F1 | GP Austria, analisi prove libere: Racing Point dà fastidio a Red Bull e Ferrari
Perez e Stroll confermano le buone impressioni avute nei test di Barcellona
I primi novanta minuti della stagione ci hanno consegnato una Racing Point in forte spolvero. Che la squadra britannica sia una sorta di copia della Mercedes dello scorso anno è ormai risaputo, e le prestazioni almeno dopo la prima sessione confermano che il team di Silverstone possa dire la sua per la leadership del centro gruppo. Certo, i giri di Perez sull’1:08 con carico di benzina a fine sessione hanno fatto drizzare le antenne di tutti, ma il momento della “mezza” verità arriverà con la simulazione passo gara delle FP2.
La seconda sessione effettivamente non ci ha smentiti affatto: Perez ha conquistato il terzo tempo in 1:08.945, dietro al duo Mercedes composto da Hamilton e Bottas, lontani sei e quattro decimi rispettivamente dal messicano della Racing Point. Fa specie come Ferrari e soprattutto Red Bull non siano riuscite a fare meglio, viste le difficoltà croniche della Scuderia di Maranello e qualche problema di troppo di Verstappen. Fa impressione il passo gara soprattutto di Perez, tra l’1:08 e l’1:09 basso con gomme soft e l’1:08 costante con le medie, meglio dell’olandese e più lento solo della Mercedes, obiettivamente di un altro livello stando ai tempi del venerdì. Questi dati vanno presi con le pinze sempre non conoscendo i carichi di benzina, ma l’impressione è che la Racing Point possa essere in lotta per una posizione di prestigio, non per forza sul podio, ma quantomeno davanti a qualche Red Bull e Ferrari. Non mettiamo fuori dal contesto Lance Stroll, più o meno sui tempi del compagno di squadra, ma mediamente più lento di qualche decimo.
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