F1 | Pagelle GP Singapore – Hamilton più veloce anche della noia, Verstappen solido, la Ferrari non c’è
Ottime anche le gare in rimonta di Alonso, Sainz e Leclerc
Lewis Hamilton 1o e lode La pole è un capolavoro, ma la gara non è da meno. Gestisce le gomme e il “gruppo”, ma come i più grandi campioni di ciclismo sa quando alzarsi sui pedali e scattare, con uno strappo che lascia letteralmente sul posto Vettel e il resto della ciurma. Detta il passo a proprio piacimento, mantiene la lucidità anche quando Verstappen si fa timidamente intravedere negli specchietti. Lewis non è mai stato così forte e lo certificano numeri inconfutabili: settima vittoria stagionale e sessantanovesima in carriera. PADRONE
Max Verstappen 9 In questo romanzo della crescita degno di Salinger, il giovane Max mette un altro tassello importante, sfilando tra i muretti con provvida freddezza, gestendo la bagarre con Vettel con testa e piede, e non di pancia come magari accadeva in passato. Il risultato è una piazza d’onore che vale tantissimo, perché la Red Bull di oggi non è certo da secondo posto. DI CLASSE
Sebastian Vettel 6 Una qualifica no, una partenza da campione, ma poi sessantuno interminabili giri a rimuginare sulle improvvise divergenze con un muretto che non l’ha ascoltato in qualifica e che ha azzardato in gara, condannandolo a remare controvento e per giunta nel traffico, senza possibilità di uscire da una Singapore mai così angusta e fatale in ottica mondiale. CLAUSTROFOBIA
Valtteri Bottas 6,5 L’ufficializzazione del ruolo di fidato gregario sembra avergli tolto brillantezza e verve. L’anno scorso qualche spunto interessante l’aveva fatto vedere. DEMOTIVATO?
Kimi Raikkonen 5,5 Senza feeling con la monoposto per tutto il week-end, insolitamente nervoso, lontano parente dell’eroe di Monza. Il quinto posto è il risultato dell’estenuante trenino durato quasi due ore. FRUSTRATO
Daniel Ricciardo 5,5 Ha tutta l’aria del separato in casa che più del minimo sindacale non riesce a fare. Sembra che il suo mondiale sia finito troppo presto. ANONIMO
Fernando Alonso 8 Su una pista noiosa, dove spesso la posizione di partenza equivale a quella d’arrivo, lui parte undicesimo e chiude settimo, dopo l’ennesimo GP tutto ritmo e “garra”. E si che mancherà a questa categoria. RIPENSARCI?
Carlos Sainz 8 La sua gara è quasi una fotocopia di quella del mentore Alonso, compresa la scelta di partire con le ultrasoft. Magari è di buon auspicio per il futuro prossimo.
Charles Leclerc 8 La nota positiva in casa Ferrari è il monegasco promosso titolare di Maranello nel 2019 che s’arrampica con la piccola Alfa Sauber fino al nono posto. UNA STELLINA
Lance Stroll 7 Da ultimo a quattordicesimo senza sbavature, conferma di trovarsi a proprio agio sui circuiti cittadini.
Roman Grosjean 5 Prova a riaprire il sonnolento GP ignorando le bandiere blu e pensando solo alla sua gara. SOLERTE…
Sergio Perez 3 L’ispettore Clouseau come Pantera Rosa faceva meno danni, lui è tutto un autoscontro perenne, dal compagno (Esteban Ocon voto 6 d’ufficio non ha nemmeno il tempo di capire cosa è successo) a Sirotkin, sconti a nessuno e sportellate a troppi. WRESTLER
Sergey Sirotkin 6 Becca di tutto, dai pezzi che volano delle altre monoposto alle sportellate. Ma stoicamente barcolla ma non molla.
Ferrari 4 Un fine settimana da incubo, incolore, di un’inaspettata impotenza contro una Mercedes (9) tornata alla ribalta in modo prepotente. Ma il voto non è per la brutta gara, piuttosto per la sgradevole sensazione che qualcosa nel team si sia rotto, che il giocattolo scricchioli, ma doveva succedere proprio sul più bello? Reagire, please.
Altri in ordine di classifica: Nico Hulkenberg (6,5); Marcus Ericsson (5,5); Stoffel Vandoorne (5); Pierre Gasly (6); Brendon Hartley (5); Kevin Magnussen (5), Esteban Ocon (6 d’ufficio)
Antonino Rendina
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