti al titolo.
Da qui in poi conterà sbagliare pochissimo e portare a casa più punti possibili per vincere un Titolo sì combattutissimo, ma molto da Ragionieri.

Alessandro Secchi

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