Formula 1 | Aston Martin d’accordo con la gestione della FIA a Melbourne

Il direttore sportivo Stevenson: "Chi non voleva le bandiere rosse non ha gli stessi strumenti della Federazione"

Formula 1 | Aston Martin d’accordo con la gestione della FIA a Melbourne

Il caos di Melbourne con le bandiere rosse non è piaciuto alla stragrande maggioranza di appassionati, addetti ai lavori e piloti. La FIA sembrava voler creare ad hoc un po’ di show in più per cercare di ravvivare una gara già bella che morta da un pezzo, a discapito dello sport e del lavoro di tutti. Non la pensa così l’Aston Martin, la quale fa un po’ la voce fuori dal coro anche perché non è stata affatto penalizzata dagli avvenimenti australiani, anzi tutt’altro, e con le parole del direttore sportivo Andy Stevenson sostiene le decisioni prese dalla Federazione Internazionale.

“C’era un po’ di incertezza, ma crediamo che la FIA abbia agito bene – ha detto Stevenson. Hanno imparato tante cose accadute negli ultimi anni, e sono riusciti a gestire molto bene i fatti del Gran Premio d’Australia, anche perché sono gli unici ad avere tutte le informazioni necessarie e tutti devono saperlo e ricordarlo. Chi non era d’accordo con la bandiera rossa non aveva a disposizioni i dati e le informazioni sulle condizioni delle barriere di sicurezza, su cosa stava accadendo e dove si trovassero i veicoli di sicurezza e dei medici, nessuno lo sapeva, tranne la FIA”.

“Abbiamo visto la seconda bandiera rossa e la ripartenza da fermo come un’opportunità: è successa la stessa cosa con Vettel a Baku qualche anno fa, e alcuni membri del team volevano che la gara non ripartisse, ma Seb diceva di ripartire perché voleva guadagnare altre posizioni, e infatti è riuscito a risalire dal terzo al secondo posto finale. In Australia anche Fernando e Lance volevano una ripartenza, e tutti noi abbiamo pensato di provare a cogliere questa possibilità. Chiaramente non è andata proprio così, quantomeno subito dopo lo start, ma è stato sicuramente emozionante”.

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