F1 | Audetto ricorda il ritorno di Lauda dopo l’incidente del Nurburgring: “Sembrava un fantasma”

"Non era solo un campione, ma era un uomo incredibile", il commento dell'ex team manager di Maranello

F1 | Audetto ricorda il ritorno di Lauda dopo l’incidente del Nurburgring: “Sembrava un fantasma”

Il prossimo 1 agosto saranno trascorsi 45 anni dal terribile incidente che vide coinvolto Niki Lauda con la sua Ferrari nell’infermo verde del Nurburgring, non chiaramente l’attuale layout ma quello storico da oltre 22 chilometri. Un’autentica sfida per la sopravvivenza riservata dal destino al compianto l’ex presidente non esecutivo della Mercedes, la quale è stata ricordata da l’allora team manager della Ferrari Daniele Audetto intervistato dal podcast ufficiale della Formula 1 Beyond The Grid.

Audetto infatti ha ricordato il test svoltosi a Fiorano che vide protagonista proprio Lauda a 42 giorni di distanza da un incidente che avrebbe potuto portarlo alla morte.

Quando è arrivato, è stata un’immagine che non potrò mai dimenticare nella mia vita: Niki è arrivato a Fiorano con il suo aereo che a quanto pare aveva pilota lui stesso per venire a Bologna. Era così pallido, pieno di cicatrici, aveva perso i capelli, non riusciva a chiudere gli occhi, era come un fantasma – ha detto Audetto – Era molto freddo, molto determinato. Entrò nell’ufficio di Fiorano a prendere la tuta ma era molto larga perché ha aveva perso 10 chili. Ma se vedevi Niki, non potevi crederci. Se vedevi la sua faccia, la sua pelle… ma Ferrari ha detto: ‘Prepariamo una terza macchina: Reutemann, Regazzoni, Niki Lauda‘”.

Audetto, continuando a parlare di Lauda che in Ferrari vinse due titoli nel 1975 e 1977 prima di passare alla Brabham, ha poi aggiunto: “Era un momento che bisogna vivere per capire quanto bravo, quanto determinato, quanto forte fosse Niki Lauda. Non era solo un campione, ovviamente ha vinto tre campionati del mondo, ma era un uomo incredibile. Stava controllando dentro di sé non solo l’emozione ma anche la forza perché puoi immaginare, 40 giorni prima… Lo vidi in elicottero e pensai: ‘Non ti rivedrò mai vivo’. Corse a Monza e chiude quarto? È incredibile. Non posso dimenticare in tutta la mia vita e in un’altra vita, tutti questi momenti”.

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