F1 | Ad Austin riparte la disperata rincorsa di Lando Norris a Max Verstappen

Norris non è ancora riuscito a spiccare il volo. Tra mille ostacoli e un Verstappen granitico

F1 | Ad Austin riparte la disperata rincorsa di Lando Norris a Max Verstappen

Ci risiamo, nemmeno ricordiamo quanto tempo è passato dall’ultimo GP. Più o meno una vita fa. La Formula 1 si è dedicata ad un insolito pisolino di inizio autunno, sparendo dai radar, lasciandoci con l’acquolina in bocca per quanto visto a Monza, Baku e Singapore, con una McLaren che nel giro di pochi GP si è involata nel Costruttori e con Lando Norris a cinquantadue lunghezze da Max Verstappen.

Austin – dove ci sarà anche l’invisa (almeno allo scrivente) Sprint Race – sarà il prossimo e sestultimo appuntamento di questo mondiale lunghissimo e per certi versi ancora incerto. La curiosità è tutta riversata sulla rincorsa al titolo mondiale di Lando Norris, disperata e complicatissima, quasi proibitiva, perché l’inglese ha l’auto più veloce ma  è una sorta di Paperino al quale le cose vanno bene una volta su dieci, mentre Max Verstappen è un fuoriclasse che riesce ad alienarsi dalle difficoltà tecniche e ambientali del suo stesso team, offrendo prestazioni monstre pur con una vettura non più all’altezza della situazione.

Per questo sarà divertente osservare cosa succederà, con Norris che parte da favorito sul bel tracciato del Texas, ma dovrà affrontare una sorta di “gioco dell’oca”. Basti pensare che quasi sempre l’inglese ha sbagliato le partenze. E qualche altra volta ha trovato sulla sua strada il compagno di squadra Oscar Piastri, talento insofferente alle gerarchie, molto bravo a vincere GP e togliere punti a Lando, meno bravo ad aiutare Lando nel togliere punti a Verstappen. Una sorta di nemico in casa, mal gestito da una McLaren restia per Dna ad imporre gerarchie certificate.

Il primo avversario di Norris sarà se stesso, il secondo è Piastri. Per non parlare degli altri, senza ancora citare Verstappen. La Ferrari è pazza, può fare pole dovunque, può lottare per la vittoria o il podio, o perfino sparire. Ma può dar fastidio eccome, una scheggia impazzita che può essere una spina nel fianco soprattutto con il Leclerc di quest’anno. Discorso analogo può farsi per la Mercedes, anche se nelle ultime gare a Brackley è mancato qualcosa.

In tutto questo bailamme Verstappen ci sguazza alla grande. Mentre Norris è vittima del caos perché dovrebbe guadagnare quanti più punti possibile ed ogni intoppo è una coltellata al morale e alle aspirazioni iridate, Verstappen è nella posizione di poter gestire il grande vantaggio, approfittando a suo favore dell’imprevedibilità e di una F1 con distacchi ravvicinati. Non è un caso che Verstappen raramente abbia perso molti punti nei confronti diretti con il rivale (basti vedere Baku e Singapore).

Per questo, pur curiosi di capire come finirà, non può ignorarsi il fatto che ad oggi il favorito per il titolo piloti sia ancora il campione della Red Bull. Il quale oppone una consistenza granitica e una classe superiore all’incostanza e alle imperfezioni dell’amico alfiere della McLaren. Norris è velocissimo, attualmente con la MCL38 rappresenta il binomio di riferimento. Ma la sua rimonta iridata non è mai davvero decollata. E il tempo sta per scadere, a tutto vantaggio di Verstappen.

Antonino Rendina

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