F1 GP Stati Uniti: Cinquantesima vittoria in carriera per Lewis Hamilton

Rosberg secondo ma resta leader. Terza la Red Bull di Ricciardo davanti a Vettel

F1 GP Stati Uniti: Cinquantesima vittoria in carriera per Lewis Hamilton

Non doveva sbagliare questa volta Lewis Hamilton e non l’ha fatto. Il campione del mondo in carica, partito dalla pole position ad Austin, ha tagliato il traguardo da vincitore davanti alla Mercedes del compagno di box e alla Red Bull di Ricciardo. Una gara molto animata quella americana, sia in pista che ai box, almeno fino a quando non è entrata in scena la VSC – conseguente al ritiro di Verstappen – durante la quale diversi piloti si sono avvantaggiati con un cambio gomme decisivo, con conseguenti lamentele da parte dei rivali. Insieme all’olandese ha dovuto alzare bandiera bianca anche Kimi Raikkonen, dopo un problema al pit stop. Vettel, per tutta la gara alle spalle del finlandese, ha chiuso così quarto, seguito da Alonso, Sainz, Massa, Perez, Button e Grosjean a completare le prime dieci posizioni.

Cronaca – Situazione gomme al via: tra i primi dieci sono su soft usata le due Mercedes e Verstappen, mentre tutti gli altri con la supersoft usata. Alonso, Kvyat, Gutierrez, Palmer, Ericsson, Magnussen e Wehrlein con la soft nuova, tutti gli altri su supersoft nuova. Si spengono i semafori e Hamilton questa volta non sbaglia e mantiene la prima posizione. Rosberg si sposta sul lato destro alle spalle del britannico per tentare il sorpasso ma alla prima curva è costretto a stargli dietro: ne approfitta Ricciardo che si infila tra i due. Ottimo spunto di Raikkonen che da quinto scavalca subito Verstappen davanti a lui. Seguono Vettel, Massa, Sainz, Perez e Kvyat. Dietro al gruppo di testa Bottas rimedia una foratura in un contatto con Hulkenberg alle sue spalle e Vettel davanti – che però non riporta danni alla monoposto – mentre Perez va in testacoda dopo un contatto con Kvyat, e i due finiscono rispettivamente in 15esima e 12esima piazza. La Force India del tedesco intanto si ritira. Button sale decimo alle spalle di Alonso. Grosjean passa 12esimo ai danni di Kvyat, superato poi anche da Perez.

Al giro 9 Raikkonenn si ferma e passa alla soft nuova; dentro anche Ricciardo che monta la stessa gomma. La Ferrari rientra alle spalle di Button e dopo una breve lotta si prende la nona piazza dietro all’australiano. Verstappen si ferma al giro successivo, passa alla soft nuova e rientra nono. Dentro anche Rosberg che passa alle medium, mentre Hamilton al giro dopo monta le soft nuove. Vettel quindi è passato al comando, seguito da Hamilton, Ricciardo, Rosberg, Kimi, Verstappen, Massa, Kvyat, Gutierrez e Sainz. Verstappen ruba la quinta piazza a Kimi e Kvyat si becca 10 secondi di penalità per il contatto al via. Al giro 14 si ferma anche Vettel che monta la soft nuova e rientra sesto dietro a Kimi. I primi dieci sono tutti con la mescola soft nuova, medium solo per Rosberg e Alonso. Ritiro intanto per la Haas di Gutierrez.

A quasi metà gara, questa la situazione gomme dopo la prima sosta: soft nuova per tutta la griglia, usata solo per Ocon, medium nuova per Rosberg, McLaren, Perez, Sauber, Wehrlein, Kvyat e Bottas. Al giro 25 Raikkonen si ferma e monta la supersoft usata, rientrando sempre quinto. Si ferma anche Ricciardo e passa alla medium nuova. Pit stop per Verstappen ma i meccanici non sono pronti e l’olandese perde tempo prezioso, scusandosi poi per essere rientrato senza alcuna chiamata e senza avvisare. Si ritrova così settimo dietro a Massa. Al giro 29 si ferma anche Vettel, monta le medium nuove e rientra quinto dietro a Kimi, mentre Verstappen rallenta per un problema al cambio ed è costretto al ritiro; parcheggia in una via di fuga ed entra in scena la VSC. Ne approfittano per passare dai box le due Mercedes, così come Alonso e Sainz. Gomma media per le Frecce d’Argento.

Al giro 33 rientra la VSC: Hamilton sempre in testa davanti a Rosberg, Ricciardo, Kimi, Vettel, Sainz, Massa, Alonso, Perez, Button e Grosjean. Tutti i primi 11 hanno effettuato la seconda sosta. Ericsson, Kvyat e Nasr una sola. Raikkonen, unico ancora con la supersoft, si ferma al giro 39 e passa alla soft nuova. Il finlandese però si ferma in uscita dalla pit lane, probabilmente per un problema con un dado – anche se sembra che una pistola fosse ancora inserita quando è ripartito – ed è costretto al ritiro.

Sainz è impegnato a difendere la quinta posizione da Massa e Alonso alle sue spalle. A dieci giri dalla conclusione: Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Vettel, Sainz, Massa, Alonso, Perez, Button e Grosjean. Il britannico della Mercedes ha un buon margine di 5 secondi sul rivale compagno di box. Kvyat sorpassa Ericsson e si porta undicesimo.

Negli ultimi giri è Alonso a tenere banco, con un doppio sorpasso ai danni di Massa – con il quale avviene un piccolo contatto, messo poi sotto investigazione – e Sainz nel giro finale. La bandiera a scacchi regala a Lewis Hamilton la sua 50esima vittoria della carriera, davanti a Rosberg, Ricciardo e Vettel. Quindi Alonso, Sainz, Massa, Perez, Button e Grosjean.

F1 GP Stati Uniti – Tempi e risultati Gara

1 Lewis Hamilton Mercedes 56 1h38m12.618s
2 Nico Rosberg Mercedes 56 4.520s
3 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 56 19.692s
4 Sebastian Vettel Ferrari 56 43.134s
5 Fernando Alonso McLaren/Honda 56 1m33.953s
6 Carlos Sainz Toro Rosso/Ferrari 56 1m36.124s
7 Felipe Massa Williams/Mercedes 55 1 Giro
8 Sergio Perez Force India/Mercedes 55 1 Giro
9 Jenson Button McLaren/Honda 55 1 Giro
10 Romain Grosjean Haas/Ferrari 55 1 Giro
11 Kevin Magnussen Renault 55 1 Giro
12 Daniil Kvyat Toro Rosso/Ferrari 55 1 Giro
13 Jolyon Palmer Renault 55 1 Giro
14 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 55 1 Giro
15 Felipe Nasr Sauber/Ferrari 55 1 Giro
16 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 55 1 Giro
17 Pascal Wehrlein Manor/Mercedes 55 1 Giro
18 Esteban Ocon Manor/Mercedes 54 2 Giri
Kimi Raikkonen Ferrari 38 DNF
Max Verstappen Red Bull/Renault 28 DNF
Esteban Gutierrez Haas/Ferrari 16 DNF
Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1 DNF

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