F1 | Verstappen, giorni di un futuro passato
Il pilota olandese è a un bivio: la gloria o una sconfitta già vista
Sembrava lanciatissimo, un vincitore seriale divenuto ormai inarrestabile, incontenibile, una forza della natura che dopo anni di monologo targato Mercedes aveva finalmente ribaltato pronostici e fato.
Max Verstappen è stato per qualche gara il campione in pectore della F1 2021, tanto che si pensava che una eventuale vittoria a casa di Lewis, a Silverstone, avrebbe messo la pietra tombale sul dominio di Bracley. E invece la storia ha preso una piega strana e contorta proprio dall’Inghilterra.
Un bacio piuttosto violento alle barriere, la rabbia per quel contatto con Hamilton che infiniti lutti (sportivi) addusse alla Red Bull e massimi benefici a Sir Lewis, che andava a maramaldeggiare contro la povera Ferrari prendendosi una vittoria che lo rilanciava in classifica in modo prepotente. Max è passato dalla vittoria di forza della Sprint Race alla frustrazione, con la voglia di vendicarsi a Budapest su una pista favorevole alla sua RB16B.
Ma anche lì gli dei delle corse si sono messi di traverso, con Bottas che ha provocato la nefasta carambola che ha messo, in pratica, per la seconda gara di seguito k.o. il campioncino di Milton Keynes, il quale in due GP ha raccolto così la miseria cinque punti complessivi (3 nella Sprint Race in Inghilterra, due in Ungheria) trovandosi a inseguire in classifica Hamilton, il quale è passato da -32 a +8 di vantaggio.
Proprio per questo ora viene il bello. La forza, atroce, impietosa, sadica, della Mercedes è tutta qui, nella capacità di riadattarsi e risalire, di spuntarla sempre, di tornare prepotentemente in auge e di farlo nel modo più totalizzante possibile.
La squadra di Toto Wolff non ha solo recuperato tutto lo svantaggio in classifica, questo per la sfortunata Red Bull delle ultime due gare sarebbe il problema minore; la Mercedes ha soprattutto recuperato lo svantaggio prestazionale, ha aggiornato la W12 risolvendo i problemi di carico al retrotreno ed è probabilmente già tornata ad essere la monoposto più veloce del gruppo. Dimostrazione sono le due pole position consecutive di Hamilton, contando quella del venerdì di Silverstone come tale.
E’ come un dejà vu, come quando tre anni fa c’era una Ferrari velocissima che poi franò sui suoi stessi errori venendo surclassata sulla distanza dalla Mercedes. Il rischio è che Max Verstappen riviva giorni di un futuro che è già passato, da sognatore e favorito a sconfitto di turno sotto i colpi implacabili di Lewis Hamilton, uno che non si scompone mai, che vince o massimizza il risultato, che limita i danni, che raramente sbaglia o commette errori.
Max Verstappen è chiamato quasi all’impossibile, a ribaltare nuovamente il pronostico, a sperare che la Red Bull sia ancora la monoposto ammirata fino a Silverstone, che possa ancora giocarsela alla pari sul giro secco con la Mercedes e il resto dovrà mettercelo lui. Dovrà essere motivato, aggressivo, sfrontato. Dovrà provare a imporre la sua legge, quella delle vittorie consecutive di Francia, Stiria e Austria, nelle piste amiche di Spa e Zandvoort, dove le tribune saranno gremite di suoi tifosi.
Max dovrà lasciarsi dietro due gare che potrebbero abbattere chiunque, resettando la mente e dimostrandosi più forte non solo di Lewis Hamilton ma dello stesso destino, esorcizzando una storia che già abbiamo visto, con i più forti che dopo un momento di difficoltà tornano in testa, con tutte le condizioni a loro favore.
L’olandese è a un bivio, immolarsi sull’altare dell’ottavo titolo di Lewis, ennesima vittima sacrificale dell’uragano tecnico sportivo Mercedes che tutto spazza via, senza lasciare nemmeno le briciole, o ribellarsi ancora una volta, sorprendendo tutti e prendendo in contropiede quello stesso Hamilton che è tornato a spadroneggiare dentro e fuori la pista, con la tracotanza di chi è certo di spuntarla al traguardo finale. Sarà così anche stavolta? La palla passa alla Red Bull…
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