F1 | Alonso bacchetta Verstappen: “Dobbiamo comportarci bene per i tifosi”

In un evento pubblicitario per la Aston Martin in India, Fernando Alonso ha lanciato una frecciatina al collega Max Verstappen, dopo la condanna ai lavori di pubblica utilità, sottolineando come il rispetto per i tifosi venga prima di tutto.

Fa ancora discutere, infatti, la punizione comminata dalla FIA nei confronti diVerstappen, dopo che il campione olandese ha utilizzato un lessico colorito durante la conferenza stampa del giovedì a Singapore. Il pilota Red Bull ha espressamente dichiarato di non voler “sprecare energie per queste stupidaggini“, minacciando anche il ritiro. L’ultimo a dire la sua sull’argomento è propio il pilota con più esperienza di sempre in Formula 1, Fernando Alonso.

“I tifosi portano responsabilità: diventi inevitabilmente un modello per tante persone, per cui bisogna comportarsi bene, che tu voglia esser un modello o meno – ha dichiarato Fernando – quando vuoi dire qualcosa che non è coretto devi fermarti, metterti un freno ed essere politicamente corretto”.

Parole importanti e che fanno sorridere, se pensiamo alle battute esilaranti a cui il campione del mondo si è lasciato andare in questi ventitré anni in pista, sopratutto negli anni della McLaren-Honda. Per quanto i commenti fossero taglienti al punto giusto, il pilota spagnolo si è sempre espresso con un linguaggio pulito.

“Pensiamo a quando non vuoi allenarti, o non vuoi prepararti al prossimo weekend, ma sei costretto a farlo: è una responsabilità verso te stesso, verso i tuoi tifosi e tutti coloro che credono in te. Ci sono tanti tifosi, nel mondo, che seguono la Formula 1 in generale, ovviamente, ma ti diranno sempre ‘sei la mia ispirazione, non ti arrendi mai, sei un guerriero’. Questo ci ricorda che ci sono tante persone che ci seguono e dovremmo tenerlo a mente sempre. I tifosi ti danno tanto amore, motivazione, ma questo comporta responsabilità”.

Helmut Marko, consulente Red Bull, ha invece ritenuto la punizione di Verstappen esagerata, visto che il pilota parlava effettivamente della vettura e non di altre persone.