Formula 1 | Lawson nell’occhio del ciclone: anche Sainz critica l’atteggiamento del pilota RB
Carlos Sainz, Fernando Alonso e Sergio Perez hanno criticato l'atteggiamento di Liam Lawson in Messico
Formula 1 Lawson Sainz – Durante il Gran Premio del Messico, una comunicazione via radio non trasmessa ha rivelato la frustrazione di Carlos Sainz nei confronti di Liam Lawson, accusato di non aver rispettato le bandiere blu e di aver rallentato la Ferrari per due settori. Il vincitore del GP, autore anche della pole position al sabato, ha richiesto una penalità per il pilota della Racing Bulls, esclamando via radio: “Lawson! Dovrebbe essere una penalità. Una penalità.”
Sainz, Alonso e Perez bacchettano Lawson
L’iberico non è stato il solo a criticare l’atteggiamento del neozelandese: anche Sergio Perez ha espresso più di qualche perplessità sulla condotta di gara di Lawson, consigliandogli di mostrarsi “un po’ più umile”.
Il messicano ha ricordato come già la scorsa settimana Fernando Alonso, due volte campione del mondo, avesse espresso opinioni simili, apparentemente ignorate dal giovane pilota della compagine faentina. “Penso che il modo in cui è entrato in Formula 1 non rifletta l’atteggiamento giusto. La Formula 1 è un mondo brutale e potrebbe non durare a lungo se non cambia. In questi due GP si sono verificati troppi incidenti che lo hanno riguardato. Spero che possa fermarsi un attimo e imparare da queste esperienze.”
Anche Alonso ha condiviso il suo punto di vista su Lawson, evidenziando la necessità di adattarsi rapidamente per mantenere un posto in Formula 1. “Non ho nulla contro di lui, ma ho visto troppi errori in troppo poco tempo. Questo non funziona qui. Anche perché non ci sono seconde chance in questo sport e ogni sbavatura può costare cara.”
La pressione sulle spalle del pilota RB
Le critiche di Alonso e Perez, unite al team radio di Sainz, sottolineano le elevate aspettative di un ambiente in cui ogni errore può costare caro. Lawson, appena arrivato nel mondo della F1, affronta quindi una pressione crescente per dimostrare il suo valore e la sua maturità, consapevole che la permanenza nella massima categoria richiede sia prestazioni impeccabili che rispetto verso i piloti esperti – soprattutto in vista di una possibile promozione in Red Bull nel 2025.
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