F1 | FIA e Renault raggiungono un accordo per il gardening di Budkowski
Entrerà ad Enstone a sei mesi dalla rottura del contratto con la Federazione
Dopo l’accesa polemica della scorsa estate, la Federazione Internazionale è riuscita a prolungare il periodo di gardening dell’ingegnere polacco Marcin Budkowski, ex delegato FIA che da qualche settimana ha firmato un contratto da direttore tecnico della Renault. Secondo quanto dichiarato da Jean Todt a motorsport.com, il tecnico entrerà ad Enstone solo dopo il Gran Premio d’Australia, sei mesi dopo la fuoriuscita dalla Federazione.
Un piccolo successo che per le squadre però non cambia le carte in tavola: secondo i team, infatti, il periodo di gardening per un tecnico FIA dev’essere relazionato al ruolo che ricopre all’interno dello staff tecnico e nel caso di Budkowski ci si aspettava un responso completamente diverso. Come spiegato dal Presidente della FIA, l’intoppo è nato dal fatto che il polacco ha firmato un contratto sotto la giurisdizione svizzera e questo ha imposto un periodo di pausa fissato a tre mesi. Una situazione che ha spiazzato tutti. L’obiettivo delle squadre sarà evitare casi come questi in futuro, regolarizzando la posizione dei tecnici FIA con contratti blindati.
Ecco le parole di Jean Todt: “Ho saputo della preoccupazione dei team, ma anche la Federazione ha avuto i propri grattacapi. Perdere un tecnico di talento come Budkowski di certo non fa piacere. Purtroppo parliamo di profili che hanno un contratto in Svizzera e questo porta a una serie di limitazioni, più o meno grandi. Tra questi c’è anche il periodo di gardening fissato a tre mesi. Come FIA abbiamo raggiunto un accordo con Renault e Budkowski comincerà a lavorare solo ad aprile, sei mesi dopo la rottura del contratto con noi”.
“Noi cerchiamo sempre dei contratti solidi, ma su certe cose non possiamo intervenire. Se le squadre vogliono una maggiore copertura, invito loro a stipulare un accordo che obblighi i tecnici FIA a restare fermi un anno prima di entrare all’interno di una squadra. Una accordo di questo tipo risolverebbe queste situazioni davvero spinose per le squadre e per la Federazione stessa” ha concluso.
Roberto Valenti
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