F1 | Red Bull, Perez nella storia: due ritiri nella stessa gara
Geniale o controverso: il messicano torna in pista dopo il ritiro per scontare una penalità
La Red Bull ne ha collezionati di record durante questa stagione, culminata con la vittoria del titolo costruttori proprio qui in Giappone. Il doppio ritiro nell’arco di una stessa gara, però, era un record quanto mai impensabile, ma Sergio Perez ci è riuscito: a dirla tutta, la sua gara è stata ancor più rocambolesca di così. Alla partenza perde due posizioni, finendo subito in un contatto con Lewis Hamilton che lo costringe a tornare ai box per sostituire le gomme e l’ala anteriore. Torna in pista sulle hard durante il regime di Safety Car, ma invece di accodarsi al gruppo, il messicano scatta in uscita sorpassando tre dei suoi colleghi. Ci mette ben tre curve a restituire la posizione, guadagnandosi così la prima penalità di cinque secondi. Nel frattempo Checo guadagna posizioni, ma nell’irruenza della rimonta entra con troppa aggressività all’interno su Kevin Magnussen, mandando la Haas in testacoda. Col il nuovo contatto danneggia nuovamente l’ala anteriore, per cui Perez rientra ai box per scontare la penalità e sostituire nuovamente l’alettone. Per l’incidente con Magnussen la direzione gara è magnanima: solo cinque secondi di penalità, che non verranno però scontati quando, al quindicesimo giro, Perez si ritira e i meccanici rimettono subito la vettura nel box. La sua gara sembra essere terminata così, ma Verstappen ha appena iniziato il ventisettesimo giro quando Perez rientra in macchina: la Red Bull lo rimette in pista per fare un giro, scontare la penalità, e ritirarlo nuovamente. Che la mossa sia controversa o geniale è tutto da vedere, fatto sta che la trovata sia legale, secondo il regolamento. Sergio Perez è, con tutta probabilità, il primo pilota della storia a ritirarsi per ben due volte nello stesso Gran Premio. E così, come il compagno di squadra Verstappen, anche le gesta di Perez rimarranno ai posteri.
“Sarebbe stato bello festeggiare il titolo in modo diverso, ma questo resta comunque un anno incredibile e sono così felice per la squadra. La mia gara non è stata affatto facile; ho perso posizioni in partenza e, da li, tutto è andato male. I contatti hanno causato troppi danni e così abbiamo ritirato la vettura. Dopo averla riparata avevamo ancora una penalità da scontare, così siamo tornati in pista per due giri, per poi tornare ai box. Nonostante questo, è stata una grande giornata per tutto il team, finalmente il titolo è nostro. Sono orgoglioso di ogni componente di questa squadra: sono stati incredibili”.
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