Ferrari, Fernando Alonso: “Un piccolo miracolo essere al comando”

"Se vinciamo il titolo, sarà un miracolo, ma se non ci riuscissimo avremmo comunque fatto del nostro meglio"

Ferrari, Fernando Alonso: “Un piccolo miracolo essere al comando”

Dopo la conferenza stampa FIA del compagno di squadra Felipe Massa, è stato il turno di Fernando Alonso incontrare i media nell’area della Scuderia Ferrari all’interno del paddock di Suzuka. L’argomento del giorno i recenti cambi di squadra di alcuni piloti per la stagione 2013, e al pilota spagnolo è stata chiesta la sua opinione al riguardo.

“Da Singapore sono stato un po’ fuori dal mondo “normale”, quindi non sapevo tutto ciò che era successo, a parte il passaggio di Hamilton alla Mercedes e di Perez alla McLaren”, ha ammesso il pilota Ferrari. “Ma non ho sentito quello che hanno detto o le motivazioni. Credo sia normale per i piloti cambiare, fa parte della loro carriera. Quando le indiscrezioni erano iniziate a circolare, avevo detto che era positivo per Lewis andare avanti. Per quanto riguarda la McLaren, hanno già vissuto questa situazione prima, con Prost, con Senna, con me, e adesso Lewis. Sono passati quattordici anni dall’ultimo titolo Costruttori vinto dalla McLaren, a volte in stagioni in cui hanno avuto la migliore vettura, e sono sicuro che Lewis voglia vincere. Ha fatto un grande lavoro con la McLaren, ha vinto gare e conquistato un titolo, ed è considerato uno dei migliori piloti. Mi aspetto che sia molto competitivo il prossimo anno con la Mercedes e un reale contendente per il campionato”.

Tutto questo è il futuro mentre i giochi per i titoli di quest’anno sono ancora aperti. “E’ un piccolo miracolo essere al comando del campionato al momento”, ha affermato Fernando. “Abbiamo fatto tanta strada dalle prime sei gare, quando non riuscivamo ad accedere nella Q3 ed eravamo 1,5 secondi più lenti rispetto ai migliori. Adesso la monoposto è migliorata e andiamo a podio molto più regolarmente e siamo più ottimisti, ma dobbiamo vedere cosa possiamo fare da qui alla fine. Se vinciamo il titolo, sarà un miracolo, ma se non ci riuscissimo avremmo comunque fatto del nostro meglio, perché credo che fino a oggi abbiamo disputato 14 gare perfette. Non dobbiamo quindi commettere errori nelle ultime sei, mantenere la calma e portare a casa più punti possibili la domenica: qualche volta saremo quarti, altre volte secondi. Dipende dalla corsa, dipende da quale rivale sta facendo cosa, vediamo se saremo aggressivi o difensivi in gara. A Singapore, per esempio, siamo stati aggressivi alla partenza per compensare una brutta qualifica, ma nelle battute finali Button e Vettel erano troppi avanti e non aveva senso correre rischi”.

I media sono pronti a indicare questa come la migliore stagione di Fernando in F1 in termini di guida, ma lo spagnolo non farebbe un’altrettanta simile affermazione: “Ogni anno migliori e impari dai tuoi errori”, ha detto Fernando. “Finora quest’anno siamo stati molto costanti e tirato fuori il massimo dalla monoposto, quindi sono molto contento di questo, non solo personalmente in termini di pilotaggio, ma anche per il team, perché qui in pista, in tutte le aree, abbiamo ottenuto il massimo. Finora, l’intero pacchetto, il pilota, la squadra, la strategia, la gestione degli pneumatici, hanno beneficiato di quanto imparato nella scorsa stagione”.

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