Formula 1 | GP Gran Bretagna, asfalto abrasivo e complicato per le gomme

L'anteprima della Scuderia Ferrari: impianto frenante utilizzato solo per l'8% del giro

Formula 1 | GP Gran Bretagna, asfalto abrasivo e complicato per le gomme

Il mondiale di Formula 1 torna in Europa dopo la doppia trasferta in Azerbaijan e Canada per dare il via alla serie dei Gran Premi più classici, iniziando da quello di Silverstone, dove l’avventura di questo sport è cominciata 72 anni fa. Il circuito, ricavato dall’unione delle tre piste di un aeroporto della seconda guerra mondiale, è stato per 55 volte teatro del Gran Premio di Gran Bretagna, oltre che di una delle due gare bis del 2020, denominata GP del 70° Anniversario. Si tratta di uno dei due appuntamenti da sempre inseriti nel calendario della Formula 1 insieme a quello d’Italia.

Nel corso degli anni il tracciato ha subito molte modifiche e alle forme squadrate delle origini si sono sostituite curve piuttosto differenti fra loro, per quanto il circuito rimanga comunque molto veloce e insidioso: la Copse, un tempo curva 1, e le esse velocissime formate dalle curve in sequenza Maggots, Becketts e Chapel sono ancora oggi tra i punti preferiti da tutti i piloti. L’ultima radicale modifica fatta a Silverstone risale al 2010, quando è stato cambiato il tratto successivo alla curva Abbey e il rettilineo di partenza è stato spostato dopo la curva Club.

Asfalto abrasivo. Silverstone è un circuito tradizionalmente critico per le gomme. Presenta infatti un asfalto molto abrasivo e numerosi curvoni veloci che sottopongono gli pneumatici a forze trasversali. A questo si aggiunge il fatto che i team sono soliti applicare un elevato carico aerodinamico proprio a causa delle curve veloci e questo finisce per accumulare stress sulle gomme portando al rischio di usura e surriscaldamento. L’impianto frenante, utilizzato solamente per l’8% del giro, non è invece soggetto a pesanti sforzi. In curva si possono raggiungere i 5g di accelerazione laterale, uno stress notevole per il collo dei piloti.

Programma. Da percorrere ci sono 52 giri del circuito da 5.891 metri, pari a 306,198 km; due le zone DRS, tra le curve 5 e 6 e dopo la 14, sull’Hangar Straight. Le prove libere del venerdì saranno alle 13 e alle 16 locali (14 e 17  italiane), mentre la terza sessione sarà il giorno dopo alle 12 locali (13 italiane). Le qualifiche saranno alle 15 (16 italiane), così come la gara di domenica.

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