F1 | Red Bull, Christian Horner minaccia azioni legali e avverte Ferrari e Mercedes

"Come fanno a dire cose del genere senza sapere nulla della nostra situazione finanziaria?", ha detto il britannico

F1 | Red Bull, Christian Horner minaccia azioni legali e avverte Ferrari e Mercedes

Continua a crescere il polverone budget cap nel paddock di Singapore. La Red Bull è finita, insieme all’Aston Martin, anche se con toni ovviamente minori, sotto accusa da parte di gran parte del Circus, Ferrari e Mercedes su tutte per la presunta violazione del tetto salariale della scorsa stagione. Toto Wolff e Laurent Mekies, rispettivamente team princpal della Stella e Racing Director della Scuderia di Maranello hanno mosso accuse pesanti nei confronti della Red Bull, pur non avendola mai nominata direttamente, nel momento in cui la FIA sta esaminando dettagliatamente i dati contabili di tutti i team, e mercoledì, salvo ritardi, dovremmo avere delle risposte in merito.

Christian Horner, team principal della Red Bull si è presentato regolarmente in conferenza stampa ieri mattina, e alla domanda di un collega è apparso molto arrabbiato, minacciando anche azioni legali per tutelare la propria squadra.

“Sono sorpreso dai commenti di due delle nostre squadre rivali – ha ammesso Horner. I dati che noi abbiamo inoltrato alla FIA sono confidenziali, io non so la contabilità degli altri team, quindi sarei curioso di sapere da dove provengano le loro fonti di informazioni per poter dire cose simili. E ci tengo a sottolineare che stiamo parlando di parole diffamatorie nei nostri confronti. Come diavolo hanno avuto certe informazioni? Chi glielo ha detto? Come fanno a dire cose del genere?”.

“Max ha la possibilità di vincere il mondiale, ma gli altri team spostano le attenzioni sul budget cap, a me sembra un qualcosa di subdolo per sminuire le loro prestazioni. La FIA ha anche detto di non aver completato il processo di analisi dei dati finanziari. Quindi, a meno che non ci sia un ritiro di queste affermazioni da parte loro, prenderemo in considerazione tutte le opzioni a nostra disposizione per difenderci, perché è inaccettabile fare commenti di questo tipo, è diffamatorio per il team, per i marchi e anche per la Formula 1, e vorrei tanto sapere da dove provenga questa loro certezza”.

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