F1 GP Monza | McLaren, mea culpa Norris: “Qualifica negativa tra cordoli presi male e bloccaggi”

"Ho preso tutti i cordoli che non dovevo prendere", ha detto Lando

F1 GP Monza | McLaren, mea culpa Norris: “Qualifica negativa tra cordoli presi male e bloccaggi”

È deluso Lando Norris per il risultato delle qualifiche di Monza. Il pilota della McLaren scatterà sì dalla prima fila, ma soltanto in seconda posizione, alle spalle di Max Verstappen. Il britannico ha avuto un sabato difficile: prima ha rischiato di essere escluso in Q2, poi ha sbagliato il primo tentativo in Q3, con la seria possibilità che potesse rimanere fuori dalla lotta per le posizioni di vertice. Con un buon ultimo giro, però, è riuscito a mettersi quantomeno davanti a Piastri, suo compagno di squadra e contendente al titolo.

“Per me è stata una qualifica piuttosto negativa – ha ammesso Norris in conferenza stampa. Paradossalmente credo di aver fatto il mio miglior giro, ma con un distacco di circa sei decimi. È impressionante che sia riuscito a migliorare così tanto, o forse è più impressionante quanto avessi fatto male prima. Max è stato solido per tutto il weekend e noi, fin dalle Libere 1, ci siamo accorti di non avere il ritmo e la velocità che avevamo avuto negli ultimi appuntamenti. Volevamo la pole, certo, ma non saremo delusi se riusciremo comunque a chiudere in seconda posizione”.

“Ho preso tutti i cordoli che non avrei voluto e ho bloccato la macchina nei punti sbagliati. Non ero davvero in ritmo. In realtà, durante il weekend avevo fatto dei buoni giri, ma non sono riuscito a ritrovare quella sensazione in qualifica fino all’ultimo tentativo. Alla fine però è quello che conta, e sono contento di esserci riuscito”.

“Mi aspetto che in gara sia diverso. Il nostro passo la domenica è spesso più forte rispetto alla qualifica, lo abbiamo già dimostrato. Ma bisogna riconoscere che anche la Red Bull è migliorata molto rispetto allo scorso anno. Non ci aspettavamo una loro forza simile, ma già dai primi run si è capito che avevano fatto un bel passo avanti. Il loro ritmo venerdì era buono, non troppo distante dal nostro. Vedremo domani”.

“Tutti si aspettavano che uscissi per primo dalla pit-lane e lo sapevo già da una settimana. È dura, perché così non puoi mai fare un giro da pole, soprattutto quando non hai grande velocità in rettilineo. In Q1 ho fatto un 1:19.5 ed ero già a mezzo secondo e mezzo, non una bella sensazione. In Q3 almeno avevo la scia nel secondo tentativo, ma è difficile capire quanto valga davvero su un giro intero. Forse tre decimi, non di più. È stato comunque il mio giro migliore, ma sapevo già come sarebbe andata”.

Sugli errori: “Quando blocchi la macchina in curva 1 perdi fiducia e diventa complicato. In Q2, ad esempio, mi sono migliorato di un decimo ed è bastato per guadagnare sei posizioni: segno di quanto fosse serrata la lotta. In Q3 ho messo tutto insieme solo all’ultimo giro, e sono soddisfatto di esserci riuscito, perché in alcuni momenti ero davvero al limite”.

“Guardando la stagione, anche nei weekend in cui siamo stati forti, Max ha spesso avuto la meglio. I distacchi in qualifica non sono mai stati enormi, ma bastano uno o due decimi per cambiare tutto. Non è una sorpresa vederli competitivi: rispetto all’anno scorso hanno fatto un enorme passo avanti, merito loro. Quando hai una squadra così solida, con piloti e tecnici di altissimo livello, ti aspetti che crescano come hanno fatto. E ora lo stanno dimostrando”.

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