F1 | Norris: “Brasile? Convinto di fare bene, vedere tutto crollare è stato demoralizzante”

Parlando in conferenza stampa in occasione del mercoledì sera di Las Vegas, Lando Norris è complessivamente soddisfatto del suo lavoro svolto in questa stagione. Effettivamente, per la prima volta da quando corre in Formula 1 (esordio 2019), il britannico non si è mai trovato in una situazione simile, ovvero quella di guidare la vettura più forte del Circus e lottare per i titoli mondiali. Evidentemente non si è trovato del tutto preparato alla situazione, e lo stesso vale per il suo team, la McLaren. Le chance per conquistare il titolo piloti sono pari quasi allo zero, visto l’enorme distacco da Verstappen, ma dopo un momento di scoramento per quanto accaduto in Brasile, dove l’olandese ha di fatto dato il colpo del K.O., l’inglese ha metabolizzato il tutto.

“Credo di avere quello che serve –  ha detto Norris in conferenza stampa. Penso che questa sia la prima volta in sei anni di Formula 1 che abbiamo avuto la possibilità di lottare davvero in prima linea. È la nostra prima opportunità, e anche la mia, di vedere dove mi trovo in un contesto competitivo. All’inizio dell’anno non ero al livello che dovevo raggiungere, nemmeno dopo aver battuto Verstappen per la mia prima vittoria a Miami. Ma dalla pausa estiva mi sento di aver fatto un grande lavoro, ottenendo risultati davvero notevoli. Alcune delle mie migliori prestazioni di sempre, senza dubbio”.

“Sono molto soddisfatto di come sono andati gli ultimi mesi. Onestamente, non cambierei molte cose. Ma so di avere ancora margini di miglioramento: ci sono aspetti che devo affinare e modifiche che devo fare. Non sono completamente soddisfatto di come ho fatto finora, ma sono sicuro di avere le qualità che servono per lottare per un campionato. Questo non significa che sono completo o perfetto. Quando gareggi contro piloti come Max, devi essere vicino alla perfezione se vuoi sfidarli”.

Parlando dei suoi sentimenti dopo il Gran Premio del Brasile, Norris ha aggiunto: “È stato quasi un momento decisivo per il campionato, anzi, lo è stato davvero. Le possibilità si sono praticamente chiuse. Per una settimana mi sono sentito piuttosto abbattuto, perché ho realizzato che le cose erano ormai fuori dal mio controllo, non più alla mia portata. È una consapevolezza difficile da accettare, soprattutto quando le tue speranze e convinzioni erano così alte. Vedere tutto questo crollare così improvvisamente è stato piuttosto demoralizzante. Ma impari ad accettare che questa è la vita. A Miami ho ammesso di essere stato fortunato a vincere grazie alla Safety Car, ed è parte della strategia che si usa. Penso che in Brasile, Max sia stato ancora più fortunato, ma questa è la Formula 1, queste sono le corse. Non mi lamento”.